Arrestati ventidue esponenti della cosca "Valente - Stummo" di Scalea

Su richiesta della Procura distrettuale antimafia, i carabinieri del Comando provinciale di Cosenza hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del tribunale di Catanzaro, nei confronti di 22 persone ritenute "boss" o affiliati della cosca "Valente - Stummo" di Scalea. Le accuse sono di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, usura, turbata liberta' degli incanti, favoreggiamento personale, traffico di tabacco lavorato estero, ricettazione, calunnia, intralcio alla giustizia e violazioni di domicilio, tutti aggravati dalle metodologie mafiose. Le indagini hanno consentito di delineare gli assetti dell’associazione che era in collegamento con la cosca Muto di Cetraro. L’inchiesta, denominata Plinius II, rappresenta la prosecuzione dell'attività investigativa condotta dai carabinieri della Compagnia di Scalea che, nel luglio 2013, aveva portato all'arresto di 39 persone tra cui il sindaco, cinque assessori ed il comandante della polizia municipale di Scalea. Sulla base delle indagini in merito al presunto condizionamento dell’Amministrazione comunale da parte della criminalità organizzata, il 25 febbraio 2014, il Presidente della Repubblica aveva emesso il decreto di scioglimento del Consiglio Comunale di Scalea, allo stato sottoposto a gestione commisariale.

 

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