Le due Coree e la storica impotenza dell'Onu

 I Coreani sono un popolo con storia e lingua, per secoli indipendente pur sotto minaccia cinese. Nel 1910 (ora, e nel resto del pezzo, salto i passaggi: leggete il mio “Abele e Caino”) finì dominio del Giappone. Negli ultimissimi giorni di guerra, Mosca, dichiarata guerra a Tokyo, ne occupò una parte; e l’altra la presero gli Americani. Nel 1951 scoppiò una guerra, conclusa con una precaria tregua. La Corea del Sud è un Paese industrialmente e commercialmente avanzato; la Corea del Nord, in condizioni misere, è comunista, o piuttosto una dittatura familiare. Insomma, uno dei tanti casi di cervellotica soluzione dell’Onu, una vera mania di cercare espedienti compromissori, generalmente fallimentari e pericolosi; e tutti con l’intento di accontentare tutti, il che, come si sa anche nel privato, tutti scontenta. Iniziò dal 1920 la Società delle nazioni, che riempì l’Europa di tali invenzioni artificiose. Eccole:

Città libera di Memel in tedesco, Klaipeda in Lituano; ma la Lituania se l’annesse, per poi doverla cedere alla Germania;

Città libera di Danzica, a maggioranza tedesca ma richiesta dalla Polonia; e che sarà causa immediata della Seconda guerra mondiale;

Fiume, rimasta in bilico, occupata da d’Annunzio, creata nel 1921 Città libera, nel 1924 divenuta italiana, questa volta a seguito di tranquille trattative tra il governo Mussolini e la Iugoslavia, senza Società delle nazioni tra i piedi.

Ebbero successo i referendum per i confini tra Prussia tedesca e Polonia; tra Austria e Iugoslavia. Tutte le altre questioni di confine rimasero tragicamente insolute, anzi ufficialmente negate: e ciò condusse precipitosamente al 1939. Impuniti, quelli dell’Onu tornarono alla carica:

Due Coree, come sopra;

Due Vietnam: già francese, occupato dal Giappone, liberato da un esercito popolare che poi sconfisse la Francia; diviso tra comunisti e capitalisti: come è finita, e con quale atroce guerra, lo sappiamo tutti;

Due Palestine, e sappiamo quanto sia inutile, anzi dannoso, ogni intervento di Onu, Stati Uniti, Europa eccetera;

Due Germanie, che, pur non riconoscendosi a vicenda e sempre sul piede di guerra, camparono alla peggio; ma un muro con guardie armate impediva a quelli dell’Est di fuggire all’Ovest.

Nel 1989 tutti, guardie comuniste incluse, buttarono giù il muro: ipocritamente detto poi “caduto”. Il mondo si oppose, ma oggi c’è una Germania sola. L’Onu, tacque.

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Corea del Sud: per fargli apprezzare la vita li chiudono in una bara

Prima il testamento, poi l'addio ai propri cari, quindi il funerale ed infine la permanenza in una bara. E' quanto sono costretti a subire i dipendenti di alcuni enti coreani durante i corsi sostenuti in apposite scuole istituite per far provare l'esperienza della morte. Il metodo servirebbe ad insegnare ad apprezzare la vita ed a distogliere gli impiegati dal suicidio. Con in media 40 persone che ogni giorno si tolgono la vita, la Corea del Sud è, infatti, il secondo Paese al mondo con il più alto tasso di suicidi. Lo shock di rimanere chiusi all'interno della bara dovrebbe, quindi, determinare un maggiore attaccamento alla vita. Alla morte simulata, seguono attività fisiche ed un corso di risata.

 

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