Siria: i russi uccidono 60 miliziani dell'Isis, i governativi resistono a Deir Ez Zor

Si susseguono senza sosta i combattimenti tra i terroristi dell'Isis ed i soldati dell'esercito regolare siriano. Da una parte, le truppe di Damasco stanno conducendo una pesante offensiva nella parte nord orientale della provincia di Aleppo; dall'altra, i miliziani del Califfato stanno stringendo l'assedio intorno alla città di Deir Ez Zor dove, due giorni fa, hanno massacrato 300 civili, tra cui donne e bambini, prendendone in ostaggio altri 400. Nella città situata a ridosso del confine iracheno, la situazione è diventata piuttosto confusa. Nonostante la mattanza ed i ripetuti assalti, i terroristi dello Stato Islamico, sarebbero stati respinti anche oggi dai soldati della 104a Brigata aerotrasportata della Guardia Repubblicana. Un contributo fondamentale alla causa di Damasco lo sta offrendo l'aviazione russa che, secondo l'agenzia Tass, negli ultimi quattro giorni avrebbe compiuto 157 operazioni grazie alle quali sarebbero stati distrutti 579 obiettivi. Stando a quanto dichiarato dal portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov, le sortite più significative avrebbero interessato le province di Aleppo, Homs, Hama, Raqqah e Latakia e Deir ez-Zor. Proprio in quest'ultima città, i bombardieri di Mosca avrebbero ucciso 60 miliziani del Califfato.

 

Siria: dopo il massacro di civili a Deir Ez Zor, l'esercito respinge l'offensiva dell'Isis

Gli uomini della 104a Brigata aerotrasportata della Guardia Repubblicana, unitamente ad altre unità dell'Esercito siriano, hanno respinto la violenta offensiva scatenata dai miliziani dell’Isis contro la città di Deir Ez Zor. Nel corso del ferocissimo attacco, sferrato su tre fonti, 300 civili sono rimasti vittime di circa 30 attentati suicidi. Le vittime, per la gran parte donne e bambini, in alcuni casi sono stati addirittura crocefissi. Per cercare di vincere la resistenza dei difensori della città, situata nell’est della Siria, al confine con l’Iraq, gli uomini dello Stato Islamico hanno fatto ricorso a tutto il loro arsenale, comprese barche esplosive impiegate lungo il corso del fiume Eufrate. Gli attacchi sono stati concentrati contro i quartieri di Ayyash, Haweeqa e Al-Bughayliyah. Alla fine, l’esercito siriano che resiste agli attacchi dell'Isis da due anni, oltre a respingere l’offensiva, è riuscito ad eliminare Abu Hamza Al Ansari, il comandante dell’Isis nella zona di Deir Ez Zor

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