Iraq: l'Isis uccide 47 soldati nei sobborghi di Ramadi

Strage di soldati iracheni nella città di Ramadi, riconquistata dalle truppe di Bagdhad lo scorso dicembre, dopo sette mesi di occupazione da parte dei milizani dello Stato Islamico. Dopo un periodo di relativa calma, i terroristi del califfato sono ritornati in azione uccidendo 47 soldati. La notizia è stata diffusa dall'emittente televisiva panaraba Al Jazira, secondo la quale le vittime sarebbero decedute in una serie di attacchi consumati in rapida sequenza. Nel corso del primo assalto, compiuto la scorsa notte contro alcune postazioni nei villaggi di Qutainiyah e Zuwaiyah, vicino alla cittadina di Zankurah, sarebbero stati uccisi 22 militari mentre altri 16 sarebbero rimasti feriti. Nella mattinata di oggi, invece, due attentatori suicidi alla guida di auto imbottite di esplosivo si sarebbero scagliati contro alcuni convogli dell'esercito governativo nei villaggi di Safiyrah e Abu Taiban, uccidendo 25 soldati e fendone altri 20.

Iraq: a breve soldati italiani in prima linea a Mosul

A breve i militari italiani saranno schierati nelle vicinanze della citta` di Mosul, in Iraq. Il contingente italiano sara` impiegato in uno dei settori piu` caldi del fronte iracheno, a ridosso delle posizioni occupate dall'Isis. Scopo ufficiale della missione, la messa in sicurezza dei cantieri della diga di Mosul, i cui lavori di ristrutturazione sono stati affidati all'italiana Trevi. A confermare le indiscrezioni che circolavano da tempo, e` stato il ministro degli Affari esteri, Paolo Gentiloni, il quale ha dichiarato: "sulla diga di Mosul i contatti con Baghdad vanno avanti da settimane, i soldati italiani saranno a difesa della diga e le modalità di azione saranno prese in accordo con il governo iracheno e la coalizione. La partecipazione dei nostri militari si definirà molto presto".

L'Isis distrugge il più antico monastero cristiano in Iraq

Ennesimo atto di barbarie da parte dell'Isis che ha raso al suolo il convento di Sant'Elia a Mosul. Considerato il più antico monastero cristiano in Iraq, il luogo di culto, chiamato anche Dair Mar Elia, era stato edificato nel 590 dopo Cristo. La struttura era già stata danneggiata dai militari americani nel corso dell'occupazione dell'Iraq, tanto che risultava priva di tetto in diversi punti. Tuttavia, erano ancora visibili 25 stanze ed una cappella. Stando agli esperti che hanno visionato le immagini satellitari divulgate dall'agenzia Associated Press, le antiche mura di pietra sarebbero state "letteralmente polverizzate". Lo scempio sarebbe stato compiuto, probabilmente tra agosto e settembre 2014, con l'uso di bulldozer ed esplosivi. La distruzione del monastero di Sant'Elia rappresenta l'ennesimo sfregio che l'Isis ha inferto all'arte ed alla storia dell'Iraq. Nel corso degli ultimi anni, infatti, i miliziani dello Stato Islamico, oltre alle chiese, hanno distrutto migliaia di reperti nelle antiche città di Ninive, Hatra e Nimrud.

Gli Usa bombardano la "cassaforte" dell'Isis a Mosul, inceneriti milioni di dollari

Un bombardamento aereo, eseguito dall'aviazione statunitense, ha permesso di distruggere uno dei forzieri dello Stato islamico a Mosul, in Iraq. La sequenza in cui il deposito di denaro viene distrutto e` stata immortalata in un video diffuso dalle autorita` militari americane. Nel filmato, si vede l'edificio nel momento in cui viene centrato da una bomba. Nei fotogrammi sono, inoltre, visibili i momenti successivi all'esplosione ed una colonna di banconote che fluttua per aria. Secondo i militari Usa, il denaro distrutto e` quantificabile in "milioni di dollari". Il bombardamento, che risale all'11 gennaio scorso, rappresenterebbe l'epilogo di quello che il generale Llyod Austi ha definito, "un ottimo raid". Il militare ha precisato che con il raid sono state pesantemente danneggiate le "casse" dei seguaci di Abu Bakr al Baghdadi, i qualli "Hanno bisogno dei soldi per pagare i combattenti, reclutarne di nuovi e portare a termine le loro attività vergognose".

   

Ramadi: le trappole esplosive dell'Isis fermano l'avanzata dell'esercito iracheno

Diecimila uomini, tra soldati dell'esercito e miliziani sunniti, stanno cingendo d'assedio la citta` irachena di Ramadi, nel cui centro si sono asserragliati i militanti dello Stato Islamico. A continuare ad opporre resistenza alle truppe di Baghdad, sarebbero rimasti poco meno di 400 uomini trincerati all'interno di bunker improvvisati. A rallentare l'avanzata dell'esercito regolare, i camion bomba guidati da kamikaze e le migliaia di trappole esplosive nascoste in ogni angolo della citta`. Nonostante le numerose perdite subite, gli uomini del Califfato continuano a vendere cara la pelle. Gli iracheni sono, infatti,  costretti a procedere con grande cautela, facendo ampio ricorso agli uomini del genio ed agli artificieri. Complicate, anche, le operazioni di messa in sicurezza dal momento che i guerriglieri colpiscono le squadre di genieri con i cecchini. In questo contesto, sempre piu` decisivo, anche se altamente dustruttivo, e`l'intervento dei bombardieri americani il cui impatto si sta rivelando devastante.

Iraq: l'esercito strappa all'Isis buona parte della citta` di Ramadi

Le truppe governative hanno ripreso il controllo di oltre il 50% della citta` irachena di Ramadi. A darne notizia, citando fonti di Baghdad, e` stata l'emittente televisiva Al Jazeera. Per recuperare la citta`, caduta nelle mani dell'Isis nel maggio scorso, il Governo ha mobilitato truppe scelte, soldati dell'esercito, unita` antiterrorismo ed uomini della polizia. L'offensiva scattata ieri si sta muovendo su piu` direttrici e punta direttamente a conquistare il cuore della citta` dove si sono asserragliati migliaia di miliziani del Califfato.

Iraq: 450 soldati italiani verranno mandati in prima linea a Mosul

L'Italia mandera` in Iraq un contingente militare di 450 soldati. Le truppe verranno schierate in una zona calda, nella provincia di Ninive,  a pochi chilometri da Mosul, citta` attorno alla quale combattono, da mesi, terroristi dello Stato Islamico e peshmerga curdi. I soldati italiani verranno posti a difesa della diga di Mosul al fine di consentire alla ditta italiana Trevi, che se n'e` aggiudicata l'appalto, di realizzare i necessari lavori di ristrutturazione. A dare la notizia e` stato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il quale ha dichiarato: "Siamo in Iraq per l'addestramento ma anche con un'operazione importante nella diga di Mosul, cuore di un'area molto pericolosa al confine con lo stato islamico, è seriamente danneggiata e se crollasse Baghdad sarebbe distrutta. L'appalto è stato vinto da un'azienda italiana, noi metteremo 450 nostri uomini insieme agli americani e la sistemeremo".

Terrorismo islamico, operazione del Ros: 17 arresti

I carabinieri del Ros, in collaborazione con forze di polizia di altri 6 Paesi europei, hanno eseguito 17 ordinanze di custodia cautelare emesse dalla procura di Roma. Le persone destinatarie dei provvedimenti sono 16 curdi ed un kosovaro. L’accusa è di associazione con finalità di terrorismo internazionale aggravata dalla trans-nazionalità del reato. Non tutti gli indagati sono reperibili, alcuni, infatti, sarebbero morti in combattimento in Siria ed Iraq. Dalle indagini sarebbe emerso che il centro dell’organizzazione si trovava in Norvegia, dove operava Mullah Krekar, al secolo Faraj Ahmad Najmuddin, fondatore, nel 2001, del gruppo terroristico Ansar Al-Islam. L’uomo, ritenuto il capo dell’organizzazione, pur essendo recluso riusciva a guidare e coordinare i suoi adepti sparsi in giro per l’Europa. Alle indagini, svolte in Regno Unito, Norvegia, Finlandia, Germania e Svizzera, ha partecipato Eurojust, l’organismo, creato nel 2002, per coordinare le autorità nazionali nella lotta alla criminalità che opera nell'Unione europea.

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