Iraq: l'Isis uccide 47 soldati nei sobborghi di Ramadi

Strage di soldati iracheni nella città di Ramadi, riconquistata dalle truppe di Bagdhad lo scorso dicembre, dopo sette mesi di occupazione da parte dei milizani dello Stato Islamico. Dopo un periodo di relativa calma, i terroristi del califfato sono ritornati in azione uccidendo 47 soldati. La notizia è stata diffusa dall'emittente televisiva panaraba Al Jazira, secondo la quale le vittime sarebbero decedute in una serie di attacchi consumati in rapida sequenza. Nel corso del primo assalto, compiuto la scorsa notte contro alcune postazioni nei villaggi di Qutainiyah e Zuwaiyah, vicino alla cittadina di Zankurah, sarebbero stati uccisi 22 militari mentre altri 16 sarebbero rimasti feriti. Nella mattinata di oggi, invece, due attentatori suicidi alla guida di auto imbottite di esplosivo si sarebbero scagliati contro alcuni convogli dell'esercito governativo nei villaggi di Safiyrah e Abu Taiban, uccidendo 25 soldati e fendone altri 20.

Iraq: l'esercito strappa all'Isis la citta` di Ramadi

Secondo fonti riportate dalla televisione britannica Bbc, le truppe irachene avrebbero strappato all'Isis l'ex complesso governativo di Ramadi, la citta`irachena conquistata nel maggio scorso dai miliziani dello Stato islamico. I militari di Baghdad sarebbero riusciti ad entrare nel complesso nonostante i terroristi lo avessero disseminato di decine di trappole esplosive. I jihadisti sarebbero fuggiti verso nordest dopo che le forze governative erano riuscite, nella serata di ieri, ad espugnare il centro della città. La conquista di Ramadi rappresenta la maggiore vittoria delle truppe governative dal 2014. Dal punto di vista strategico, il successo dell'esercito iracheno permette di allontanare la minaccia che incombeva su Baghdad e spiana la strada verso Mosul, la “capitale” del cosiddetto “Califfato”

Ramadi: le trappole esplosive dell'Isis fermano l'avanzata dell'esercito iracheno

Diecimila uomini, tra soldati dell'esercito e miliziani sunniti, stanno cingendo d'assedio la citta` irachena di Ramadi, nel cui centro si sono asserragliati i militanti dello Stato Islamico. A continuare ad opporre resistenza alle truppe di Baghdad, sarebbero rimasti poco meno di 400 uomini trincerati all'interno di bunker improvvisati. A rallentare l'avanzata dell'esercito regolare, i camion bomba guidati da kamikaze e le migliaia di trappole esplosive nascoste in ogni angolo della citta`. Nonostante le numerose perdite subite, gli uomini del Califfato continuano a vendere cara la pelle. Gli iracheni sono, infatti,  costretti a procedere con grande cautela, facendo ampio ricorso agli uomini del genio ed agli artificieri. Complicate, anche, le operazioni di messa in sicurezza dal momento che i guerriglieri colpiscono le squadre di genieri con i cecchini. In questo contesto, sempre piu` decisivo, anche se altamente dustruttivo, e`l'intervento dei bombardieri americani il cui impatto si sta rivelando devastante.

Iraq: l'esercito strappa all'Isis buona parte della citta` di Ramadi

Le truppe governative hanno ripreso il controllo di oltre il 50% della citta` irachena di Ramadi. A darne notizia, citando fonti di Baghdad, e` stata l'emittente televisiva Al Jazeera. Per recuperare la citta`, caduta nelle mani dell'Isis nel maggio scorso, il Governo ha mobilitato truppe scelte, soldati dell'esercito, unita` antiterrorismo ed uomini della polizia. L'offensiva scattata ieri si sta muovendo su piu` direttrici e punta direttamente a conquistare il cuore della citta` dove si sono asserragliati migliaia di miliziani del Califfato.

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