Calabria Etica, Ruberto smentisce di essere indagato
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Di seguito, la nota di Pasqualino Ruberto che smentisce di essere indagato per abuso d’ufficio in merito alle vicende di Calabria Etica.
“Apprendo dalla stampa di una mia presunta iscrizione nel registro degli indagati che non mi è stata assolutamente comunicata. Se e quando dovessi essere notiziato di un mio coinvolgimento in una indagine ufficiale, sarò io stesso nell’immediatezza a chiedere di essere ascoltato dal magistrato per chiarire ogni aspetto della vicenda e per difendere la mia onorabilità e quella dei collaboratori di Fondazione Calabria Etica. A margine della vicenda non posso fare a meno di rilevare come appaia quanto meno singolare che la stampa abbia conoscenza di ipotetici iscrizioni di soggetti nel registro degli indagati prima che gli stessi interessati ne siano messi a conoscenza. Così come è apparso singolare che sempre la stampa, con uscite ad orologeria, abbia avuto conoscenza di vari passaggi all’interno della procura di fascicoli aperti e fascicoli chiusi. E tutto ciò accade guarda caso in piena campagna elettorale che vede la mia persona correre per la candidatura a sindaco di Lamezia Terme. A chi giova tutto questo? Se qualcuno pensa di intimidirmi con processi mediatici e con indiscrezioni che anticipano il corso stesso della giustizia, sappia che tutto ciò non accadrà. Nessuno mi intimidisce, la gente capisce e sa discernere bene tra i processi mediatici e la realtà dei fatti. Stiano sicuri i miei avversari politici e non temano i miei elettori: tutto mi rende più forte e determinato e continuerò la mia battaglia per la guida della città; anche se ho capito che in questa campagna elettorale dovrò combattere contro facili strumentalizzazioni tendenti a demolire la mia persona; la mia squadra ed a scoraggiare eventuali miei alleati. Viviamo purtroppo in uno strano Paese dove mentre sottosegretari, ministri, governatori indagati, e alte cariche istituzionali regionali condannati o rinviati a giudizio imperano indisturbati nella gestione del loro potere, allo stesso tempo si cerca di demolire mediaticamente e non solo, chi è incensurato e non ha mai avuto problemi con la giustizia. Che la giustizia faccia finalmente il suo corso ma che lo faccia nel pieno rispetto delle regole della democrazia evitando di alterare, in un contesto di piena campagna elettorale, le libere espressioni di partecipazione politica ed amministrativa. La fiducia in tal senso verso la magistratura non viene mai meno. Ci aspettiamo di tutto e di più, ma questo tutto e di più ci renderà ancora più forti agli occhi dei cittadini lametini che stanno capendo fino in fondo che si è costruito uno strano modo tendente ad ‘azzoppare’ la mia volontà a mettere la mai passione, il mio impegno e la mia competenza al servizio della città. Speriamo che gli attacchi alla mia persona non abbiano conseguenze scellerate sui collaboratori di Fondazione Calabria Etica e che non si usi in maniera impropria, il potere amministrativo e gestionale per far venir meno loro un’opportunità di lavoro anche se a progetto e non si faccia passare ciò che è stato da sempre un iter amministrativo come una eventuale inappropriata gestione che avrebbe solo finalità politiche. Resta un mio grande vanto aver gestito la Cosa pubblica nel pieno rispetto di norme e regolamenti vigenti”.
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