Provincia di Vibo, Niglia: " Nel vibonese lo Stato non garantisce i diritti dei cittadini"

“Una giornata di mobilitazione che segna una svolta politica importantissima per le Province italiane che, oggi, hanno rappresentato al meglio le istanze provenienti dai cittadini di tutto il territorio nazionale”.

 Questo l’incipit delle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, nel corso della giornata di mobilitazione nazionale delle Province, tenutasi a Roma al teatro Quirino.

“Se non arriveranno risposte immediate e concrete per la risoluzione delle problematiche amministrative, che stanno fortemente penalizzando l’erogazione di servizi cardine ai cittadini, siamo pronti ad azioni straordinarie come la chiusura di scuole e strade. Questo il messaggio che all’unisono abbiamo lanciato tutti i presidenti delle Province italiane”, ha aggiunto Niglia.

Il presidente della Provincia di Vibo ha infine sottolineato: “La vitale necessita per il Vibonese di investimenti da parte dell’Esecutivo nazionale. In quanto tutte le articolazioni dello Stato non sono più nelle condizioni di garantire diritti fondamentali, quali quello allo studio, al lavoro e alla salute”. Una denuncia forte quella di Niglia che, comunque, si dice fiducioso sul futuro operato del Governo.

“Stamattina sono stato al dipartimento Finanza Locale del Ministero dell’Interno, dove mi hanno reso edotto della volontà di approvare, già nella prossima manovra governativa, l’emendamento a sostegno delle Province. Tale provvedimento potrebbe dare finalmente respiro anche a quegli Enti intermedi in dissesto, come la Provincia di Vibo Valentia, che ormai da anni - ha evidenziato Niglia - vive una delicatissima fase di default economico-finanziario non più sostenibile”.  

Alla manifestazione, organizzata dall’Unione delle province d’Italia (UPI), hanno partecipato, anche i consiglieri vibonesi Giuseppe Pellegrino e Gianfranco Ranieli e una delegazione di dipendenti dell’ente.

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