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La fase 2 del Consiglio Regionale: Nicola Irto presidente

E' Nicola Irto il nuovo presidente del Consiglio Regionale. L'accordo sancito fra le diverse anime del PD, frutto degli input direttamente provenienti da Roma, ha trovato nel pomeriggio la sua formalizzazione con il voto dell'Aula di Palazzo Campanella. Sono stati 23 i voti favorevoli, 7 le schede bianche, una nulla: un risultato da cui traspare con nettezza come il consenso nei suoi confronti abbia superato il perimetro della maggioranza di centrosinistra. Come si ricorderà, era stato lo tsunami "Rimborsopoli" a costringere Tonino Scalzo a dimettersi dalla carica dopo un tira e molla che stava ingarbugliando l'intesa sulla composizione della Giunta presieduta da Mario Oliverio, anch'essa azzerata dalle conseguenze prodotte dall'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza  sulla gestione dei fondi riservati ai Gruppi consiliari. Nelle ultime settimane sono stati diversi gli esponenti della maggioranza che hanno accarezzato il sogno di sedere sulla poltrona più alta della massima assise regionale. Fughe in avanti e repentine marce indietro accompagnate da malumori espressi anche pubblicamente hanno trovato l'inevitabile conclusione nella seduta odierna. Irto, 33 anni, fedelissimo del deputato PD Demetrio Battaglia, in questa legislatura, per lui la prima conquistata a suon di 12.025 preferenze, era stato eletto a capo della IV Commissione "Assetto, Utilizzazione del territorio e Protezione dell'ambiente". Da studente di Architettura all’Università Mediterranea, ha fatto parte del Consiglio di Facoltà ed ha ricoperto l'incarico di rappresentante degli studenti in seno al Senato Accademico. Laureatosi, ha proseguito gli studi conseguendo il dottorato di ricerca in Pianificazione Territoriale. La sua esperienza politica ha avuto origine nella Margherita, partito con il quale è poi confluito nel Partito Democratico. Per poco più di un anno è stato consigliere comunale di opposizione a Reggio Calabria durante la sindacatura di Demi Arena, traumaticamente interrotta dallo scioglimento del Civico Consesso per infiltrazioni della 'ndrangheta. Fino a poco prima delle elezioni regionali celebratesi nel novembre dello scorso anno aveva ricoperto l'incarico di vicesegretario regionale del PD. 

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