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Il Comune non fa la differenziata? Pagano i cittadini

Al giorno d’oggi è chiaro a tutti, anche nella nostra regione, che quando si parla di rifiuti urbani la raccolta differenziata è uno stile di vita, un’abitudine quotidiana di educazione civica. Inoltre la raccolta differenziata dei rifiuti porta con se non solo benefici ambientali ma anche di carattere economico; infatti attraverso essa le amministrazioni comunali possono ridurre ai cittadini  il pagamento in bolletta del servizio prestato. La riduzione economica di quanto richiesto ad un cittadino può avvenire perché con l’aumento delle quantità dei rifiuti raccolti in modo differenziato, diminuiscono quella portate in discarica. I rifiuti portati in discarica hanno un costo ed è evidente che meno si porta meno si paga; in più tutti i rifiuti differenziati come: carta e cartone, vetro, plastica, alluminio, acciaio, legno possono essere venduti ai vari consorzi di filiera che li acquistano e pertanto si trasformano in entrate piuttosto che in uscite. In Calabria dal 1 gennaio 2015 sono state introdotte delle nuove tariffe, da parte della Regione che ha in carico attualmente il sistema degli impianti, per chi porta in discarica i rifiuti indifferenziati. Dal primo dell’anno i comuni stanno pagando per ogni tonnellata di rifiuti indifferenziati ben 170 euro, contro i 92 euro che pagavano fino al 31 dicembre del 2014. Un aumento considerevole di ben 78 euro. La Regione Calabria, con comunicazione a tutti i comuni calabresi, ha avvertito dell’aumento delle tariffe esortando a favorire la raccolta differenziata il più possibile; inoltre la missiva è stata inviata per conoscenza alla sezione regionale della Corte dei Conti. Questo particolare non è da sottovalutare anzi è da tenere in grande considerazione da parte delle Amministrazioni Comunali; infatti l’interessamento della Corte dei Conti potrà portare per tutti quei comuni che non avviano o potenziano la raccolta differenziata a configurare un danno erariale. Nella provincia di Vibo Valentia e nella zona delle Serre numerosissimi sono le realtà che non hanno la raccolta differenziata ed in molti altri casi hanno bassissime percentuali di raccolta; ciò comporterà che un comune che nel 2015 conferirà le stesse quantità di rifiuti indifferenziati del 2014 pagherà circa il 50% in più; e questo aumento di spesa da chi sarà sopportato? Le Amministrazioni Comunali faranno l’unica cosa che è possibile fare, ossia riversare i costi sostenuti per la gestione dei rifiuti sui cittadini attraverso il pagamento della bolletta. Altra difficoltà, oltre alle determinazioni della Corte dei Conti, potrebbero arrivare appunto dai cittadini che se non messi nelle condizioni di effettuare la raccolta differenziata, con strumenti idonei e modi corretti, potrebbero effettuare un ricorso contro il pagamento della bolletta contestando l’aumento dei costi ed imputandolo all’immobilismo della propria Amministrazione Comunale. Pertanto diventa ormai indispensabile avviare una efficiente e quanto mai efficace gestione dei rifiuti che miri non solo ad aumentare le quantità raccolte in modo differenziato ma anche a rendere la gestione stessa sempre più economicamente  sostenibile. Oggi la vera sfida per le Amministrazioni Comunali è proprio questa, far quadrare i conti del bilancio anche nel settore dei rifiuti ponendo in essere tutte le azioni per definire una regolare e corretta gestione dei rifiuti, centrare gli obiettivi normativi e rendere sempre più leggero il peso economico verso i propri cittadini aumentando la qualità dei servizi offerti.

* esperto in gestione dei rifiuti.

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