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Le Serre in frantumi, ecco le strade colabrodo

A guardarle non sembrerebbero nemmeno delle strade ma un tragitto tortuoso che porta verso chissà quali luoghi misteriosi e pieni d’insidie. Stiamo parlando delle strade che si raggomitolano intono ai monti seghettati dell’entroterra vibonese e che permettono alla popolazione del comprensorio montano delle Serre di spostarsi giornalmente per raggiungere luoghi di lavoro, scuole, paesi, ospedali e il capoluogo di provincia. La situazione ormai è insostenibile. Le operazioni fai da te messe in campo delle buone intenzioni di qualche sindaco dell’entroterra stanco di aspettare che a sistemarle giunga Godot, e che si è sostituto alle istituzioni provinciali, sono state spazzate vie dalle ultime intemperie. Non rimangono che percorsi sempre più campi di battaglia e sempre meno vie comunicazione di un moderno Stato civile. La maglia nera, si fa per dire, è sempre indossata dalla strada provinciale che da Serra San Bruno porta a Mongiana e poi a Fabrizia. Le numerose ed enormi buche preoccupano soprattutto automobilisti e motociclisti e qualche ciclista in mountain bike che sono costretti ad evitarle accentrandosi nella carreggiata stradale rischiando peraltro di essere coinvolti in incidenti con autovetture o altri mezzi che viaggiano in direzione opposta. Quelle dell’entroterra montano delle Serre vibonesi sono strade che andrebbero completamente rifatte e che invece le istituzioni preposte continuano a rattoppare senza soluzione di continuità. Toppe che poi, puntualmente, dopo alcuni acquazzoni e qualche gelata, saltano via. Soluzioni eternamente provvisorie che sarebbero causate da bilanci in rosso degli enti che dovrebbero mantenerne il corretto stato di manutenzione ma a pagarne le spese sono sempre e comunque i cittadini.  Senza contare che danni causati alle vetture dalle strade dissestate, finiscono comunque per essere pagati, e lo dimostrano i numerosi contenziosi giudiziari a carico delle amministrazioni provinciali calabresi ed in particolare di quella vibonese, dalle amministrazioni competenti e tutto questo non fa altro che aggravare ulteriormente sui bilanci. Di recente, ha fatto sapere l’Ansa che  da uno studio-sondaggio promosso dalla “Fondazione Luigi Guccione vittime delle strada” insieme al Siteb e ad Assosegnaletica, l'incidente stradale «resta il pericolo più avvertito dalla popolazione (71% degli italiani), dopo i furti in casa (77%), ma prima di scippi (67%), rapine (60%) ed aggressioni (58%)». 

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