L’Osservatorio ambientale celebra il “funerale” alla diga sul Lordo

La ricorrenza della Giornata Mondiale dell’Acqua, il 22 marzo di ogni anno, è stata l’occasione per una insolita celebrazione da parte dell’Osservatorio Ambientale. L’anno scorso per la stessa data fu organizzata una passeggiata dimostrativa intorno all’invaso vuoto della diga di Pantaleo sul torrente Lordo perché si era “convinti che avrebbe dato impulso alle attività da mettersi in atto da parte del Consorzio di Bonifica Alto Jonio Reggino per il ripristino dell’opera”. Quest’anno a ben 995 giorni dallo svaso, avvenuto il 28 giugno 2013 è intervenuta “la convinzione che nulla si sia voluto fare per ridare al territorio un’opera che a detta di tutti è strategica per lo sviluppo dell’intero comprensorio”. Si vede che tutti i celebranti di allora hanno cambiato idea ed è per questo che l’Osservatorio ha voluto, con una sobria cerimonia privata, celebrare ufficialmente il funerale della diga. “Lo stato di abbandono in cui versa l’opera – spiega il presidente dell’Osservatorio Arturo Rocca - è evidente e stride con l’appariscente ‘Creazione di un centro visita e di osservazione ambientale degli ambienti umidi mediante il recupero di alcune abitazioni rurali in muratura Ordinaria’ come recita il cartello sul primo dei due edifici completati ma non collaudati e di conseguenza non utilizzati. Oltretutto quali zone umide si dovrebbero osservare? Giusto le pozzanghere che residuano sulla strada dopo le abbondanti piogge! La cerimonia funebre – aggiunge Rocca - si è svolta con tanto di fascia che listava a lutto il braccio del presidente e con tanto deposizione di fiori e candela oltre all’affissione di una targa celebrativa con la data di nascita e quella di morte della diga. Da segnalare che l’Osservatorio, la Consulta  cittadina ed il Corsecom hanno concordato il testo di una lettera indirizzata alla presidenza della Regione Calabria, al Dipartimento Agricoltura, al Consorzio di Bonifica Alto Jonio Reggino e al Ministero delle Politiche Agricole, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed  elettriche, al Comune di Siderno, alla Prefettura di Reggio Calabria  con cui si chiede un immediato intervento per la sfera di competenza”. 

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