Santelli sollecita il Governo alla messa in sicurezza del sito archeologico di Monasterace

La deputata Jole Santelli ha depositato un’interrogazione parlamentare relativamente alle condizioni dell’area archeologica di Monasterace, nel reggino, che rappresenta uno dei siti più importanti della Calabria e che ospita, tra l’altro, il più grande mosaico della Magna Grecia, quello dei Draghi e dei Delfini, sito nella “Casa Matta”, unità abitativa posta a nord del tempio Dorico. Nell’atto indirizzato al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo la parlamentare lancia ancora una volta l’allarme sullo stato dell’area, fortemente danneggiata negli anni dalla furia delle continue e forti mareggiate e dall’erosione costiera che ha maggiormente esposto il sito alla potenza delle onde che rischiano così di rovinare irreparabilmente i lasciti artistici. “Nel febbraio 2014 – spiega la coordinatrice regionale di Forza Italia - sono stati stanziati, in somma urgenza, da parte del MIBACT 300.000 euro per un primo intervento di messa in sicurezza straordinario, attraverso il quale sono stati fatti solo i lavori necessari su un tratto di 150 metri nella zona del tempio, con una copertura di pietre ingabbiate, che mal si adatta al contesto. Successivamente – continua l’esponente azzurra - la Regione Calabria aveva programmato un intervento per contrastare l’erosione costiera con un contributo  di 2,5 milioni di euro, che, ad oggi, non è stato impiegato e qualche mese dopo è stato annunciato, da parte del Ministero dei beni culturali un finanziamento da 700.000 euro, che prevedeva la riqualificazione dell’area archeologica e la salvaguardia completa del sito, dato l’effettivo e tangibile stato di degrado e di abbandono, anche questi ultimi non impegnati e per il quale scopo non è stata neanche indetta la gara per l’aggiudicazione dell’appalto da parte della Direzione della Regione Calabria per i beni culturali”. Nell’interrogazione al governo Santelli sollecita un intervento del Ministero preposto al fine di “garantire l’utilizzo immediato dei finanziamenti già stanziati e di prevedere eventuali altri interventi mirati a salvaguardare un’area che rappresenta dal punto di vista culturale ed artistico una risorsa importante da sfruttare per il rilancio del turismo regionale”.

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