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Serra, domani mattina l'insediamento del Commissario Prefettizio Sergio Raimondo

E' stato nominato il Commissario Prefettizio che gestirà in questa fase il Comune di Serra San Bruno. Si tratta di Sergio Raimondo, 55 anni, vice capo di Gabinetto della Prefettura vibonese. L'ufficializzazione è arrivata stamattina. Il funzionario s'insedierà domani mattina e per lui sarà un ritorno nella cittadina della Certosa dove è già stato, da sub commissario, dal novembre 2010 fino alle elezioni del maggio successivo. La designazione  da parte dell'Ufficio Territoriale del Governo è stata adottata in seguito alla decisione, formalizzata 24 ore fa, da sette consiglieri comunali della maggioranza, di dimettersi staccando in tal modo la spina alla gestione targata Bruno Rosi. Nato il 4 gennaio del 1961, Raimondo ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e nel corso della sua carriera ha ricoperto analogo ruolo presso altri Municipi del Vibonese: da Arena a Cessaniti, da Soriano Calabro a Zambrone. E' stato, invece, inviato in qualità di sub Commissario Prefettizio, a Ionadi, tra il 2004 ed il 2005, assumendo il medesimo incarico anche a Gerocarne, nel 2006; a Mileto, a cavallo tra il 2008 ed il 2009; ad Acquaro, nel 2009. Inoltre è stato distaccato presso la Commissione Straordinaria Antimafia insediata  all’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia. 

 

 

 

 

 

 

 

 

Serra, ufficiali le dimissioni: “Rosi arroccato sulla sua ricandidatura a sindaco”. Arriva il commissario

Adesso è ufficiale. I consiglieri comunali Nazzareno Salerno, Gerardo Bertucci, Cosimo Polito, Adriano Tassone, Carmine Franzè, Giuseppe De Raffele e Vincenzo De Caria hanno depositato contestualmente le loro dimissioni causando lo scioglimento del Consiglio comunale. La Prefettura provvederà ora alla sospensione del civico consesso ed alla nomina di un commissario. “Le dimissioni con cui oggi è stato provocato lo scioglimento del Consiglio comunale – spiegano i componenti dell’ex maggioranza - sono state la diretta conseguenza della paralisi amministrativa causata dall’atteggiamento ostruzionistico del sindaco Bruno Rosi che, da quando è maturata la decisione di avviare un nuovo progetto politico, a cui peraltro aveva inizialmente aderito, ha agito in maniera non comprensibile fermando di fatto ogni attività. Rosi – precisano - si è irrigidito su una posizione politica che contemplava unicamente la sua ricandidatura a sindaco, posizione che ha incoerentemente evitato di rendere pubblica. Da quel momento, ha messo in atto una strategia dilatoria che ha impedito il confronto, l’adozione di scelte amministrative condivise e la concretizzazione delle stesse. Ha costituito una lista avversaria e, anche di fronte alle dimissioni degli assessori, ha voluto sottolineare il suo comportamento puerile provvedendo alla loro revoca e sostituzione nella giornata di sabato, quando di norma il protocollo dell’Ente è chiuso. Ritenendo che l’attività amministrativa debba essere caratterizzata da serietà e correttezza e sempre orientata al bene della comunità, abbiamo quindi deciso di rassegnare le dimissioni. La nostra visione politica e la nostra coscienza – concludono - escludono la logica del rimanere attaccati alla poltrona e questo lo dimostra”. A margine della sottoscrizione delle dimissioni l’ex capogruppo Nazzareno Salerno, a nome dell'intero gruppo, ha espresso rammarico per la situazione creatasi specificando che le stesse dimissioni sono divenute inevitabili a causa dell’atteggiamento di Rosi e di quanto da lui compiuto nell’ultimo periodo. “Quanto avvenuto – ha affermato – rappresenta per noi una ferita politica”.

Serra, si dimettono gli assessori. La maggioranza: “Ritirato l’appoggio a Rosi”

L’amministrazione Rosi è arrivata al capolinea. A sigillare in maniera definitiva lo strappo è un duro comunicato vergato da Nazzareno Salerno, Gerardo Bertucci, Adriano Tassone, Cosimo Polito, Vincenzo De Caria e Giuseppe De Raffele. “Nonostante gli impegni presi pubblicamente sabato scorso dal sindaco Bruno Rosi – spiegano gli esponenti della maggioranza - durante la trasmissione ‘On the news’ di RS 98, di dare vita ad un incontro chiarificatore, idoneo a porre in essere tutte le misure necessarie per la risoluzione dei problemi che attanagliano Serra, principalmente quelli relativi ai rifiuti ed alla viabilità, nonché per il completamento degli atti relativi al Psc, riscontriamo con profondo rammarico che non c’è stata la possibilità, per colpa di un atteggiamento dello stesso sindaco intenzionalmente dilatorio, di fare una serena riunione per gestire questa parte finale della consiliatura in maniera operativa e dunque nell’interesse della comunità serrese. Anzi – puntualizzano i rappresentanti azzurri - essendo Rosi ufficialmente protagonista della costituzione di una lista avversaria, riteniamo impossibile proseguire sullo stesso percorso politico. Pertanto, Adriano Tassone, Cosimo Polito e Vincenzo De Caria rassegnano da oggi le dimissioni dalla carica di assessore e, lunedì mattina, le stesse saranno formalizzate al protocollo dell’Ente. Come maggioranza, ritiriamo da subito l’appoggio. Riteniamo, infatti, che lo scopo di un amministratore sia quello di agire per il bene della propria cittadinanza: se non si è nella condizione di fare ciò – è la conclusione - per responsabilità di chi sta mettendo in campo incomprensibili quanto incoerenti strategie politiche, è opportuno rimettere il mandato”.

Serra. Debiti fuori bilancio, Lo Iacono e Raffele chiedono l’accesso agli atti

I consiglieri comunali Giuseppe Raffele e Raffaele Lo Ioiacono presenteranno stamattina una richiesta di accesso agli atti concernente i debiti fuori bilancio al 31 marzo 2016. I due esponenti del centrosinistra chiederanno anche “se sono in itinere pratiche per il riconoscimento di debiti pregressi al fine di transazioni, ovvero, se sono stati adottati provvedimenti deliberativi relativamente a:

1. Gestione del sevizio rifiuti solidi urbani con riguardo a debiti derivanti dal servizio di trasporto e movimentazione;

2. Spese per Lavori pubblici non inclusi nei Quadri economici;

3. Spese derivanti da manifestazioni sportive e spettacoli;

4. Spese derivanti da consumi per pubblica illuminazione.

Lo Iacono e Raffele mirano poi a conoscere questi servizi “sono stati notificati provvedimenti esecutivi e/o decreti ingiuntivi ed eventualmente lo stato in essere degli stessi. Chiedono, infine, di ottenere “la copia della deliberazione di Giunta comunale n. 117 del 25 novembre 2015”.

Serra. Fondazione Pisani, ecco i rinviati a giudizio

Tutti rinviati a giudizio con l’accusa di abuso d’ufficio e con il processo che inizierà il 10 novembre prossimo. Lo ha deciso il Gup del Tribunale di Vibo Valentia nell’udienza preliminare che si è tenuta questa mattina con la quale il giudice, Anna Maria Concetta Loiacono, ha disposto il processo per gli ex amministratori del Comune di Serra San Bruno che erano rimasti coinvolti nell’indagine sulla “Fondazione Pisani”.  Ad essere rinviati a processo sono l’ex sindaco Raffaele Lo Iacono, presidente della Fondazione, Luigi Calabretta, Leonardo Calabretta, Biagio Vavalà, Giuseppe Raffele, Antonio Procopio, Maria Abronzino, Francesco Bonazza e Vincenzo Damiani. Tutti amministratori o consiglieri che votarono il passaggio alla Fondazione di alcuni beni comunali. Rinvio a giudizio inoltre anche per il vicesegretario generale del comune Salvatore Amato. Ad avviso degli inquirenti, per mezzo delle delibere incriminate, alla fondazione “Monsignor Biagio Pisani” sarebbero stati dati in comodato d’uso gratuito i beni di un vivaio forestale e la gestione dell’area attrezzata del Santuario regionale di Santa Maria Bosco. Il voto di chi, nel civico consesso, aveva espresso parere favorevole all’atto deliberativo avrebbe, sempre secondo l’accusa, procurato un ingiusto vantaggio a Lo Iacono, mentre il “visto” della giunta alla concessione di un contributo economico alla Fondazione, sarebbe stato privo del parere contabile. All’ex capo dell’amministrazione cittadina verrebbe contestato, inoltre, di essere stato determinante, con la sua presenza, per il raggiungimento del numero legale ai fini della votazione. Problemi anche per un funzionario comunale, che avrebbe predisposto la delibera per il trasferimento di 5 mila euro alla fondazione. All’epoca dei fatti, la minoranza in consiglio comunale aveva presentato un esposto alla Prefettura interessando la Procura della Repubblica e la Corte dei Conti.

Crisi Comune Serra: la quiete prima della tempesta. Rosi: “Verso il chiarimento definitivo”

Sta assumendo le sembianze di una partita a scacchi la situazione creatasi fra il sindaco Bruno Rosi ed i suoi assessori: all’adozione di ogni mossa sembra propedeutico lo studio delle azioni della controparte. Il rapporto continua ad essere difficile vista la diversità di posizioni e prospettive politiche con il primo cittadino che cerca di tessere la sua tela per costituire una terza lista e la maggioranza concentrata sul “Progetto Salute pubblica”. Dopo lo scontro di ieri, oggi è stata una giornata per molti versi interlocutoria caratterizzata dall’assenza di provvedimenti ufficiali. Ancora niente revoca di assessori e successive dimissioni del sindaco, niente mozione di sfiducia. Ma le novità sono dietro l’angolo. “Domani – ha affermato il sindaco Bruno Rosi appositamente interpellato – ci sarà un chiarimento definitivo in un senso o nell’altro”. La sensazione è che tutto possa precipitare a breve, poichè, sebbene Rosi sia rimasto abbottonato senza sbilanciarsi, è parso tutt’altro che ottimista su possibili evoluzioni positive della questione. Dunque, fra meno di 24 ore si saprà (o, meglio, si dovrebbe sapere considerato il tatticismo visto finora) il destino dell’amministrazione comunale: l’arrivo di un commissario è, al momento, l’ipotesi più accreditata.

Serra, persiste lo scontro: non escluso lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale

La riunione che avrebbe dovuto chiarire i rapporti fra il sindaco Bruno Rosi e i suoi assessori si è trasformata in un nuovo durissimo muro contro muro che rischia di creare, a brevissimo, conseguenze per la sopravvivenza dell’amministrazione comunale. A scatenare  lo scontro sarebbe stata la diversa visione sulla gestione della questione relativa ai rifiuti: il primo cittadino vorrebbe insistere con il sistema di trasporto affidato a ditte esterne, mentre i componenti dell’esecutivo mirerebbero alla riparazione dei mezzi comunali e all’utilizzo del personale interno. Su questo nessuna delle due parti in causa intenderebbe fare un passo indietro: ciò che è certo è che la cittadina della Certosa continua a vivere gravi disagi con rifiuti ammassati per le strade. Il sindaco, che starebbe pensando alle dimissioni, potrebbe convocare a stretto giro di posta una nuova riunione di maggioranza per trovare un punto di equilibrio. Sullo sfondo rimane, in caso di esito negativo del vertice, l’ipotesi di un’apposita mozione di sfiducia promossa dalla stessa maggioranza da discutere entro 10 giorni in Consiglio comunale. Quindi non semplici dimissioni di massa, ma un atto preciso con cui si intende sottolineare il diverso orientamento sul principale problema che attanaglia Serra. La soluzione prospettata sui rifiuti richiederebbe, secondo gli esponenti di maggioranza, minor tempo di applicazione e minori spese e, pertanto, sarebbe più vantaggiosa per la comunità. Permanere nell’attuale fase di stallo creerebbe ulteriori implicazioni negative: ecco perché la sfiducia potrebbe concretizzarsi nell’immediatezza.

Reati contro l’ambiente e gli animali, convenzione fra Comune di Serra e Guardie zoofile

Il Comune di Serra San Bruno (rappresentato dal responsabile dell’Area Vigilanza Nazzareno Mannella) ed il Coordinamento provinciale Guardie zoofile di Fare Ambiente Vibo Valentia (rappresentato da Giovambattista Pileggi) hanno stipulato una convenzione per “l’espletamento del servizio di polizia ecozoofila per il controllo del territorio, la prevenzione e la repressione dei reati di natura ecologico-ambientale zoofila”. La convenzione durerà fino al 31 dicembre 2016 e sarà rinnovabile. Il servizio di vigilanza avrà come obiettivo “il controllo preventivo e repressivo sulle violazioni in materia di ambiente e animali nonchè la collaborazione dinamica con il Corpo di Polizia municipale e le Autorità di P.S. per accertamenti e provvedimenti da adottare a tutela del cittadino, dell’ambiente e degli animali in genere”. A tale scopo Fare Ambiente-Corpo Guardie zoofile “mette a disposizione dell’Amministrazione comunale uomini e mezzi”. In particolare, le Guardie zoofile effettueranno: l’organizzazione dei servizi di controllo del territorio ed il pattugliamento statico e dinamico; i controlli sull’anagrafe canina; l’esecuzione delle procedure relative le segnalazioni di carcasse di animali sul territorio; i controlli sugli allevamenti degli animali e nei trasporti sulle strade comunali sia d’affezione che per scopi commerciali; i controlli nella raccolta dei rifiuti solidi urbani, rifiuti speciali e materiale ingombrante; controlli sull’abusivismo edilizio; azioni di informazione della cittadinanza sui comportamenti da adottare sul conferimento dei rifiuti; controlli delle attività di interesse del Comune disciplinate con apposite ordinanze sindacali; vigilanza e controlli sull’osservanza delle leggi che regolano l’attività venatoria per la prevenzione e la repressione del bracconaggio; attività di Protezione civile e ambientale nel territorio intercomunale; lotta agli incendi boschivi e soccorso dinamico in occasione di calamità naturali; attività di ausilio al Corpo di Polizia municipale ed agli organi di Pubblica sicurezza impegnati a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica in occasione di eventi e manifestazioni.

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