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Viabilità nelle Serre, l’appello di Fazio a Oliverio

Di seguito, pubblichiamo integralmente la missiva che Francesco Fazio ha inviato al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio ed ai sindaci di Fabrizia, Mongiana, Nardodipace, Gerocarne, Arena, Dasà e Acquaro:

Carissimo Presidente, 

Sono Francesco Fazio, Consigliere del Comune di Fabrizia, nonché candidato nel novembre 2014 alle elezioni Regionali con la Lista Calabria in Rete, in assenza di risposte ai precedenti appelli, mi pregio porre alla Sua autorevole e competente attenzione, la paurosa e drammatica condizione in cui versa da decenni la viabilità provinciale che insiste sui comuni montani di Fabrizia, Mongiana,  Nardodipace, Arena, Gerocarne, Dasa ed Acquaro, ridotta ormai al collasso per molti motivi ed in particolare per quel che riguarda più specificatamente  la segnaletica orizzontale e verticale, il fondo stradale colmo di pericolose buche con qualche tentativo di voragine ed il manto stradale addirittura inesistente. Tutti i cittadini che percorrono, quotidianamente, le descritte arterie sono costretti ad attraversarle con il rischio di lasciare le macchine sulla strada.

Parliamo della SS 110 che dall’Angiola raggiunge il passo di Croceferrata e arriva a Grotteria (R.C.), strada per cui è in programma un intervento da parte della Protezione Civile soltanto per quel che riguarda la zona dell’Angiola. Nessun intervento, invece, per i comuni delle Serre, dove i ripetuti scioperi e le incessanti richieste, peraltro molto evidenziati anche dalla stampa, non serviti a nulla, lasciando i cittadini interessati in un assurdo ed intollerabile abbandono.

A partire dalla strada denominata Mongianella, la SP 75 Mongiana -Laureana di Borello e la SP 58 Arena,  Dasà, Acquaro, oltre quella che congiunge la frazione di Ariola con il Comune di  Gerocarne.

Certamente ricorderà, che su questa drammatica condizione dell’asfalto  è stato presentata alle Autorità competenti una raccolta di firme che, nel 2014, mi sono onorato raccogliere, a nome mio e di 750 cittadini, tutti  firmatari di un  documento steso con la collaborazione anche fettuata la raccolta firme grazie alla collaborazione di  Maiolo Antonio e Preiato Giuseppe.

Caro Presidente, 

ogni ulteriore commento è inutile. Quel che mi permetto chiederVi è di visitare la nostra zona per constatare “de visu” la disperata condizione di “salute” in cui versano le strade.   

Venuto a conoscenza che il prossimo 15 aprile è prevista una visita al Comune di Maierato, a nome di tantissimi cittadini, vi chiedo di raggiungere anche la nostra zona perché percorrendo, personalmente, queste strade sarà possibile convincersi che il nostro allarme rosso  non è frutto della nostra fantasia.  Anzi vi consiglio di viaggiare a bordo di una Gip perché potreste correre il rischio di rimanere per strada! So che non ci credete ma le cose, purtroppo, stanno proprio cosi. 

Siamo un territorio fortemente penalizzato e quindi discriminato, isolato. Nessuno ha il diritto di scherzare sulla nostra pelle. Non tollereremo più che qualcuno venga da queste parti a chiedere incontri elettorali  e voti se non verranno assunti precisi ed urgenti impegni per risolvere i disagi più avvilenti e pericolosi. 

E’ un drammatico invito che rivolgiamo anche all’on. Bruno Censore.

Abbiamo bisogno di credere in una speranza. 

Presidente, non ci deluda ed accolga questo esasperato invito. Siamo cittadini come quelli degli altri comuni della Provincia e non possiamo tollerare di essere abbandonati al nostro destino.  

Fabrizia, Fazio "Sulla viabilità trattati da cittadini di serie C"

Ritorna sull’argomento viabilità, il consigliere comunale di Fabrizia, Francesco Fazio per denunciare il silenzio delle istituzioni che “due mesi e mezzo fa” sono state destinatarie di una petizione che ha coinvolto “circa 600 persone”. Nel loro cahiers de doléances, i cittadini si erano rivolti “al consiglio dei ministri; al presidente della Regione Calabria; ai presidenti delle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria ed al ministero delle infrastrutture e trasporti” per denunciare le condizioni in cui versano le arterie stradali che conducono nel centro delle Serre. La denuncia dei cittadini sembra essere caduta nel vuoto come testimoniato dalle dichiarazioni di Fazio, secondo il quale “nessuno degli Enti citati ha provveduto a prendere seri provvedimenti in merito alla sistemazione delle arterie stradali: Strada denominata  “Mongianella”,  strada Ex 501 Mongiana - Passo di Crocefferata, strada denominata Limina che dal Casello di Cassari porta allo sbocco sulla strada di Grande comunicazione Ionio tirreno, SP 58 Dasa,  Arena, Serra San Bruno, SP 51, SP 52 e SS 110  ed inoltre strada SP 9 Mongiana - Laureana chiusa al traffico  da dicembre 2014”. Un silenzio che ha il sapore dell’indifferenza e che, a giudizio del consigliere comunale, stride pesantemente con l’annuncio che “la Regione Calabria, in data 30 giugno, in una riunione straordinaria tenutasi a Catanzaro, presso la Giunta Regionale,  ha sottoscritto un accordo per impiegare 160 operai di Azienda Calabria Verde  per effettuare la pulizia dei Comuni da: ( Pizzo a Nicotera  ed inoltre le SP 22 ed SP 17)”. Un provvedimento considerato per certi versi beffardo, poiché evidenzia Fazio  “ gli operai di Calabria Verde che saranno impiegati nei lavori di pulizia dei centri costieri risiedono nei Comuni di Fabrizia e Nardodipace” . La denuncia è accompagnata da una proposta che vede Fazio “in veste di consigliere del Comune di Fabrizia chiedere una riunione operativa con i sindaci dei Comuni di Fabrizia, Mongiana, Nardodipace, Arena, Dasa, Acquaro, San Nicola, Brognaturo, Simbario, Spadola, Serra San Bruno, Mammola, Giffone, e Laureana di Borrello da tenersi nel più breve tempo possibile presso la sala consiliare del Comune di Fabrizia, per discutere e fare il punto della situazione della viabilità interna, per stipulare assieme un protocollo di intesa da presentare alla Regione Calabria ed alla Prefettura” al fine di “tutelare la salute e  gli interessi dei cittadini che vivono nei Comuni interessati che non possono essere classificati come comuni di Serie B”. Tanto più che “durante le  elezioni qualsiasi politico a livello regionale, nazionale ecc., viene a trovare e visitare i cittadini ed i sindaci per racimolare un pò di voti, salvo poi quando c'è da intervenire sul tema, la priorità viene assegnata ai comuni costieri. A questo punto - aggiunge - è il cittadino che sbaglia  esprimendo il proprio voto a queste persone”. Infine, nella sua veste istituzionale, Fazio chiede “un intervento celere fin da subito sulla viabilità interna, da parte della Regione Calabria per tamponare ed asfaltare le arterie in degrado, e per utilizzare gli operai dell’ Azienda Calabria Verde che tra Fabrizia e Nardodipace  non sono 160, ma 270, perché un operaio non può partire alle 5 di mattina e lavorare per 6 ore e ritornare alle 13 a casa. I cittadini dei comuni descritti pagano le tasse e non possono essere considerati cittadini di serie B oppure C”.

Fabrizia, Minniti su Fazio: “Prima la comunità, poi i destini personali”

“Consigliere Fazio Francesco, non preoccuparti, tu non provochi turbamento né nel Sindaco né negli altri componenti della maggioranza, Suppa, Carè e Mamone, che deliberatamente hai ritenuto di  abbandonare per paura di assumerti le tue responsabilità scappando via sol perché non sei più assessore. E cogliendo il pretesto dell’avvicendamento in giunta, al quale non solo sei stato d’accordo ma hai fattivamente contribuito a concretizzarlo, hai messo in atto una sceneggiata che ‘turba sicuramente te’, perché non fregiandoti di quella carica ricoperta per il periodo concordato con tutti gli altri consiglieri comunali, eletti come lo sei stato tu, te la sei data sin da subito a gambe levate. Guarda che nessuno intende toglierti né la parola, né spegnere la tua azione di rappresentante del popolo, ma non essere però così supponente da ritenerti l’unico ed esclusivo rappresentante popolare, potrebbe nuocerti un simile convincimento sai!”. È la risposta del sindaco Antonio Minniti a Francesco Fazio, dopo le polemiche sollevate da quest’ultimo che hanno certificato la definitiva rottura. “La rappresentanza popolare – aggiunge il primo cittadino rivolgendosi all’ex alleato - non è tuo esclusivo monopolio, o di chi ti suggerisce simili strategie inducendoti in quello scivolone, che altrimenti non avresti commesso, di autoescluderti da un progetto e da una prospettiva aderente ai bisogni dei Fabriziesi e coerente col programma amministrativo che sta procedendo anche senza il tuo contributo di fuggitivo”. Il concetto fondamentale per Minniti è: “Tutti necessari, nessuno indispensabile consigliere Fazio Francesco”. L’ammonimento poi continua così: “bada bene, non esiste nessuno rammarico per la tua autoesclusione, perché una simile scelta la si può condividere o meno, ma occorre sempre rispettarla in quanto attiene a situazioni personali che nulla hanno a che vedere con le buone pratiche politiche e amministrative per le quali hai scelto la diserzione. Il merito e la sostanza dei problemi, di tutti i problemi di Fabrizia, di quelli veri o presunti che ti hanno suggerito, si affrontano nelle sedi opportune del consiglio comunale, perché la fiducia che ci ha conferito l’elettorato in un momento difficile non può essere tradita fino alla fine del mandato. Sappi che questa Amministrazione non prende lezione da nessuno, nemmeno da te Fazio Francesco. Se tu anziché svignartela – continua Minniti - fossi rimasto al tuo posto nel ruolo di consigliere comunale, come lo sono stati gli altri quando tu eri assessore, avremmo affrontato le questioni sul tappeto anche alla tua presenza, perché prima dei singoli destini personali, soprattutto del tuo destino che vuol bruciare le tappe di una scalata senza gavetta – è la tagliente conclusione - viene il destino della nostra comunità che non può essere affidato nelle mani di un inesperto bamboccione che deve ancora maturare”.

 

 

 

Fazio: “Fabrizia stanca della gestione Minniti, necessarie elezioni anticipate”

Dimostra di non aver gradito le dichiarazioni del sindaco Antonio Minniti perché “non giovano né alla comunità locale né tanto meno a lui”, ma soprattutto Francesco Fazio rileva che “il suo turbamento deriva dal fatto di aver commesso un grave errore politico-amministrativo nel momento in cui, ritirando a me la delega di assessore, ha pensato di togliermi la parola e spegnere l’azione di un rappresentante del popolo che, suffragata dal consenso, aveva messo in piedi un progetto d’impegno che è stato confermato, strada facendo, dai fatti”. Il consigliere comunale del paese dell’Allaro conferma l’allontanamento dalla compagine del capo dell’esecutivo facendo notare a quest’ultimo che “nonostante il suo scarso modo di pensare e fare amministrazione attiva, rimango sempre e fortemente interessato alla soluzione dei grandi e piccoli problemi di Fabrizia. Credo – aggiunge Fazio - che in questo momento il sindaco continui ad essere rammaricato, nel suo intimo, sulla scelta sbagliata che ha portato alla mia espulsione dalla giunta. E’ un giudizio che raccolgo non soltanto da chi ha inteso, in illo tempore, offrirmi il proprio consenso, quanto dal lusinghiero commento incassato, successivamente,  da chi ha potuto toccare con mano la concretezza del mio impegno politico-amministrativo che si è misurato, a differenza della cultura delle chiacchiere messe in giro dallo stesso sindaco,  con la pratica dei fatti”. Quindi l’attacco più pesante: “Fabrizia, stanca delle false promesse del suo primo cittadino, ha bisogno di avere alla sua guida non i proseliti di Socrate ma intelligenze in grado di interpretare i le reali necessità di una comunità che vive alla giornata e merita di essere assistita momento per momento. La sua filosofia – continua ancora Fazio - non porta da nessuna parte ed i suoi scarsi risultati ottenuti  dal contatto con le istituzioni superiori hanno conclamato che non può esserci spazio per chi non ha saputo fare sue tutte le necessità della gente che soffre e sa, purtroppo, di non poter contare su chi non è in grado di amministrare la cultura del servizio. Ad iniziare dai lavoratori, dai giovani, che giornalmente sono alle prese con le difficoltà che scaturiscono dal mantenimento del posto di lavoro o, peggio ancora, dall’assillo di cercare un posto di lavoro. Verso i cui legittimi obiettivi mi sono sempre prodigato per come nelle mie attitudini”. Arrivano poi i passaggi dedicati ai consigli e ai rimproveri:  “il sindaco di Fabrizia – è il richiamo - forse farebbe bene, pur nella condizione di gestione che noi tutti conosciamo, di affidarsi ad una scaletta di priorità  dei bisogni della gente.  Pensando soprattutto alla necessità di attivare percorsi concreti per assicurare la più normale assistenza sociale e sanitaria, garantendo una speranza a chi ha bisogno di realizzarsi una vita come ogni altro cittadino. Ma è dai precari ed inutili rapporti installati nel confronto con le realtà istituzionali che si percepisce la sua incapacità di dare risposte alle emergenze di tutti  i giorni”. Fazio asserisce infine di non essere “una pecorella smarrita, come lui tenta di far credere, perché nonostante non abbia più competenze esecutive all’interno del Comune resto un amministratore che continua ad offrire il suo modesto e volitivo apporto per tentare di aiutare la comunità a superare i disagi di tutti i giorni. Ecco perché continuerò a servire il popolo di Fabrizia con il mio animo, il mio entusiasmo ed il conforto di chi mi starà a fianco per contribuire a mantenere  alta la dignità di un Comune che ha tutto il diritto di credere ancora in un futuro più adeguato alla realtà”.

 

Fabrizia, Fazio: "Sulla viabilità sindaco e vice evitino le passerelle"

“Come è bello osservare in Tv il Sindaco del Comune di Fabrizia e leggere gli articoli sul Redattore del Vice Sindaco sulla viabilità. Ma come mai si sono svegliati adesso, dove erano in letargo?”. Inizia in maniera piuttosto polemica la nota del consigliere comunale di Fabrizia, Francesco Fazio, il quale, a proposito delle condizioni della viabilità provinciale contesta, quello che giudica, il tardivo intervento del sindaco Minniti e del suo vice Suppa. Oltre ad evidenziare l’intempestività con la quale sarebbe stata affrontata la vicenda, Fazio ricorda la sua attività, svolta in qualità di assessore “prima di essere cacciato per accordi politici, dopo le elezioni regionali e dopo aver conseguito, solo a Fabrizia, 345 voti di preferenza, superando di un bel po’ l’altro candidato, il sindaco Minniti”. L’estromissione di Fazio dalla giunta cittadina sarebbe, quindi, la conseguenza della sua candidatura a consigliere regionale. Al di là di tutto, sui problemi connessi alla viabilità, l’ex assessore tiene a ricordare le sue denunce sulla stampa, nonché “la raccolta di 600 firme” e “foto delle strade”, inviate a corredo di “una lettera aperta”, al “Presidente del consiglio, Matteo Renzi; al Presidente della giunta regionale, Mario Oliverio; al Ministro delle infrastrutture, Graziano Delrio; al Presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia ed a quello della provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa”. Con la “lettera” ed il materiale fotografico,  “ si è inteso portare a conoscenza lo stato di abbandono in cui versano le strade, la presenza di buche enormi, la mancanza si segnaletica orizzontale e verticale”. A questo punto, dopo aver evidenziato che “oggi troviamo articoli pubblicati sul Redattore e passerelle su Tg regionali” in cui sindaco e vice cercherebbero di “prendersi i meriti", Fazio si chiede se "codeste persone", non siano state "uno consigliere per 15 anni come Vice Presidente della Provincia di Vibo Valentia, e l’altro pure consigliere provinciale, in effetti in quegli anni a Fabrizia c’erano strade come la A22  ed A4?”. Infine, l'ex assessore contesta il sindaco Minniti, anche, in merito al tenore delle dichiarazioni rilasciate al Tg regionale, in particolare sul “consiglio dato agli amministratori  della provincia, ovvero di dimettersi qualora non riuscissero a produrre qualche intervento”. A tal riguardo, scrive Fazio” siamo arrivati a bassezze e piccole cose, si cerca di fare gli attori di essere i super eroi dei tempi d’oggi. In qualità di consigliere – continua - ho chiesto per tre anni di intervenire sulla viabilità, con la raccolta firme e con la protesta dei 600 cittadini che hanno apposto la propria firma chiediamo per l’ennesima volta un intervento celere affinché venga ripristinata una normale viabilità, in maniera tale da consentire ai turisti di visitare i luoghi e le bellezze naturali del comprensorio, ed inoltre per dare la possibilità a qualsiasi persona di viaggiare con tranquillità senza nessun rischio per la propria salute”.

Viabilità, la denuncia arriva a Renzi e Oliverio

Per loro è impossibile continuare a vivere in un’area condizionata “dall’abbandono del manto stradale”. E allora il consigliere comunale di Fabrizia Francesco Fazio e i cittadini Antonio Maiolo e Giuseppe Preiato hanno raccolto circa 600 firme e hanno deciso di inviare una missiva al premier Matteo Renzi, al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, al governatore Mario Oliverio, ai presidenti delle Province di Vibo Valentia e Reggio Calabria Andrea Niglia e Giuseppe Raffa per rappresentare lo stato di una realtà simile “a quella di un paese da terzo mondo”. In particolare, “SP 9 Mongiana - Faggio del Re, SP 51 Vallelonga - San Nicola da Crissa - SS110, SP 52 SS110 – Capistrano, SP 58 Dasà - Arena - Serra San Bruno, SS110 Bivio Angitola - Monte Cucco, SS 501 Fabrizia – Mongiana, SS 501 Fabrizia - Mongiana - SS 110 - SS182, SP 5 Passo della Limina Mammola sono in condizioni pietose: non c’è una cunetta pulita, la vegetazione di bordo strada ormai ha ridotto (soprattutto nel periodo estivo) la carreggiata quasi a unica corsia, l’asfalto è pressoché inesistente, addirittura in alcuni punti si cammina direttamente sul sottofondo stradale o sulla terra. Le varie amministrazioni (comunali, provinciali, regionali) – denunciano i promotori dell’iniziativa - non fanno altro che scaricarsi reciprocamente la competenza sulla manutenzione”. A finire sul banco degli imputati è la classe politica, rea, a loro avviso, di perpetuare condizioni vecchie di secoli. “È del 30 dicembre 2014 – puntualizzano - l’ultimo provvedimento adottato dall’amministrazione provinciale di Vibo Valentia con la quale si è deciso, per motivi di sicurezza, di interdire al transito la SP n. 9 nel tratto compreso tra l’innesto con la comunale Mongianella e il limite territoriale provinciale in direzione Monsoreto. Come dire, non solo non si costruiscono più le strade, ma quelle già esistenti, anziché apprestare un’adeguata manutenzione, le chiudiamo pure. È lecito chiedersi – aggiungono - quanto tempo passerà prima che venga chiusa un’altra strada... e poi magari un’altra ancora costringendo questi storici comuni montani all’isolamento totale?”. Non manca addirittura qualche critica a diversi prefetti che avrebbero promesso un interessamento. Il punto è che la popolazione vive in “territori già disagiati, in continuo spopolamento per l’emigrazione dovuta alla mancanza di lavoro, alla mancanza di infrastrutture all’avanguardia, alla mancanza di qualsivoglia industria, con commercianti e artigiani che sopravvivono a stento. E pensare che questo territorio ha un potenziale immenso derivante dal turismo, ma come può essere sfruttato – si interrogano Fazio, Maiolo e Preiato - se la viabilità è inesistente? Come cittadini, commercianti, imprenditori, ragazzi senza un lavoro, dipendenti di amministrazioni pubbliche, dipendenti di uffici postali e bancari, apponendo la nostra firma, chiediamo un intervento celere, di reale manutenzione ordinaria e straordinaria delle arterie stradali sopra descritte, per poter transitare in modo sicuro e per far uscire dall’isolamento i nostri centri abitati, per poter raggiungere in breve tempo il pronto soccorso, se c’è ne fosse bisogno, per raggiungere il posto di lavoro fuori paese nei comuni limitrofi o, se non altro, per potersi spostare in modo tranquillo”. In sintesi, l’obiettivo è di far attivare, chi di competenza, per “sistemare le arterie stradali in maniera definitiva, apponendo asfalto adeguato e consono, effettuando una regolare pulizia di cunette, erbacce, rovi ed, inoltre, apponendo la segnaletica stradale orizzontale e verticale necessaria per rendere meno pericolose queste strade già tortuose. Così facendo – concludono - si darebbe una speranza alla gente del posto e si dimostrerebbe che la politica non è fine a se stessa, ma può e vuole fare davvero qualcosa di utile per lo sviluppo economico e culturale di questa terra”.

  • Published in Cronaca
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