Rinvenuti 1,5 milioni di euro in un appartamento, denunciati due anziani coniugi

I Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro (Rc), supportati da personale della S.I.O. di Vibo Valentia hanno sequestrato 1,5 milioni di euro, denunciando in stato di libertà due pensionati.

In particolare, i militari hanno perquisito un appartamento nella zona “Marina” di Gioia Tauro, rinvenendo 1,5 milioni di euro ritenuti provento di attività criminosa.

Nello specifico, in una stanza dell’appartamento - nel quale vivono due coniugi di 70 e 66 anni - gli uomini dell’Arma hanno notato nascosti dietro un mobile, alcuni borsoni in tela con all'interno diversi pacchetti con sopra scritta la somma di denaro racchiusa. In considerazione del possesso dell’ingente somma di denaro, i due coniugi sono stati denunciati per il reato di riciclaggio.

Sono tuttora al vaglio degli inquirenti gli accertamenti necessari all’individuazione del denaro, sequestrato in via preventiva allo scopo di fare luce sulla presunta origine illecita e l’eventuale connessione ad altre e più complesse dinamiche criminose.

Aveva in casa 10 cardellini, denunciato

Aveva in casa dieci cardellini senza la necessaria documentazione attestante la legale provenienza e acquisizione.

Per questo motivo, un 30enne è stato denunciato a Gioia Tauro (Rc) dai Carabinieri della locale Compagnia e dai militari della Stazione Forestale di Laureana di Borrello, per detenzione clandestina di volatili appartenenti a specie protetta.

Gli uccellini - trovati in una voliera e in normali gabbie - dopo essere stati sequestrati sono stati rilasciati.

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Controlli di Ferragosto: denunce e sanzioni

Il fine settimana di Ferragosto non ha fermato l’attività dei Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, che hanno orientato i servizi esterni principalmente negli orari serali, concentrando le pattuglie delle Stazioni, della Tenenza di Rosarno e della Sezione Radiomobile.

Particolare attenzione è stata posta ai tre comuni più grandi della Piana, Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando, con specifico riguardo alle aree del lungomare, dove numerosa è stata la presenza di turisti e di calabresi residenti fuori regione, ritornati in visita ai parenti.

Dal venerdì alla domenica, complessivamente, sono state 43 le pattuglie impiegate nel controllo del territorio.

A Rosarno, i Carabinieri della Tenenza hanno notato un pregiudicato, gravato dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, intento a parlare con altri due pregiudicati. L'uomo, quindi, è stato denunciato in stato di libertà, per aver violato le prescrizioni della misura di prevenzione cui era sottoposto.

I militari hanno, inoltre, sottoposto a perquisizione un veicolo con 4 persone a bordo: l’autista, calabrese di origine ma residente nel nord Italia, è stato denunciato perché trovato in possesso di un coltello.

Infine nelle serate di venerdì e sabato, a  San Ferdinando e Gioia Tauro, sono stati fermati e controllati 65 veicoli e 105 persone, 23 delle quali sono state sanzione per violazioni al codice della strada.

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Maxi carico di cocaina sequestrato in Calabria

Maxi sequestro di cocaina a Gioia Tauro, dove i Carabinieri hanno sottoposto a controllo un Tir che da Reggio Calabria stava percorrendo l’autostrada A2 in direzione Salerno.

Durante l’attività di verifica, i militari hanno deciso di sottoporre a perquisizione il mezzo, dopo aver notato il nervosismo manifestato dall’autista, D.D., 38 anni, di nazionalità bosniaca.

I sospetti si sono rivelati fondati, dal momento che nel corso del controllo sono stati rinvenuti quattro borsoni con all’interno 100 panetti di cocaina, per un peso complessivo di oltre 117 chili.

Pertanto, l’autista  del mezzo è stato arrestato e tradotto nel carcere di Palmi.

Ricercato da due anni in Italia, cittadino polacco catturato in Olanda

K. P. S., 37enne polacco, è stato arrestato nella provincia del Limburgo, nei Paesi Bassi, dalla polizia olandese. Ricercato in Italia per vari reati, decisive si sono mostrate le indagini della Stazione Carabinieri di Gioia Tauro (Rc), che hanno portato all’emissione di un Mandato d’arresto europeo nei confronti dell’uomo, resosi irreperibile dal mese di ottobre 2019.

Il catturando, rintracciato dai militari della Compagnia di Gioia Tauro a seguito di approfonditi accertamenti info-investigativi, conviveva con la nuova compagna nel piccolo centro olandese, e solo a seguito delle indicazioni dei militari dell’Arma e grazie al supporto del Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale - CriminalPol -, si è arrivati infine alla cattura del 37enne da parte della polizia olandese.

L'uomo si era reso irreperibile dal mese di ottobre 2019 a seguito dell’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura generale della Repubblica di Reggio Calabria, unificando una serie di pene concorrenti per un totale di un 2 anni 3 mesi e 25 giorni di reclusione da espiare in carcere.

Diversi i reati di cui si era reso responsabile: resistenza a pubblico ufficiale, evasione, false dichiarazioni o attestazioni.

L’individuazione e la cattura sono giunte, ad esito di un’intensa attività informativa, condotta dai militari della Compagnia di Gioia Tauro, nel corso della quale è stato accertato che l’indagato, benché ricercato, avesse trovato rifugio nel piccolo centro olandese con la nuova compagna. Sulla base delle evidenze raccolte nel corso dell’attività di ricerca, è stata richiesta pertanto l’emissione di un Mandato d’arresto europeo in ottemperanza al quale la Polizia olandese, avvalendosi prioritariamente degli elementi forniti dai militari dell’Arma, è riuscita a catturarlo mentre si trovava nella cittadina della provincia del Limburgo.

K.P.S. è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria olandese ed è in attesa di formale estradizione in Italia con richiesta già inoltrata al Ministero della Giustizia italiano.

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Rinvenute armi e centinaia di munizioni, due arresti

Due fucili, di cui uno a pompa, quattro pistole semiautomatiche, due revolver, centinaia di munizioni, cartucce e componenti per Kalashnikov, oltre a diversi silenziatori per armi lunghe e corte. E’ quanto hanno rinvenuto a Gioia Tauro (Rc) i Carabinieri del locale Gruppo, insieme ai colleghi dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria e del Nucleo cinofili di Vibo Valentia.

Le armi - tutte prive di matricola - e le munizioni sono state trovate in diversi punti della città, anche grazie al supporto dei Vigili del fuoco del Gruppo operativo speciale di Reggio Calabria che hanno effettuato diversi scavi nel terreno.

Tra i luoghi in cui era stata occultata parte delle armi rinvenute, figura anche un allevamento di conigli, dove in un contenitore a tenuta stagna, i Carabinieri sono riusciti a recuperare un silenziatore per fucile, una pistola con matricola abrasa, componenti per Kalashnikov e centinaia di proiettili di vario calibro, alcuni dei quali da guerra. In un vecchio forno in disuso è stato, invece, localizzato un fucile a pompa calibro 12 con la matricola punzonata. Inoltre, in un capannone in lamiera sono state rinvenute due pistole cariche e in perfetto stato di conservazione. Altre tre pistole sono state, infine, recuperate nella cuccia di un pitbull.

Al termine dell’operazione, i carabinieri hanno arrestato due persone, C.R. e G.A., di 38 e 64 anni. Entrambi sono finiti nel carcere di Palmi con l’accusa di detenzione illegale e clandestina di armi.

Rinvenuti 300 mila euro nascosti in un terreno, tre denunce

Gioia Tauro - I Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro (Rc), con il supporto dei colleghi dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria, hanno rinvenuto 300 mila euro in un terreno in contrada Guardiola della città della Piana.

In particolare, durante un servizio di controllo, i militari hanno notato movimenti sospetti in un fondo agricolo nel quale erano presenti tre persone che, alla loro vista, avrebbero cercato di darsi alla fuga. Una volta  bloccati, i fuggitivi sono stati identificati in tre uomini del luogo, di età compresa tra i 34 e i 48 anni.

E’ seguita, quindi, una perquisizione del terreno e di due immobili in costruzione, durante la quale sono saltati fuori 300 mila euro che i tre uomini hanno dichiarato non essere loro.

Tuttavia, i militari, non convinti della veridicità dell’affermazione, li hanno denunciati con l’accusa di riciclaggio.

Il denaro, invece, è stato sequestrato.

Individuato maxi carico di droga, sequestrati 400 Kg di cocaina

I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, in collaborazione con la Polizia kosovara e con la Polizia criminale albanese, hanno scoperto oltre 400 chili di cocaina nascosti in un container proveniente dal Sud America.

Il carico è stato individuato dalle fiamme gialle e dai funzionari dell’Agenzia delle dogane mediante la scansione radiogena, effettuata con sofisticate attrezzature nel porto di Gioia Tauro, di un container “in transito” proveniente dal porto di Santos (Brasile) e diretto ad una ditta con sede a Lipjan (Kosovo).

Al fine di identificare i responsabili del traffico illecito, la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha disposto l’esecuzione di una consegna controllata internazionale, mediante l’emissione di una rogatoria nei confronti della Procura di Stato del Kosovo e della Procura speciale albanese ed eseguita, in territorio kosovaro, da polizia kosovara e polizia criminale albanese, con il coordinamento della Direzione centrale per i servizi antidroga del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno e del II° Reparto del Comando generale della Guardia di finanza “Coordinamento informativo e relazioni internazionali”.

Al termine dell’operazione, conclusasi ieri sera nei Balcani, la Guardia di finanza, la polizia albanese e quella kosovara, dopo aver seguito il container per l’intero tragitto, hanno sequestrato 400 panetti di cocaina purissima, per un totale di 400 kg, occultati in scatole contenenti ufficialmente “pollo”. Nell’immediatezza dei fatti sono state sottoposte a fermo di polizia 25 persone, tra operai, impiegati ed autisti dell'azienda destinataria del carico, tra i quali 7 in stato d'arresto per traffico internazionale di stupefacenti.

La droga, qualora venduta al dettaglio sulle piazze di spaccio europeo, avrebbe permesso alla criminalità organizzata di guadagnare oltre cento milioni di euro.

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