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Rifiuti, Tucci avverte: “C’è il rischio che il percolato vada a finire nel Garusi”

“È chiaro che si tratta di un tema non facile da affrontare, ma quando si parla di rifiuti bisogna stare attenti a diversi aspetti, altrimenti si rischia di provocare danni di non secondaria entità”.

È l’avvertimento che Jlenia Tucci lancia all’amministrazione comunale di Serra San Bruno dopo aver notato una situazione che ha fatto sorgere delle perplessità. “Proprio di fronte al Commissariato di Polizia – spiega il consigliere di minoranza - sono posti dei cassoni di camion carichi di rifiuti: è facile vedere come dagli stessi provenga un liquido che cade direttamente sulla terra. In più, a pochi metri vi è il fiume Garusi, che a breve distanza va a congiungersi con l’Ancinale. Il rischio è che il percolato vada a finire nelle acque generando problemi per l’ambiente. Il pericolo è dunque quello di compromettere l’ecosistema e di provocare delle serie conseguenze per l’uomo”.

"Dopo le operazioni di pulizia del paese effettuate dal commissario prefettizio – aggiunge l’esponente di ‘In alto volare’ - che principalmente per questo ha ricevuto un encomio, ora bisogna saper gestire la questione rifiuti: non serve autoincensarsi perchè dopo una fiera vengono rimossi gli scatoloni, questo rientra nell’ordinario. C’è bisogno di una seria programmazione e della puntuale attuazione della stessa.

Al primo posto va messa la salute dei serresi, non il disegno di partito. Pare evidente – sostiene ancora Tucci – che i disagi derivanti dall’impossibilità di utilizzare l’isola ecologica di località Leonà siano ancora oggi reali, senza contare le imperfezioni dell’attuale sistema di raccolta differenziata. Nell’interesse dei serresi – conclude Tucci – anche le minoranze devono essere coinvolte, specie quando parliamo di argomenti di questa rilevanza, al fine di cercare di individuare le soluzioni più opportune.

Ad ogni modo, è il caso di smetterla di fare propaganda anche su azioni marginali e di impegnarsi davvero per il riscatto della nostra comunità”.

Serra. Referendum, Jlenia Tucci prende posizione: “No ad una riforma controproducente”

“La nostra coscienza civica ci impone di partecipare attivamente alle decisioni che determinano il futuro del nostro Paese: per questo è importante che ogni cittadino si rechi alle urne il 4 dicembre”.

È la premessa usata da Jlenia Tucci per sviluppare il proprio pensiero sulla riforma costituzionale sulla quale gli italiani dovranno pronunciarsi fra un mese. “Condivido – afferma il consigliere comunale di ‘In alto volare’ – le azioni messe in campo dal Comitato ‘Riformisti per il No – Noi della grande riforma – Serre calabre”, guidato dal presidente Francesco De Caria, perchè effettivamente la fragilità ed il disordine di questa riforma rischiano di far fare passi indietro all’Italia. È evidente il difetto di legittimazione popolare del Governo che l’ha promossa ed è chiaro che c’è bisogno di una riforma ambiziosa che ridia slancio al Paese piuttosto che di un confuso rimescolamento di carte che incide negativamente sull’iter legislativo mantenendo un Senato che rischia di essere ‘a tempo perso’ senza peraltro far diminuire in maniera significativa i costi della politica.

Occorre dire No per impedire che vinca la superficialità, per sgomberare il campo dal sospetto di influenze dei poteri forti, per poter poi puntare ad una riforma che costruisce. Il mio – spiega l’esponente di minoranza – non è dunque un No fine a se stesso, ma è il frutto di un ragionamento che mira a far concretizzare le aspettative della popolazione. Non è accettabile che vengano ignorati i grandi temi, come quello della giustizia o delle diseguaglianze sociali e territoriali. Sono argomenti che vanno affrontati, non nascosti se non addirittura fatti incancrenire. Credo che le chiavi delle scelte vadano consegnate ai cittadini: sono loro che devono scrivere il proprio destino, non un’oligarchia di nominati. Ritengo giusto il suggerimento del Comitato di eleggere un’Assemblea costituente e di fissare tre referendum per scegliere forma di Stato e forma di Governo, oltre che per porre le condizioni per una vera indipendenza della Magistratura.

È indispensabile infatti – conclude Tucci – riequilibrare il rapporto fra i Poteri dello Stato. Ma nell’interesse del Paese e non nel senso di concedere nuovi spazi di azione a chi non si è sottoposto al giudizio degli elettori”.

Serra. Referendum, Jlenia Tucci propone il sorteggio pubblico degli scrutatori

“Per un questione di equità, oltre che di trasparenza, sarebbe auspicabile, in vista del referendum del 4 dicembre, scegliere gli scrutatori con il meccanismo del sorteggio pubblico”.

È la proposta del consigliere di minoranza Jlenia Tucci che auspica “un metodo che sia figlio della chiarezza e della volontà di garantire a tutti la possibilità di accedere alla fornitura di questo tipo di prestazione”. “Sarebbe un messaggio importante per tutta la comunità – spiega l’esponente di ‘Alto volare’ – in quanto si sgombrerebbe il campo dai soliti sospetti che serpeggiano fra la gente poichè si dimostrerebbe l’intenzione di non ridurre questo atto ad una decisione dalle finalità clientelari.

È giusto che tutti i cittadini possano aspirare a svolgere questo compito: è l’ora – conclude Tucci – di confermare con i fatti quelle che altrimenti rimarrebbero delle mere enunciazioni di principio, tipiche di chi parla in un modo ed agisce nel senso opposto. Staremo, dunque, a vedere il grado di coerenza dei componenti della commissione elettorale”.

Caso acqua, Jlenia Tucci: “Finanziamento confermato nel 2014, ecco la verità”

“Sulla questione relativa al finanziamento per il potenziamento del sistema idrico sarebbe il caso di dire tutta la verità senza omettere date e situazioni”. Ad affermarlo è il consigliere di minoranza Jlenia Tucci che spiega come quello inerente i fondi per il progetto di avvio di distacco da Sorical sia divenuto un caso per un “difetto di comunicazione fra uffici”. “Nello specifico – rileva l’esponente di ‘In alto volare’ – c’è un decreto di revoca del finanziamento di 250.000 euro del Dipartimento regionale Lavori pubblici del 3 novembre 2014, ma c’è anche una nota di conferma di finanziamento dello stesso Dipartimento del 23 dicembre 2014. Nel 2015 è stata indetta la gara d’appalto. La riassegnazione delle risorse con un nuovo decreto è un fatto meramente tecnico che serve ad equiparare la fonte di revoca e quella di riaccredito. In sostanza, la Regione riconoscendo un suo errore, essendo in presenza di un decreto di revoca, deve riassegnare con un atto dello stesso livello. Riprova della validità del finanziamento è che il percorso dei lavori proseguirà, per come mi è stato ribadito dai funzionari comunali, con la ditta selezionata (a meno di rifiuto da parte della stessa). Dunque – sostiene la Tucci – va portato avanti questo cammino con rapidità poichè stiamo parlando di un bene essenziale per la comunità. Non serve una comunicazione distorta nei confronti dei cittadini volta ad esaltare l’operato dell’amministrazione comunale. Si evitino – conclude – le perdite di tempo e le operazioni dal sapore prettamente politico: i serresi hanno bisogno di risposte concrete e non di attività costruite per metterci sopra il marchio di un partito”.

Serra. Caso acqua, Jlenia Tucci punge l'amministrazione comunale: “Agire subito, evitare i calcoli politici”

“Considerando la rilevanza della questione relativa alla potabilità dell’acqua, ho ritenuto, insieme al gruppo di cui faccio parte, di approfondire tutti i dettagli relativi al progetto del potenziamento del sistema idrico”. È quanto afferma il consigliere comunale di “In alto volare – Serra pulita” Jlenia Tucci che va a fondo su un aspetto molto sentito dalla popolazione serrese. Il distacco da Sorical e la realizzazione dell’autonomia del rifornimento idrico sono infatti percepite come azioni non differibili e nella scorsa campagna elettorale tutte le compagini hanno espresso la volontà di attivarmi in questo senso. “Non ritenendomi soddisfatta dalle risposte avute a seguito dell’interrogazione presentata – spiega Tucci riferendosi anche al civico consesso di qualche settimana addietro - ho chiesto ed ottenuto una serie di informazioni presso gli uffici del Dipartimento Lavori pubblici della Regione Calabria. In particolare, da queste interlocuzioni è emerso che tendenzialmente l’amministrazione regionale sta cercando di recuperare tutti i fondi inerenti progetti di questo tipo per poi riassegnarli e che allo stato il finanziamento di 250.000 euro, diversamente da quando i vertici dell’esecutivo avevano affermato, non è stato revocato e che è possibile evitare la revoca proponendo una nota in cui va evidenziato che il progetto è esecutivo, che è stato già indetto il bando di gara e che il Comune di Serra San Bruno ha stipulato il contratto di mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. Spiace rilevare – sostiene l’esponente dell’opposizione - che il sindaco voglia resettare tutto adducendo una presunta carenza progettuale e ricominciare da capo elaborando un nuovo progetto. In questo momento, servirebbe una maggiore celerità e se proprio ci sono delle carenze sarebbe più opportuno apportare eventuali modifiche e non ripartire da zero perdendo ulteriore tempo. Perdere il finanziamento potrebbe significare da un lato creare un pregiudizio erariale in capo all’Ente e dall’altro far attendere ancora la comunità che ha bisogno di certezze su un tema così importante. I serresi – conclude - sperano che gli interessi della collettività prevalgano sui calcoli politici e che su tutto ciò che riguarda la salute pubblica ci sia sempre la collaborazione e non operazioni di altro tipo”.

Serra, è ancora scontro in Consiglio comunale sulla raccolta differenziata

Serpeggia ancora la tensione fra i diversi gruppi presenti in Consiglio comunale. Il civico consesso (assenti Cosimo Polito e Francesco Zaffino) vive infatti una seduta caratterizzata da un acceso scambio di vedute fra le parti in causa dal quale emerge uno scontro che sembra andare al di là del profilo prettamente amministrativo. In apertura, il sindaco Luigi Tassone risponde all’interrogazione di “Liberamente” illustrando “la difficile situazione di partenza” con riferimento ai rifiuti e sottolineando “gli effetti del sequestro dell’isola ecologica” e “l’abbandono del parco macchine”. Ammette l’assenza di un piano economico, ma rileva “l’evidente risparmio” derivante dal nuovo sistema di raccolta e “la diminuzione dell’indifferenziato”. Rosanna Federico mostra insoddisfazione per “una risposta che non è stata dettagliata” e ribadisce “la perdita rispetto al servizio svolto in autonomia”. Dello stesso avviso è Alfredo Barillari per il quale “quelle dette dal sindaco sono cose note”, peraltro prive di “cifre precise”, ed indicano “una scelta sbagliata” dell’impostazione del servizio di raccolta che, dato l’abbinamento dell’umido all’indifferenziato, si traduce in “disagi per i cittadini” e “non consente risparmi”. Tassone specifica che “è stata tamponata l’emergenza” ed il vicesindaco Walter Lagrotteria aggiunge che “della situazione è ben cosciente qualche esponente oggi nelle fila di ‘Liberamente’ ”. Jlenia Tucci coglie l’occasione per informare che relativamente al progetto del potenziamento della rete idrica “al momento non c’è nessuna revoca, ma l’amministrazione regionale intende procedere in tal senso. Tuttavia – spiega la rappresentante di ‘In Alto volare’ – il Comune, per evitare la revoca, può presentare una nota facendo presente che è già stata indetta una gara, che è stato sottoscritto il mutuo e che le prime rate sono state pagate”. Il primo cittadino esprime la volontà di “rivedere il progetto” in quanto “carente” e rassicura circa “il distacco da Sorical”. Ma la discussione sorta dal fuoriprogramma di Tucci, allo stesso modo del dibattito sui rifiuti, lascia trapelare un evitabile nervosismo stoppato dalla presidente del Consiglio Maria Rosaria Franzè che procede al passaggio al successivo punto all’ordine del giorno. Sulla deliberazione n. 47/2016 della Corte dei Conti relazione Lagrotteria che pone l’accento sulle “criticità” concernenti “la riscossione dei tributi” e “le erogazioni ai dipendenti”. Il disco verde alla presa d’atto avviene con l’astensione delle opposizioni. Identica votazione poi sul riconoscimento di un debito fuori bilancio con Federico che invoca “una ricognizione delle sentenze esecutive” e Tassone che replica sostenendo che “siamo impegnati in una ricognizione di tutto il contenzioso”, settore additato come “esplosivo”. 

Consiglio comunale. Ok assestamento di bilancio, disco verde ad un nuovo Gal: minoranze astenute

A distanza di oltre due mesi dalle elezioni amministrative, nella cittadina della Certosa non scompaiono i toni da campagna elettorale e gli scontri fra le diverse fazioni. Strano, però, che all’accesa dialettica faccia seguito il voto di astensione da parte delle opposizioni su strumenti dalla particolare valenza politica. Il Consiglio comunale (assente Francesco Zaffino) scorre così sulle continue onde di botta e risposta che lasciano trasparire la visione politica e sociale delle diverse compagini. Dopo l’approvazione del verbale della seduta precedente, passa la mozione per l’adozione della “Carta di avviso pubblico”, presentata da Rosanna Federico come momento di “avvicinamento dei cittadini alla politica”, con le perplessità di Jlenia Tucci (astenuta) concernenti l’effettiva concretezza di questo tipo di codice. Respinta, invece, l’altra mozione di “Liberamente” riguardante “l’introduzione audio/video delle adunanze”: Alfredo Barillari sottolinea l’esigenza di “coinvolgere i cittadini” ed il sindaco Luigi Tassone precisa che “le registrazioni, che devono essere unicamente a cura dell’Ente, saranno effettuate una volta recuperati gli appositi locali del palazzo municipale”. Ne scaturisce una polemica fra lo stesso Barillari, che intravede l’ombra dello “scaricabarile”, e Walter Lagrotteria, che adduce motivazioni inerenti “le risorse tecniche e gli investimenti economici”. Lo stesso vicesindaco indica la presenza di una lettera di revoca del finanziamento concesso dalla Regione, ammontante a 250.000 euro, per il potenziamento del sistema idrico, ma Tucci (presentatrice dell’interrogazione) rileva l’assenza di un decreto di revoca insistendo poi per la velocizzazione del distacco da Sorical. Sull’argomento, Polito specifica di non essere mai venuto a conoscenza della missiva e Barillari auspica “una vera unione di intenti per il distacco da Sorical, andando oltre i tecnicismi”. Meno problematica la discussione sull’interrogazione, anch’essa vergata dalla rappresentante di “In alto volare – Serra pulita”, con ad oggetto il recupero del Parco delle rimembranze, considerato che Lagrotteria garantisce che “stiamo dando corso agli adempimenti”. Disco verde, sempre con l’astensione delle opposizioni, alle “linee programmatiche di governo” - anche se Barillari punta l’indice contro le criticità del nuovo sistema di raccolta differenziata e Tassone replica che “abbiamo 5 anni per attuare il programma” – ed al riconoscimento di 5 debiti fuori bilancio. Stesso canovaccio sulla ratifica della delibera di Giunta comunale con la quale è stata approvata la rassegna “Serrestate” con il discorso che ricade, per effetto delle sferzate di Federico e Barillari, sulla gestione dei parcheggi di Santa Maria e sulle casette ivi presenti. Tassone, che annuncia l’imminente assegnazione delle deleghe, puntualizza che i parcheggi saranno “a breve gestiti con lavoratori socialmente utili che stiamo individuando” poiché nessuna cooperativa si è resa disponibile per il servizio. Il sindaco evidenzia inoltre che “il fascicolo relativo all’assegnazione delle casette è sparito durante la consiliatura di Rosi”. Le minoranze si astengono poi anche sull’assestamento generale di bilancio. Sulla creazione di un nuovo Gal, Tassone riscontra “l’assenza di risultati tangibili” e “la gestione privatistica” del Gal “Monte Poro - Serre Vibonesi”, mentre Tucci, pur riconoscendo la validità dello strumento, chiede maggiori informazioni sulla strategia condivisa da mettere in campo, sui partecipanti e garanzie sulla leadership di Serra. Tassone asserisce che saranno “30 comuni a partecipare” e ammette che si tratta di “una scelta politica” aggiungendo che c’è “la volontà di creare discontinuità”. Accolta la richiesta dell’Anas per la “cessione del relitto stradale sito in località Timpone Tondo”. Infine, alla prima votazione (secondo l’articolo 18 dello Statuto, era richiesta “la maggioranza dei 2/3 dei componenti del consesso per i primi due scrutini e la maggioranza assoluta per gli scrutini successivi”), Maria Rosaria Franzè viene eletta presidente del Consiglio con 8 preferenze (3 schede bianche).

Serra. Distacco da Sorical e sistemazione parco giochi, Jlenia Tucci chiede lumi al sindaco

Due questioni, per motivi diversi, molte sentite dalla popolazione serrese sono state poste al centro di altrettante interrogazioni presentate dal consigliere di minoranza Jlenia Tucci che ritiene necessario controllare quei processi che incidono in maniera significativa sulla qualità della vita. La prima concerne “l’attuazione del progetto di potenziamento del sistema idrico e la tempistica del processo di distacco da Sorical”. Dopo aver ricordato i disagi derivanti dalla non potabilità dell’acqua e le vicende – anche di carattere giudiziario - concernenti l’invaso dell’Alaco, l’esponente di “In alto volare – Serra pulita” pone l’accento sul finanziamento assegnato, sul finire del 2012, dalla Regione Calabria al Comune di Serra San Bruno, dell’importo di 250.000 euro per il “Potenziamento della rete idrica”, strutturato attraverso la concessione di un contributo annuale quindicennale di 16.700 euro da utilizzare per il rimborso delle rate di ammortamento di un mutuo a carico dell’Ente. Considerato che la precedente Giunta comunale ha approvato la direttiva per l’utilizzo dei fondi ed il progetto esecutivo (che prevede il recupero delle sorgenti esistenti e la captazione di nuove sorgenti), Tucci chiede di conoscere “la data di inizio dei lavori relativi al potenziamento del Sistema idrico e la tempistica di attuazione del processo di distacco da Sorical”. Il secondo quesito riguarda “il recupero del Parco delle Rimembranze ubicato lungo il viale Certosa”. Tale area, ad avviso della rappresentante dell’opposizione, “appare degradata a causa del logorio delle strutture nonché per azioni connotate dall’assenza di senso civico”. Il precedente esecutivo ha ottenuto un finanziamento dalla Regione di 150.000 euro per la sistemazione del parco giochi e il progetto esecutivo prevede “la sistemazione delle aree pubbliche destinate a pubblici parcheggi esistenti e la formazione di nuovi parcheggi”; punta a “riqualificare e valorizzare l’area di intervento implementando l’arredo e il verde urbano”; consente di “integrare la già esistente pubblica illuminazione con apparecchi innovativi alimentati da fonte di energia rinnovabile” e migliora, “essendo previsto l’impianto di videosorveglianza, le condizioni di sicurezza”. Nello specifico, è prevista “la sistemazione del Parco giochi con la realizzazione di un’altalena classica monoposto, un’altalena classica biposto, un dondolo bilico a due posti, e un gioco a molla in polietilene singolo a molla singola”. Tucci chiede ora di sapere “i motivi per i quali i lavori inerenti il recupero del ‘Parco delle Rimembranze’ non sono ancora partiti e la tempistica, prevista ed effettiva, di concretizzazione del progetto”.

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