FN di Vibo contro l'apertura dello SPRAR a Pizzo: "da capitale del turismo a ghetto per immigrati!"

Riceviamo e pubblichiamo una dura nota stampa da parte della segreteria provinciale di Forza Nuova che a nome del proprio segretario, Edoardo Ventra, contesta in maniera ferma la decisione del sindaco Callipo e della propria giunta di aderire allo SPRAR

"Nei giorni scorsi, la Giunta di Pizzo, ha autorizzato la presentazione della domanda di adesione allo SPRAR, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, e di predisporre le attività necessarie per la progettazione e gestione del suddetto centro. I soliti noti, in vista dell’ampliamento del sistema dell’accoglienza “business”, si stanno già fregando le mani pensando ai loro torbidi affari. Assolutamente ridicole le motivazioni richiamate dal sindaco Callipo riguardo i presunti vantaggi e le opportunità per il territorio. Gli unici benefici sono per le cooperative e per i politicanti che le sostengono, mentre i cittadini subiscono solo i problemi derivanti dall'arrivo degli immigrati. Riteniamo gravissima tale delibera da parte della Giunta, confezionata senza alcun dibattito e senza nessun coinvolgimento della cittadinanza.

La situazione è la medesima che sta per svilupparsi anche in quel di Tropea che, come abbiamo scritto sulle decine di striscioni che abbiamo affisso la scorsa notte, si appresta a mutare: da capitale del turismo a ghetto per immigrati!
Sorte peggiore, invece, è già capitata a Briatico con l'apertura di un CAS che ospita un centinaio di clandestini, i quali, qualche settimana fa, si sono addirittura resi protagonisti di un'aggressione. La morte della Costa degli Dei! 

Forza Nuova annuncia sin da ora che non si limiterà ad esporre il suo dissenso ma, se la nostra classe politica continuerà per questa strada, abbiamo intenzione di dare vita ad una dura contestazione popolare, ovunque vorranno portare questi clandestini, forieri di degrado e problemi per il nostro popolo." 

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Fabrizia, "Ramoscello d'Ulivo": "Il sindaco Fazio sta bluffando sulla chiusura dello SPRAR"

Riceviamo e pubblichiamo una dura nota stampa da parte del Gruppo consiliare di minoranza "Per Fabrizia Ramoscello d’Ulivo", guidati da Antonio Minniti, nei confronti del sindaco Fazio e della sua maggioranza sulla questione "SPRAR".

“Sulla chiusura del centro "SPRAR" di Fabrizia, il Gruppo consiliare “Per Fabrizia Ramoscello d’Ulivo" ha mantenuto, fino a questo momento, un profilo basso, consapevole che la problematica l’affrontassero positivamente l’Amministrazione comunale ed il soggetto gestore "CORISS", a salvaguardia, prima di tutto, della struttura di accoglienza, a difesa dei livelli occupazionali e dei benefici dell’indotto commerciale locale”. E’ quanto affermano i consiglieri comunali di minoranza.

“Immotivatamente, ed a seguito delle giuste rivendicazioni degli operatori di difendere il proprio posto di lavoro (verrebbero meno, infatti, 8 posti di lavoro), il Sindaco Fazio, con un articolo di stampa insinuante presunte responsabilità della precedente Amministrazione, quindi anche le sue stesse per averne fatto parte integrante nel duplice ruolo prima di assessore e poi di consigliere di maggioranza, coglie il pretesto per chiudere "Villa Fabrizia", fiore all’occhiello dell’accoglienza per minori non accompagnati. Ma c’è di più per rimanere allibiti! Fazio è anche sindacalista e, anziché schierarsi a fianco degli 8 lavoratori e dei commercianti locali, con delibera di Giunta n. 51 del 12/07/2017, dispone la chiusura del Centro senza preoccuparsi più di tanto delle conseguenze nefaste di una simile scellerata decisione in palese contrasto con il suo programma amministrativo che mette al primo posto la creazione di lavoro quale premessa per lo sviluppo di Fabrizia.

Peraltro, l’attuale maggioranza con una volgare ed offensiva mistificazione parolaia, al limite della diffamazione, da un lato accusa la precedente Amministrazione di non avere improntato il suo operato a criteri di trasparenza e legalità, Sindaco Fazio compreso, e dall’altro dichiara di voler perseguire gli stessi principi, di trasparenza e legalità, con Fazio a capo dell’attuale Amministrazione, cioè con colui che gli stessi principi avrebbe violato quale componente della precedente maggioranza. La verità è che sullo ‘SPRAR’ più di qualcuno sta bluffando! Uno è il Sindaco Fazio che non ha avuto il coraggio di assumersi le proprie responsabilità sulla proroga tecnica. L’altro è il gruppo che lo sostiene strumentalizzandolo e tenendolo in pugno".

Rivolgendosi al capo della maggioranza i consiglieri continuano ancora dicendo: "Sindaco e sindacalista Fazio, 8 lavoratori e rispettive famiglie dall’1 agosto 2017 perderanno il posto di lavoro, ed i commercianti di Fabrizia non forniranno più le loro merci al Centro. Tutto ciò non è sufficiente ad interrogare la tua coscienza di sindacalista che dovrebbe essere sempre pronto a battersi per la tutela dei posti di lavoro a favore di chi rischia di perderli? Tra l’altro nell’articolo di stampa, contenente volute inesattezze inserite dagli estensori, si esorta gli operatori di "Villa Fabrizia" a stare tranquilli, mentre pende sulla loro testa una spada di Damocle, che il Centro riapre, ma chi lo sa quando, come, dove e con chi? Certo è, invece, che dall’1 agosto i ragazzi saranno trasferiti e gli 8 dipendenti, 5 di Fabrizia e 3 di fuori, si troveranno a cercare lavoro in una terra dove il lavoro non c’è e dove chi dovrebbe tutelare i pochi posti presenti sul territorio gioca ad una guerra al massacro.

Quanto poi alle pesanti illazioni che emergono dall’articolo, nessuno è stato in grado di fare bene il proprio lavoro: non lo è stata la precedente Amministrazione che avrebbe perpetrato i propri interessi politici e di casta; non lo è stata la cooperativa "CORISS" nei confronti della quale l’attuale Amministrazione nutre dubbi; non lo è stato neppure il Servizio Centrale del Ministero che non avrebbe sufficientemente vigilato”. “Risponderemo nel merito in modo circostanziato e qualora si dovessero ravvisare profili di responsabilità per diffamazione procederemo per via legale. Ci preme, invece, sottolineare come l’obiettivo della nuova Amministrazione sia quello di distruggere tutto ciò che di buono ruota attorno al Centro, a partire da un lavoro portato avanti con serietà ed impegno e sul quale non ci ha pensato su tre volte a travolgere, chissà per quali inconfessati interessi e reconditi motivi, con quella stessa forza distruttrice, tutto ciò che era stato costruito anche con il contributo del Sindaco Fazio, che sull’avvio e gestione dello "SPRAR" ha partecipato assieme alla precedente maggioranza senza alcun distinguo o presa di distanza. E poi la beffa! Tali comportamenti sono propri di quella lista di giovani che dice di credere nel futuro, nel progresso e nella importanza del lavoro, e che al contrario tenta di distruggere quel che esiste anziché migliorare andando oltre. Pertanto, come gruppo consiliare "Per Fabrizia Ramoscello d’Ulivo",  avanziamo una proposta concreta: convocare immediatamente un Consiglio Comunale con all’ordine del giorno la proroga tecnica dello "SPRAR", in attesa dell’aggiudicazione del servizio, dando tutta la nostra disponibilità a votare favorevolmente assieme alla maggioranza l’approvazione dell’atto deliberativo, nell’ambito di comuni responsabilità a tutela degli 8 lavoratori che altrimenti perderanno il posto di lavoro.

Ed infine, l’argomento "SPRAR" si presta ad una prima considerazione politica sulla nuova maggioranza. La decisione di chiudere il Centro non è un fatto rivoluzionario e nemmeno una gara a chi è più bravo per raggiungere l’obiettivo quando non pensa al popolo, al suo lavoro e alle molte diseguaglianze che si alimentano con la perdita delle opportunità occupazionali. Al contrario si provocano solo danni a chi si mette in mezzo ad una strada per incomprensibili capricci e rivalse personali. Cancellare il passato non è mai possibile specie se la sua rievocazione anziché animare una critica, sempre legittima, serve a scivolare nel dileggio”.

Forza Nuova si batte contro la presenza di un centro per minori immigrati

Dopo i toni trionfalistici ed i plausi espressi dalla locale sezione del PD di Girifalco riguardo la decisione da parte della Regione Calabria di autorizzare nuovamente il centro d’accoglienza dei minori immigrati, mi viene da chiedere - afferma Igor Colombo, Portavoce regionale di Forza Nuova - agli stessi dirigenti del partito di Renzi, quale effettivo vantaggio socio-economico porterebbe la presenza dello Sprar alla comunità di Girifalco ed alle attività commerciali? Pongo questa semplice domanda in particolare all’assessore Elisabetta Sestito ed al consigliere Domenico Iappello, visto che entrambi, nel commentare il dietrofront della Regione per l’autorizzazione del centro d’accoglienza, hanno parlato di indotto economico per l’intera ridente cittadina di Girifalco". Gli unici a beneficiare economicamente della presenza di vari Sprar e centri d’accoglienza in genere, sono le associazioni, che nelle varie città - accusa il leader calabrese del movimento di estrema destra - gestiscono questa emergenza immigrazione che è ormai diventata un business vero e proprio, come le inchieste Mafia capitale hanno ampiamente dimostrato. Il mantenimento dei vari centri di accoglienza, dei loro ospiti ed anche degli operatori che vi prestano servizio, sono a carico di noi contribuenti, i proverbiali 38 euro al giorno per immigrato che il centro riceve per la sua assistenza, sono, sì, fondi destinati appositamente a tale emergenza, ma vengono preferiti nel contesto  sociale ad altre politiche di welfare che dovrebbero spesso essere rivolte  a cittadini italiani disoccupati, sfrattati, pensionati ecc. ecc. e sfido il PD di Girifalco a smentirmi su quanto affermo. Comunque per non scontentare chi, come l’assessore Sestito ed il consigliere Iappello, sono convinti sostenitori del fenomeno immigrazione e della relativa accoglienza, informo entrambi che circa un mese fa, noi di Forza Nuova abbiamo lanciato ai sindaci delle principali città calabresi, la proposta di istituire il Registro dell’accoglienza presso i Comuni. Tale Registro permetterà a politici e cittadini come loro, che si riconoscono ideologicamente nei valori dell’accoglienza, di registrarsi presso il proprio Comune, al fine di richiedere l’affidamento ed il mantenimento a proprie spese, di un certo numero di immigrati, quantificabile a seconda delle rispettive capacità economiche di ciascun cittadino". In questo modo - secondo Igor Colombo - si potrebbe passare dalle parole ai fatti, verrebbero messi al bando concetti di ipocrisia galoppante e di conclamato buonismo peloso ed il mantenimento degli ospiti migranti non andrebbe più ad incidere sulla spesa pubblica, ma solo sull’iniziativa privata di chi crede in tutto ciò, in riferimento a quanto dal sottoscritto esposto, aspetto una risposta in merito da parte della sezione del PDe di tutta l’Amministrazione Comunale di Girifalco".

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