Bunker nascosto in camera da letto, una denuncia

I Carabinieri della Compagnia di Taurianova e dello Squadrone eliportato “Cacciatori”, hanno rinvenuto e sequestrato un bunker realizzato in una casa di proprietà di un 46enne del luogo.

La struttura, alla quale si accedeva tramite una botola a scomparsa, è stata individuata al di sotto di una camera da letto.

La botola, che era rivestita da piastrelle uguali alla pavimentazione della camera, si azionava con un sofisticato meccanismo idraulico attivato da un pulsante collegato alla rete elettrica. Dal varco si accedeva, quindi, ad un locale in cemento armato totalmente interrato, delle dimensioni di circa 3x3 metri e alto circa 2 metri, dotato di un impianto d'illuminazione e di un sistema d'areazione.

Una volta scoperto e sequestrato il bunker, i militari hanno denunciato il proprietario dell’immobile per abusivismo edilizio.

Sono in corso accertamenti per verificare se il manufatto sia stato utilizzato, nel corso del tempo, anche da esponenti delle locali cosche di ‘ndrangheta per sottrarsi alla cattura.

Classi “fantasma” e prove d’ammissione farlocche, indagati preside e insegnanti di un liceo

I Carabinieri della Compagnia di Taurianova (Rc) hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, nei confronti di 5 persone, insegnanti e dirigente scolastico di un liceo musicale, ritenute responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, dei reati di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, truffa ai danni del Ministero della Pubblica istruzione e abuso d’ufficio.

Il provvedimento giunge in seguito a un’attività investigativa, denominata “Note Dolenti”, condotta a partire dal 2020 dai militari di Taurianova e Cinquefrondi, che ha permesso di ricostruire un presunto sistema di false, forzate e irregolari iscrizioni di studenti ad un liceo musicale, al fine di indurre in errore le articolazioni territoriali del Ministero della Pubblica istruzione, per costituire le prime classi anche senza un numero minimo di iscritti, o falsificando o non svolgendo le prove obbligatorie d'ammissione e quindi consentendo un ingiusta retribuzione ad alcun insegnanti.

In particolare, per gli investigatori, nei test attitudinali di ingresso per l’anno scolastico 2019/2020, la commissione esaminatrice, composta dal dirigente scolastico e altri docenti dell’istituto, avrebbe falsificato il verbale pubblico di commissione, attestando l’idoneità di alcuni alunni che non si sarebbero neppure presentati alle prove valutative.

Successivamente, al fine di avere un numero minimo di studenti, gli stessi alunni sarebbero stati iscritti alla classe prima, inducendo in errore il Ministero della Pubblica istruzione. Nelle successive comunicazioni, infatti, la classe sarebbe risultata composta da un numero superiore a quello reale, con un ore d'insegnamento per alunni in realtà inesistenti. Per gli investigatori “tale stratagemma” avrebbe “comportato un ingiusto profitto in favore di alcuni insegnanti, anche non di ruolo, consistito nella retribuzione per lezioni individuali mai effettuate, oltre che ulteriori eventuali vantaggi in termini di punteggi e graduatorie”.

Per i militari dell’Arma, anche nell’anno 2020/2021, “la dirigente scolastica, nonostante uno specifico obbligo di legge”, non avrebbe “consapevolmente costituito la commissione esaminatrice e non indetto le prove per la verifica delle competenze musicali degli aspiranti studenti, condizione necessaria ai fini dell’iscrizione, istituendo formalmente la classe e permettendo ingiusti vantaggi patrimoniali ad insegnanti non di ruolo”.

In un caso, addirittura, la dirigente si sarebbe sostituita al genitore di una alunna minorenne, al fine di compilare e registrare fittiziamente la domanda di iscrizione. 

I presunti illeciti penali emersi nel corso dell’inchiesta, avrebbero causato un rilevante danno sia alla pubblica amministrazione, in termini di illegittime retribuzioni ad insegnanti e nei principi di buon andamento, legalità, trasparenza ed imparzialità, ma anche ad altri docenti, di ruolo o non, che avrebbero subito un'illecita alterazione del sistema di assunzione, distribuzione e pagamento delle ore di insegnamento.

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Piantagione di canapa indiana scoperta nel Reggino

C’erano 125 arbusti di canapa indiana alti più di un metro e mezzo, nella piantagione scoperta dai carabinieri ad Anoia, nel Reggino.

La coltivazione, individuata dai militari della compagnia di Taurianova, era dotata di un sistema d’irrigazione che ne garantiva l’alimentazione.

Secondo una stima dell’Arma, le piante avrebbero permesso di produrre una quantità di droga che avrebbe fruttato diverse migliaia di euro.  

In auto con un coltello, denunciato

Un 29enne è stato denunciato a Taurianova, con l’accusa di porto d’armi ed oggetti atti ad offendere.

In particolare, l’uomo è stato fermato ad un posto di controllo dei carabinieri i quali, dopo aver effettuato le verifiche di rito, hanno deciso di procedere con una perquisizione.

Durante l’attività di verifica, il 29enne è stato trovato in possesso di un coltello.

Inevitabili, quindi, il sequestro dell’arma e la denuncia per il possessore.

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'Ndrangheta, operazione “Spes contra Spem”, duro colpo ai clan di Taurianova

E’ stata denominata “Spes contra Spem”, l’operazione della Direzione distrettuale antimafia della città dello Stretto con la quale, all’alba di oggi, nelle Province di Reggio Calabria, Brescia e Monza-Brianza, i Carabinieri del Comando provinciale reggino, con il supporto dei colleghi competenti per territorio, dello Squadrone eliportato “Cacciatori“ e dell’8° Nucleo elicotteri di Vibo Valentia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 11 persone, ritenute responsabili a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione illegale di armi anche da guerra, esercizio arbitrario delle proprie ragioni, sostituzione di persona, tutti aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.

Per gli inquirenti, infatti, gli indagati farebbero parte o avrebbero favorito le cosche di ‘ndrangheta Zagari-Fazzalari-Viola-Sposato-Tallarida e Avignone.

I destinatari della misura cautelare, tutti originari di Taurianova, sono: Antonino Alessi, 33 anni; Francesco Avati (39); Domenico Avignone (46); Giuseppe Cannizzaro detto Enzo (51); Annalisa Caridi (51); Giuseppe De Raco (57), sottoposto agli arresti domiciliari; Claudio Laface (57); Giuseppe Laface (35); Rocco Leva (46); Marzio Pezzano (51); Pasquale Zagari (57). Altre quattro persone, di età compresa tra i 41 e i 55 anni, sono, invece, indagate in stato di libertà.

Nel corso delle indagini, i militari hanno rinvenuto un fucile calibro 12 “Beretta” modello “Sauer” con matricola punzonata, numerose munizioni di vario calibro e alcune armi da guerra, quali due fucili mitragliatori “Zastava” mod. “M70” cal.7,62x39 mm e una bomba a mano modello “M53 p3” di provenienza slava.  

Usura ed estorsione,due arresti

Taurianova - Due congiunti di un 62 e 40 anni, sono stati arrestati a Taurianova, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Palmi.

In virtù del provvedimento, eseguito dai Carabinieri della locale Compagnia, gli arrestati - a fronte di una condanna a 6 anni e 4 mesi - dovranno espiare una pena definitiva residua di oltre 3 anni di reclusioni in carcere, perché ritenuti responsabili, a partire dal 2010, dei reati di usura, estorsione e percosse.

Marijuana e hashish, 24enne in manette

I poliziotti del Commissariato di Taurianova (Rc) hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, un 24enne di Cinquefrondi.

In particolare, durante un servizio di controllo nel comune di Polistena, gli agenti si sono imbattuti in un gruppetto di persone, una delle quali, alla loro vista, avrebbe cercato di liberarsi di uno spinello che stava fumando. Una volta identificato, il giovane in questione è stato sottoposto a perquisizione domiciliare e trovato in possesso di 70 grammi, tra marijuana e hashish, materiale per il confezionamento della droga e un bilancino di precisione.

Dopo l’arresto, il 24enne è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla pg.

Ai domiciliari con la marijuana, denunciato

Taurianova - I Carabinieri di Taurianova (Rc) hanno denunciato un 37enne del posto, per possesso di sostanza stupefacente.

In particolare, durante una perquisizione nella casa in cui l'uomo era detenuto ai domiciliari, i militari hanno trovato circa 30 grammi di marijuana e un vaso con una pianta della stessa sostanza.

Dopo aver sequestrato quanto rinvenuto, i militari hanno denunciato il 37enne.

 

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