Classi “fantasma” e prove d’ammissione farlocche, indagati preside e insegnanti di un liceo

I Carabinieri della Compagnia di Taurianova (Rc) hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, nei confronti di 5 persone, insegnanti e dirigente scolastico di un liceo musicale, ritenute responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, dei reati di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, truffa ai danni del Ministero della Pubblica istruzione e abuso d’ufficio.

Il provvedimento giunge in seguito a un’attività investigativa, denominata “Note Dolenti”, condotta a partire dal 2020 dai militari di Taurianova e Cinquefrondi, che ha permesso di ricostruire un presunto sistema di false, forzate e irregolari iscrizioni di studenti ad un liceo musicale, al fine di indurre in errore le articolazioni territoriali del Ministero della Pubblica istruzione, per costituire le prime classi anche senza un numero minimo di iscritti, o falsificando o non svolgendo le prove obbligatorie d'ammissione e quindi consentendo un ingiusta retribuzione ad alcun insegnanti.

In particolare, per gli investigatori, nei test attitudinali di ingresso per l’anno scolastico 2019/2020, la commissione esaminatrice, composta dal dirigente scolastico e altri docenti dell’istituto, avrebbe falsificato il verbale pubblico di commissione, attestando l’idoneità di alcuni alunni che non si sarebbero neppure presentati alle prove valutative.

Successivamente, al fine di avere un numero minimo di studenti, gli stessi alunni sarebbero stati iscritti alla classe prima, inducendo in errore il Ministero della Pubblica istruzione. Nelle successive comunicazioni, infatti, la classe sarebbe risultata composta da un numero superiore a quello reale, con un ore d'insegnamento per alunni in realtà inesistenti. Per gli investigatori “tale stratagemma” avrebbe “comportato un ingiusto profitto in favore di alcuni insegnanti, anche non di ruolo, consistito nella retribuzione per lezioni individuali mai effettuate, oltre che ulteriori eventuali vantaggi in termini di punteggi e graduatorie”.

Per i militari dell’Arma, anche nell’anno 2020/2021, “la dirigente scolastica, nonostante uno specifico obbligo di legge”, non avrebbe “consapevolmente costituito la commissione esaminatrice e non indetto le prove per la verifica delle competenze musicali degli aspiranti studenti, condizione necessaria ai fini dell’iscrizione, istituendo formalmente la classe e permettendo ingiusti vantaggi patrimoniali ad insegnanti non di ruolo”.

In un caso, addirittura, la dirigente si sarebbe sostituita al genitore di una alunna minorenne, al fine di compilare e registrare fittiziamente la domanda di iscrizione. 

I presunti illeciti penali emersi nel corso dell’inchiesta, avrebbero causato un rilevante danno sia alla pubblica amministrazione, in termini di illegittime retribuzioni ad insegnanti e nei principi di buon andamento, legalità, trasparenza ed imparzialità, ma anche ad altri docenti, di ruolo o non, che avrebbero subito un'illecita alterazione del sistema di assunzione, distribuzione e pagamento delle ore di insegnamento.

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