Ticket in farmacia, l’Asp di Vibo Valentia accoglie la richiesta di Lo Schiavo e abolisce il limite delle 72 ore

«L’interlocuzione con il commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia, con all’ordine del giorno alcune problematiche riguardanti la tutela del diritto alla salute dei cittadini vibonesi, comincia a dare i suoi frutti. L’Asp, dietro mia richiesta, ha infatti disposto l’abolizione del vincolo delle 72 ore (antecedenti una visita specialistica) per la regolarizzazione dell’impegnativa nelle farmacie. Questo consentirà agli utenti di poter agevolmente e con largo anticipo adempiere al pagamento del ticket nella farmacia sotto casa evitando dunque l’obbligo di recarsi agli sportelli dell’Asp siti nel capoluogo di provincia e contribuendo, di conseguenza, ad alleggerire il carico di pressione sugli uffici preposti con i relativi disagi per operatori e utenti. Do atto al commissario Giuseppe Giuliano di aver rispettato il primo degli impegni presi nel corso dell’incontro avvenuto nei giorni scorsi, quando ho inoltre chiesto la pubblicazione di un report mensile sullo stato di avanzamento dei lavori del nuovo ospedale di Vibo Valentia, l’emanazione di un bando di concorso a tempo indeterminato per un neurologo pediatrico da destinare all’ospedale Jazzolino di Vibo, il potenziamento dello screening per i tumori alla mammella e al colon. Fiducioso nell’accoglimento di tali proposte, utili ad alleviare i disagi di tanti cittadini e utenti della sanità vibonese, resto a disposizione con spirito collaborativo e nell’interesse esclusivo della collettività per dare il mio contributo al miglioramento della sanità vibonese».

Lo afferma in un comunicato stampa il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, rendendo nota l’abolizione, da parte dell’Asp di Vibo Valentia, del limite delle 72 ore per la regolarizzazione in farmacia del ticket per le prestazioni specialistiche. Provvedimento richiesto dallo stesso Lo Schiavo nel corso di un incontro con il commissario straordinario Giuseppe Giuliano avvenuto il 26 gennaio scorso.

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Esenzione ticket per reddito, le direttive

Com’è noto, alcune condizioni personali e sociali, associate a determinate situazioni reddituali, danno diritto all’esenzione dalla partecipazione al costo (ticket) sulle prestazioni di diagnostica strumentale, di laboratorio e sulle altre prestazioni specialistiche ambulatoriali.

Si ricorda a tale proposito che dal l° aprile p.v. sarà possibile procedere al rinnovo della certificazione di esenzione per reddito.

I soggetti titolari dei codici E01, E03, E04 (con esclusione quindi dei disoccupati), prima di recarsi presso gli uffici dell’Azienda Sanitaria per rinnovare la suddetta certificazione, devono rivolgersi al proprio medico di famiglia o al pediatra di libera scelta per verificare se il proprio nominativo è stato inserito in uno specifico elenco inviato dal Ministero delle Economie e delle Finanze.

Solo gli assistiti che non sono inseriti in tale elenco, ma che ritengono di possedere i requisiti per avere i benefici previsti in una delle categorie che danno diritto all’esenzione per reddito, dovranno recarsi presso gli sportelli dedicati con la copia del documento di identità, il codice fiscale e quant’altro utile al rilascio della relativa certificazione di esenzione.

Tale verifica preliminare consentirà di evitare inutili file agli sportelli.

Si ricorda, in base a quanto previsto dalla Legge 537/1993 e successive modificazioni (art. 8, comma 16), che hanno diritto a tale tipo di esenzione i cittadini che appartengono alle categorie di seguito elencate.

 

Categorie di esenti

  • Cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro (CODICE E01)

  • Disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico (CODICE E02)

  • Titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico  (CODICE E03)

  • Titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant'anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico 
    (CODICE E04)

Note

  1. Per "nucleo familiare" deve intendersi quello rilevante a fini fiscali (e non anagrafici), costituito dall' interessato, dal coniuge non legalmente separato e dagli altri familiari a carico (art. 1 del Decreto ministeriale 22/1993)
  2. Per "familiari a carico" si intendono i familiari non fiscalmente indipendenti, vale a dire i familiari per i quali l'interessato gode di detrazioni fiscali (in quanto titolari di un reddito inferiore a 2.840,51 euro). 

  3. Il reddito complessivo del nucleo familiare è pari alla somma dei redditi dei singoli membri del nucleo.

  4. Ai fini dell'esenzione per motivi di reddito, è necessario prendere in considerazione il reddito complessivo riferito all'anno precedente.

  5. Il termine "disoccupato" è riferito esclusivamente al cittadino che abbia cessato per qualunque motivo (licenziamento, dimissioni, cessazione di un rapporto a tempo determinato) un'attività di lavoro dipendente e sia iscritto all'Ufficio del lavoro in attesa di nuova occupazione e immediatamente disponibili allo svolgimento ed alla ricerca di un ‘attività lavorativa. I due requisiti di disoccupato e del reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico, devono coesistere.

  6. Si considerano pensionati al minimo quei soggetti titolari di una pensione minima che viene riconosciuta dall’INPS al pensionato il cui trattamento pensionistico,sulla basa dei contributi versati,risulti inferiore ad un livello fissato dalla legge, considerato il “minimo vitale”. Il reddito complessivo deve essere inferiore a 8263,31 ecc

 

Vibo. L’Asp potenzia la rete di sportelli per prenotazioni e pagamento ticket

Da oggi è possibile prenotare e pagare le prestazioni specialistiche ambulatoriali eseguite nelle strutture sanitarie dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia anche nelle ore pomeridiane.

Tale potenziamento consentirà di ridurre notevolmente i disagi ai cittadini evitando le lunghe attese davanti agli sportelli. 

Pertanto, gli sportelli Ticket-Cup, oltre ad osservare il consueto orario di servizio antimeridiano, saranno aperti anche nel pomeriggio rispettando il seguente calendario:

 - Ufficio Ticket ospedale Vibo Valentia

   dal lunedì al venerdì  dalle ore 15.15 alle ore 17.45

- Ufficio Ticket di via Moderat Durant Vibo Valentia

   martedì e giovedì  dalle ore 15.15 alle 17.45.

Nei mesi successivi saranno ampliate le fasce orarie di apertura al pubblico dello sportello dell’Ufficio Ticket dell’ospedale di Tropea a cui si aggiungerà, a giorni  alterni, anche un ulteriore sportello dedicato c/o il poliambulatorio di Tropea e della cui attivazione verrà data tempestiva comunicazione.

Controlli sulle esenzioni del ticket sanitario: il 70% è irregolare, sanzioni per 77.370 euro

Nell’ambito dei servizi di contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica svolta a tutela del bilancio regionale, la Guardia di Finanza di Catanzaro ha eseguito circa 90 controlli nei confronti di altrettanti soggetti beneficiari di esenzione dal ticket sanitario. 

L’attività è stata eseguita mediante l’utilizzo delle numerose banche dati in uso al corpo ivi compreso l’elenco dei percettori di esenzione ticket fornito dalla Sogei. 

È stata svolta un’analisi delle informazioni, incrociando i reali dati reddituali con quelli dichiarati in sede di presentazione della domanda di esenzione. 

L’sito dell’attività ispettiva ha permesso di estrapolare i soggetti che nell’anno 2013 hanno beneficiato di esenzioni ticket per motivi legati al reddito, all’età ovvero alla condizione di disoccupazione, per complessivi 25.790 euro.

Alcuni di questi sono risultati titolari di un reddito superiore del 400% di quello dichiarato in sede di domanda. 

I controlli eseguiti, pertanto, sono risultati per circa il 70% irregolari. I soggetti verbalizzati sono passibili di sanzioni amministrative per complessivi 77.370 euro, oltre al pagamento alla Regione Calabria del contributo sanitario evaso.

Asp Vibo. Disagi sul funzionamento degli sportelli ticket per la sostituzione del sistema operativo

"La migrazione dei dati presenti nel sistema informatico CUP-Ticket verso il nuovo sistema informatico di prenotazione e incasso" ha avuto luogo nella giornata di ieri. A renderlo noto è l’Asp di Vibo. “Tale modifica – viene precisato - che si è resa necessaria per adeguare l'attività di prenotazione e incasso alle nuove norme regionali e nazionali, oltre a rendere un servizio migliore all'utenza, permetterà una completa e analitica percezione dell'attività di specialistica ambulatoriale. Questo passaggio – è l’avvertimento - dei dati necessiterà tuttavia, della chiusura di tutti gli sportelli ticket nella giornata di sabato 09.07.2016 e di parziale funzionamento dei medesimi nella giornata di lunedì 11.07.2016, nella quale gli sportelli saranno in grado solo di garantire l'incasso”. L’Asp si scusa “con i cittadini per i disagi che potrebbero derivarne”.

Scoperte 150mila prestazioni di Pronto soccorso non urgenti senza il pagamento del ticket

La Guardia di Finanza ha effettuato un controllo sul corretto pagamento del contributo sanitario (ticket) previsto per le prestazioni di Pronto soccorso non urgenti erogate da struttura ospedaliera pubblica e classificate come “codici bianchi o verdi”. La complessa attività si è conclusa con la constatazione dell’omessa riscossione di "ticket sanitari" per complessivi  4.726.107 euro e la segnalazione alla Corte dei Conti di 4 funzionari responsabili di danno erariale. Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cosenza hanno eseguito una analisi dei processi amministrativi di riscossione del contributo sanitario, dovuto dai singoli fruitori, per 150.000 prestazioni di Pronto soccorso erogate dall'azienda ospedaliera dal 2011 al 2014. Complessivamente sono state esaminate oltre 370.000 prestazioni, selezionate in base al codice di accesso attribuito al paziente attraverso il noto metodo del Triage, utilizzato all'arrivo dei pazienti in Pronto soccorso, dove l'accesso alle cure non avviene sulla base dell'ordine di arrivo ma sulla priorità delle loro condizioni. Il grado di urgenza di ogni paziente è rappresentato da un “codice colore” assegnato all'arrivo, dopo una prima valutazione medica, distinto in quattro classi principali: bianco, verde, giallo e rosso. Il codice bianco identifica il paziente che non necessita del Pronto soccorso e può rivolgersi al proprio medico. Il codice verde valuta un paziente con lesioni che non interessano le funzioni vitali ma che vanno curate. In entrambi i casi, mutuando la legislazione nazionale L. 296/2006 (Finanziaria 2007), la Regione Calabria, con delibera di giunta regionale n. 247 del 05/05/2009 (“Partecipazione alla spesa sanitaria – ticket”) ha previsto la partecipazione del cittadino alla spesa sanitaria. Infatti, per ogni accesso in pronto soccorso classificato con il codice bianco o verde è dovuta una quota fissa di 25 euro, quando l'attività sia limitata alla valutazione clinica ed agli accertamenti da parte del sanitario del Pronto soccorso, elevata fino ad un massimo di 45 euro in caso di prestazione specialistica. Nel corso degli anni, al fine di rendicontare e contabilizzare il contributo sanitario l’Ente ospedaliero si è dotato di un apposito programma informatico, che, tuttavia, era utilizzato per la sola registrazione anagrafica dei pazienti, senza annotazione delle ulteriori notizie o dati utili (ad esempio, prestazioni ricevute, diagnosi, ecc..). L’intero iter assistenziale seguito dal paziente veniva, invece, registrato manualmente così come la ricostruzione dei finanzieri di tutti gli accessi al Pronto soccorso avvenuti in codice bianco o verde, effettuata documento per documento. Ricostruzione risultata ancor più difficoltosa a causa del fatto che numerosi pazienti, prima delle dimissioni, non hanno riconsegnato la scheda di presentazione al Pronto soccorso contenente i dati relativi alla prestazione erogata.MUn lavoro complesso che ha comportato l’esame di migliaia di prestazioni e centinaia di migliaia di documenti e che si è concluso con la constatazione (secondo la ricostruzione delle Fiamme Gialle che comunque potrà essere rivalutata dall‘organo decisorio competente, sulla base delle eventuali controdeduzioni dell’Ente ospedaliero) che solo il 4,3% dei ticket dovuti sono stati pagati e che il mancato incasso è stato di oltre 4.700.000 euro.

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Esenzione ticket sanitari, punite 260 persone: sanzioni per 200mila euro

Le Fiamme Gialle hanno sanzionato 260 soggetti, dopo aver verificato il mancato possesso dei requisiti per ottenere l’esenzione totale o parziale del ticket sanitario. La mirata ed estesa (a tutta la regione) azione di controllo si è basata sull’analisi delle banche dati, dove sono stati riscontrati i reali ed effettivi redditi percepiti dai soggetti controllati e dal loro nucleo familiare. All’esito, appurato che tali redditi non potevano consentire l‘agevolazione invece richiesta, sono state irrogate sanzioni per complessivi 200.000 euro; inoltre, per 14 soggetti, è scattata anche la segnalazione all’autorità giudiziaria. Azioni ispettive di questo genere consentono alla Guardia di Finanza di controllare attentamente la destinazione delle risorse pubbliche nel settore sanitario, indirizzandole solo verso coloro che ne hanno realmente titolo ed impedendo sprechi ed abusi.

 

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