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Il Comitato bacchetta Censore: “E adesso tutti saltano sul carro della Trasversale delle Serre!”

“Agile come Paolo Rossi ai Mondiali del 1982, il deputato del Pd Bruno Censore si lancia come un falco in area di rigore e calcia in gol, praticamente a porta vuota. Peccato per lui, ma la partita era già finita il giorno prima! Qualcuno dovrebbe avvisarlo...”. L'ironica metafora del Comitato “Trasversale delle Serre - 50 anni di sviluppo negato” è riferita ad una precedente nota stampa nella quale l'esponente renziano di Serra San Bruno “accampava meriti” per l'apertura dello svincolo di Gagliato della superstrada Jonio-Tirreno, a 24 ore dall'inaugurazione dello stesso. “Come al solito - continua la risposta del Comitato - a una certa politica politicante risultano indigeste le mobilitazioni spontanee dei cittadini. Soprattutto quelle che portano risultati, dopo 50 anni di chiacchiere, promesse e annunci disattesi. Maldestramente, Censore censura le conquiste ottenute dalle popolazioni di questo territorio, dal loro impegno civile e dalla partecipazione democratica della gente comune. Cittadini dalla schiena dritta e non asserviti al tristemente noto schema del bisogno. Lui, il deputato, salta la fila e si mette in primo piano, facendosi immortalare sui cantieri di Chiaravalle della Trasversale, a braccetto con i sui amici romani dell'Anas. Nella fretta, o forse perché accecato dai flash dei fotografi, dimentica persino di chiamare le altre istituzioni locali. Non ci risulta, infatti, che il sindaco della città ospitante sia stato coinvolto nella scenetta in questione. Una scortesia non da poco, che si accompagna agli omissis di prima. In pratica, il deputato Pd, probabilmente immerso nel clima festoso degli Europei di calcio, si autodichiara vincitore non si capisce bene di quale partita. Prende il pallone, e se lo porta a casa, omettendo di ricordare le proteste che vanno avanti da mesi, da queste parti. Proteste che, uniche e sole, dopo mezzo secolo di inutili traccheggiamenti, hanno finalmente costretto l'Anas a prendere impegni ben precisi di fronte all'intera opinione pubblica calabrese, rispetto a un'opera incompiuta che dovrebbe essere motivo di vergogna, e non di vanto, per deputati e senatori di ieri e di oggi. Gli stessi deputati e senatori che hanno brillato per la loro assenza in tutti questi anni e che proprio ieri avrebbero potuto spendere meglio il proprio zelo a Catanzaro, accanto a noi e agli ex operai della Trasversale delle Serre che attendono da ben 14 anni di essere pagati. Censore ha preferito non esserci, scegliendo una più comoda vetrina elettorale. Con noi, a sfilare per le vie del capoluogo, operando concretamente per risolvere problemi e non per bearsi di fronte alle telecamere, c'era il solo Nicola Morra. E tutti gli altri?”. “Noi - rimarca il Comitato - addebitiamo a Censore le stesse, pesanti responsabilità che hanno tutti gli altri politici di destra e di sinistra che, su questa Trasversale, dal 1962 in poi, hanno speso solo parole vuote e zero fatti”. “La colpa morì fanciulla… la vittoria ha cento padri - conclude il sodalizio. - Vecchi proverbi sempre nuovi. Forse Brunello Censore avrebbe fatto meglio a venire, in abiti dimessi, a mangiare un panino e a bere del vino buono con noi, e gli avremmo pure perdonato di non aver mai partecipato ai lavori del Comitato. E di non aver fatto nulla per la Trasversale, tratto Gagliato-Argusto, prima che l’aprissero. Dopo che ci siamo passati, è tardi”.

Problematiche della forestazione: Oliverio e Censore incontrano i sindacati nazionali

Il presidente della Regione Mario Oliverio ha incontrato, su loro richiesta, le organizzazioni  sindacali nazionali e regionali  rappresentative del mondo agricolo e forestale. Alla riunione, tenuta oggi  presso la Presidenza della Regione, hanno partecipato  i parlamentari Nicodemo Oliverio e  Bruno Censore, il consigliere regionale Michele Mirabello, il commissario straordinario di Calabria Verde Alosio Mariggiò. Tra i rappresentanti sindacali, il segretario  generale della Fai Cisl Luigi Sbarra; il segretario nazionale della Flai Cgil Giovanni Mininni; il segretario nazionale Uila Uil Giorgio Carra; il segretario generale della Uila Uil Stefano Mantegazza. Presenti ancora Paolo Tramonti segretario generale Cisl Calabria; Caterina Vaiti, segretario regionale Flai Cgil; Michele Sapia  segretario generale Fai Cisl; Santino Aiello, segretario generale regionale Flai Cgil;  Vito Giorgio, segretario regionale  Uila Calabria; Antonio De Gregorio, segretario regionale Uila Calabria; Bruno Costa, segretario regionale  Flai Cgil; Adriano Savaia, segretario provinciale  Flai Cgil. La forestazione, le sue problematiche, i tagli ai fondi  che la riguardano, la copertura economica per il prossimo triennio, le prospettive, un progetto per il migliore utilizzo e la valorizzazione del settore i temi affrontati dal tavolo. Temi, per altro, rappresentati dai sindacati anche in un documento consegnato al presidente Oliverio. “Ho accolto con soddisfazione la richiesta di questo incontro - ha affermato il governatore -  considerata l'importanza dei temi proposti. Si tratta di questioni vitali per la nostra regione ed è importante affrontarle con il livello nazionale delle organizzazioni sindacali di settore, ferma restando l'interlocuzione costante con le rappresentanze  locali. Per la Calabria, regione tra le più forestate d'Italia, caratterizzata da fenomeni di dissesto idrogeologico e da processi di spopolamento  nelle aree interne, questa è una partita per il futuro e per lo sviluppo. Nella nostra azione amministrativa - ha spiegato - abbiamo molto lavorato per porre nuove condizioni nell'approccio a questa problematica. Nel Patto per la Calabria ci sono importati risorse per fronteggiare il dissesto idrogeologico; è recente l'approvazione in Consiglio regionale del disegno di legge per il coordinamento dei diversi strumenti per interventi mirati e rispondenti ai problemi del territorio. La stessa Calabria Verde sta producendo uno sforzo immane nella riorganizzazione delle sue attività. Rispetto alla complessità che pone la questione - ha proseguito Oliverio - assumere una iniziativa coordinata e sinergica, tra forze sociali, istituzioni, è una condizione indispensabile, per discutere il merito di un progetto, sostenibile per gli obiettivi che si pone, per le risorse sulle quali chiedere un impegno dei livelli centrali dello Stato”. Oliverio ha comunque assicurato il sostegno della Regione per il tramite consentito dagli strumenti a disposizione dell'ente. L'indicazione, è stata condivisa dai partecipanti all’incontro. Un nuovo e più allargato tavolo sulla tematica oggi in discussione - è stato stabilito al termine - sarà in programma prima della pausa estiva. 

Trasversale. Censore: "Entro luglio aprirà anche il tratto tra Bivio Montecucco e Chiaravalle"

«Questa mattina, durante il sopralluogo voluto ed effettuato per verificare di persona lo stato dei lavori, il Presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani, alla presenza del Capo compartimento della Viabilità dell’Anas per la Calabria, l’ingegnere Vincenzo Marzi, e del titolare della ditta Giuseppe Franco Srl di Roccella Jonica cui vanno il mio plauso per la serietà e la responsabilità dimostrate, mi ha formalmente comunicato che prima della fine luglio saranno completati i lavori e, pertanto, entro fine mese sarà aperto al traffico anche il Tronco IV, quello ricadente nel tratto tra il Bivio Montecucco e Chiaravalle Centrale. Si tratta, insomma, di un altro, rilevante passo in avanti che rappresenta un piccolo coronamento di tanti sforzi e della pulsante attività amministrativa e politica portata avanti in questi ultimi anni».  E’ quanto afferma il deputato del Partito democratico Bruno Censore che questa mattina, sui cantieri della Strada statale 182 “Trasversale delle Serre”, ha incontrato il presidente Anas Gianni Vittorio Armani sceso in Calabria per una visita tecnica sui cantieri.  «Con gli ultimi accadimenti, cominciano ad affievolirsi sensibilmente i non pochi scetticismi giustificati e, contestualmente, inizia a prendere corpo la sensazione che l’opera sarà finalmente completata. Inoltre - prosegue il Deputato del Partito Democratico – la recentissima apertura del nuovo tratto della ‘Trasversale delle Serre’ tra gli svincoli di Gagliato e di Argusto è l’istantanea perfetta di come l’Anas, almeno questa volta, abbia rispettato gli impegni assunti ed esplicitati durante un incontro che lo scorso 5 maggio, a Roma, ho avuto con il presidente Armani, per fare una approfondita disamina della situazione infrastrutturale e dei trasporti in Calabria, passando in rassegna, in particolare, le problematiche inerenti i lavori di completamento della Strada statale 182 “Trasversale delle Serre”. Soddisfazione, inoltre, esprimo per la ferma volontà, peraltro già dimostrata con i fatti, di velocizzare tutte le attività propedeutiche e necessarie a completare l’opera alla luce degli accordi che a breve saranno esperiti tra Governo, Anas e Regione Calabria, e in virtù, soprattutto, di quanto stabilito in sede di sottoscrizione del “Patto per la Calabria” che all’articolo 6, comma 3, prevede che le parti, ossia Regione e Governo, dovranno portare a compimento un’intesa integrativa sulle infrastrutture lineari, grazie al Fondo di dotazione di Anas e Rfi destinato alla Calabria. In tal senso, con il presidente Armani, abbiamo posto l’attenzione sul Tronco I° – lotto 1° stralcio 2° completamento “Superamento del Colle dello Scornari”, per il quale la Giunta regionale presieduta da Mario Oliverio ha stanziato 14 milioni e 400 mila euro e per il quale la Regione ha già provveduto a trasferire, tramite decreto, i fondi stanziati all’Anas, e sugli altri due tronchi mancanti per il completamento dell’opera: il tratto, che ricade in provincia di Vibo Valentia, tra Vallelonga e Vazzano, compreso il superamento del cimitero di Vazzano, ed il tratto “Svincolo Gagliato–Svincolo Satriano, compresa bretella Satriano–svincolo Soverato. Da parte mia, continuerò a lavorare e a vigilare sulla piena, tempestiva e corretta attuazione dei tempi previsti, nella convinzione che il lavoro per la costruzione di quest'opera, avviato con passione e responsabilità diversi anni addietro, sarà portato a compimento. E per questo – continua Censore – non posso esimermi dall’esprimere pubblicamente pieno apprezzamento al lavoro portato avanti dal Presidente Armani e compiacimento per la sua attenzione verso la Trasversale delle Serre che, tra le altre cose, dà vigore e risolutezza al lavoro serio, scrupoloso e costante anche dal sottoscritto portato avanti negli anni nell’interesse della nostra regione e delle zone interne della Calabria». 

 

Elettromagnetismo a Vibo. Censore interroga i ministri della Salute e dell’Ambiente

«Gli effetti dell’assorbimento di energia elettromagnetica sono ormai noti, così come note e chiare sono diverse evidenze scientifiche indicanti correlazioni con l’insorgenza di patologie anche gravi. A Vibo Valentia, è cronaca di queste ultime ore, a giudizio della Procura della Repubblica di Vibo Valentia esistono fondate motivazioni scientifiche e procedurali tali da giustificare la sottoposizione a sequestro di quattro ripetitori di diffusione radiotelevisiva e telefonica, ricadenti nel limitrofo comune di Stefanaconi ancorché situati tra il cimitero ed il castello normanno-svevo della città capoluogo di provincia». E’ questo l’incipit di una accorata interrogazione parlamentare indirizzata al Ministero della Salute ed al Ministero dell’Ambiente e depositata, in qualità di primo firmatario, dal Deputato del Partito Democratico Bruno Censore.  «Dal provvedimento, eseguito dalla Polizia giudiziaria su disposizione della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, è emerso che l’Arpacal avrebbe rilevato emissioni elettromagnetiche superiori alla norma, fuori dai limiti imposti dalla legge. Non c’è dubbio, insomma, che sia quanto mai necessario elevare il grado di protezione della popolazione e dell'ambiente. La tutela della salute dai rischi dell'elettromagnetismo - ricordano gli interroganti - è stata riservata allo Stato dall’articolo 4 della Legge n. 36 del 22 febbraio 2001 (Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici) che con successivo decreto, e il D.P.C.M. 08 luglio 2003, su proposta del Ministro dell'Ambiente di concerto con il Ministro della Salute, ha individuato i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità per la protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Successivamente, anche sulla scorta del rapporto di Bioinitiative, attraverso la risoluzione del 24 aprile 2009, il Parlamento Europeo ha esortato i Paesi membri ad adottare seri e urgenti provvedimenti cautelativi nei confronti delle esposizioni ai campi elettromagnetici, per questo si chiede di sapere quali iniziative intenda adottare il Governo per ricondurre i livelli di qualità per la protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici a quelli suggeriti da recenti ricerche. Porsi radicalmente contro tecnologie effettivamente irrinunciabili sarebbe anacronistico, ma quando in ballo c’è la salute umana - conclude Bruno Censore - sono altresì irrinunciabili, quanto moralmente doverosi, principi di precauzione e prevenzione e un approccio coscienzioso in modo tale da consentire uno sviluppo tecnologico caratterizzato da impatti ambientali e sanitari il più bassi possibile». 

 

PD. Censore e Mirabello: "Nessun dubbio, il Congresso Provinciale di Vibo si farà"

"Raccogliamo il segnale che proviene dal Gruppo consiliare del Partito Democratico della città capoluogo, ma manteniamo un atteggiamento responsabile ed ottimistico in ordine alla celebrazione del Congresso Provinciale della Federazione di Vibo Valentia". Ad affermarlo, in una nota congiunta sono gli onorevoli Bruno Censore e Michele Mirabello. "La delicatezza della fase politica, incastonata fra risultati elettorali anche in Calabria complessivamente non positivi, fatta eccezione proprio per la nostra provincia di Vibo Valentia, e l'orizzonte della battaglia referendaria, ci porta ad invitare tutti - è la sollecitazione che arriva dal deputato e dal consigliere regionale - a mantenere una linea unitaria e determinata sicuri che gli impegni ed i percorsi concordati con Ernesto Magorno, Luca Lotti e Lorenzo Guerini sortiranno a brevissimo termine gli effetti auspicati. Nella giornata di domani il vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini, sulla scorta della richiesta di celebrazione del congresso formalmente inoltrata in data 8 Giugno da Magorno a seguito della certificazione del tesseramento, in un incontro appositamente fissato, indicherà termini e procedure per chiudere questa fase e procedere in tempi ristrettissimi con la convocazione dell'assise". "Tutto ciò - è la conclusione di Censore e Mirabello - al fine di consentire non solo alla nostra provincia, ma alla Calabria nel suo complesso, un rilancio dell'azione politica del partito, che avvierà già in direzione regionale una serrata discussione con questo importante obiettivo".

Serra. Vincente ma non troppo: i difetti del centrosinistra

L’obiettivo è stato centrato: dopo 5 anni il centrosinistra ha riconquistato la guida della cittadina della Certosa facendo sedere sulla principale poltrona del palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci il fedelissimo Luigi Tassone. Le previsioni della vigilia sono state rispettate, ma fino ad un certo punto: il largo vantaggio sulla seconda (chiunque fosse) è stato dissipato strada facendo a causa di una chiusura a riccio che si è tramutata nell’assenza di qualsiasi confronto. Non è in discussione il consenso ottenuto sul campo, perchè a quasi 2000 voti non si arriva per caso. Anzi, è il frutto di un “lavoro” quotidiano e capillare basato sulla conoscenza del territorio e dei cittadini. Insomma, Tassone è diventato sindaco perchè l’apparato di partito ha funzionato e perchè i candidati hanno saputo capitalizzare lo scontento nei confronti della passata amministrazione. Alcuni fattori non possono comunque essere ignorati. Il punto di forza, che poi è anche la principale contestazione mossa dagli avversari, è l’ingombrante presenza della storica triade. Il centrosinistra serrese era ieri ed è oggi rappresentato da Bruno Censore, Raffaele Lo Iacono e Giuseppe Raffele. Sul palco, nel corso dei diversi comizi, sono saliti tanti giovani che hanno illustrato il programma e sferrato attacchi ai concorrenti, ma l’essenza della compagine – inutile nasconderlo – sono ancora loro. Sono loro ad “avere i voti”, sono loro a dettare l’agenda politica, sono loro a disegnare la strategia. E fra loro, chi ha maggiore potere decisionale è senza dubbio il parlamentare del PD che ha imposto il suo candidato a sindaco. Lo ha selezionato nel tempo, gli ha aperto la strada, gli ha dato la possibilità di farsi conoscere e lo ha fatto vincere. Luigi Tassone ha affrontato una campagna elettorale a tratti complicata per via del suo ruolo di segretario particolare del consigliere regionale Michele Mirabello (incarico lasciato per dedicarsi completamente all’impegnativa carica di sindaco): le contestazioni, concentrate sull’aspetto concernente la busta paga, sono diventate sempre più pressanti e gli hanno fatto perdere del terreno. Ma non abbastanza da compromettere la vittoria. Forse perché c’è stato chi, senza farsi abbagliare dall’antipolitica, ha capito che Tassone è figlio di lavoratore, da sempre schierato sulla stessa posizione politica. Ora, però, deve dimostrare di saper amministrare senza commettere gli errori che hanno portato alla fine dell’ultima esperienza del centrosinistra, quella che vide sindaco Lo Iacono.

Elezioni amministrative, il commento del deputato del PD Bruno Censore

“Il dato delle elezioni amministrative a livello nazionale non è semplice da commentare. Ieri 1346 comuni sono stati chiamati a rinnovare le loro amministrazioni e come Partito Democratico abbiamo raggiunto un importante risultato, soprattutto in realtà locali difficili dove però sarà necessario immaginare nuovi percorsi e un lavoro quotidiano più attento e più incisivo”. È quanto dichiara il deputato Bruno Censore che aggiunge: “allo stesso modo a Roma: essere arrivati al ballottaggio pochi giorni fa sembrava impossibile; e in altre città importanti del Paese la partita è ancora aperta. Non mi ritrovo – sottolinea l’esponente democrat - nelle dichiarazioni di chi parla di fallimento del Partito Democratico e quindi, simultaneamente, di bocciatura nei confronti dell'azione di governo. I dati che abbiamo visionato riportano una situazione molto frammentata, questo perché si scelgono i sindaci e lo si fa sulla base di valutazioni relative al contesto del proprio territorio. Sarebbe sbagliato, proprio per questo motivo, leggere le elezioni amministrative come una sorta di elezioni di medio termine. Per quanto riguarda la provincia di Vibo Valentia – precisa Censore - 10 i comuni chiamati al voto; in questa competizione il PD e il centrosinistra hanno raggiunto un risultato positivo, sicuramente frutto dell'impegno di tutti i gruppi che hanno deciso di mettersi al servizio delle proprie comunità, spendendosi nell'amministrazione locale: un percorso iniziato da tempo, non certo qualche mese prima delle elezioni, perché sarebbe difficile pensare una politica locale credibile come risultato dell'improvvisazione. A loro va il mio sincero augurio di buon lavoro, rinnovando il mio supporto e la mia disponibilità nella loro attività amministrativa. Come Partito Democratico – conclude - ci aspetta una fase congressuale impegnativa, nella quale dovremo affrontare il rilancio dell'azione di radicamento sul territorio, al fianco dei nostri amministratori locali e del lavoro che insieme alle amministrazioni vogliamo rafforzare per costruire prospettive di cambiamento migliori e risposte concrete alle nostre comunità”.

Arena esempio di accoglienza: nasce la Fattoria gestita dai migranti

L’idea è semplice: abbattere le barriere del pregiudizio, facilitare l’integrazione, fare un passo avanti guardando al futuro. L’inaugurazione della “Fattoria dell’accoglienza” di Arena si è tradotta in un messaggio di coinvolgimento per tutta la comunità e, nello stesso tempo, è servita per sottolineare la necessità di ripartire dai frutti della terra (si sperimentano, infatti, attività agricole e di allevamento) per rilanciare l’economia. I migranti coinvolti nell’iniziativa sorta nell’ambito del progetto Sprar “Passa li Mari” a titolarità del Comune di Arena e gestita dall’associazione “Cooperazione Sud per l’Europa” hanno effettuato un corso per approfondire le modalità di utilizzo della terra, studiando specifiche tecniche e tempistica delle azioni da mettere in campo. Ne è nata così una passione per la natura che riprende antichi sentimenti che, nell’epoca della competizione globale, sembrano dimenticati. La “Fattoria dell’accoglienza” agevola, di fatto, i rapporti fra i calabresi e i migranti coinvolti e rappresenta un progetto che può ampliare gli orizzonti. La struttura, in sostanza, offre concrete occasioni di formazione e integrazione ai migranti ospiti, tutti titolari di protezione umanitaria, con ciò applicando il principio che vede la vera integrazione solo attraverso l’offerta di un percorso formativo e lavorativo. Il progetto è stato avviato nel 2014 e terminerà nel 2017. Va sottolineato che Arena ospita oggi circa 40 migranti tra cui famiglie con bambini che frequentano la scuola elementare. All’evento ha preso parte il sindaco Antonino Schinella che ha espresso il suo saluto e il suo orgoglio  poichè Arena “si presenta come eccellenza nel campo dell’accoglienza in Calabria. Oggi – ha aggiunto - la scommessa iniziata due anni fa con l’accoglienza dei primi migranti viene premiata con soddisfazione di tutti”. Di “esempio di solidarietà e accoglienza da emulare” e di “giornata di stimolo positivo” ha infine parlato il deputato Bruno Censore.

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