Serra finisce in zona rossa: scuole chiuse e mercato sospeso

“È appena arrivata l’ordinanza regionale n.70, con la quale Serra viene posta in zona rossa dalle ore 22 del 14 ottobre fino al 24 ottobre.

Le lezioni in presenza per le scuole di ogni ordine e grado saranno sospese già da domattina per lo stesso periodo. Sospeso anche il mercato”.

E’ quanto comunica il sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari.

Covid in Calabria, il bollettino di oggi

Due decessi, 175 guariti e 141 nuovi casi positivi. Questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria. Complessivamente, quindi, su 1.230.397 (+3.435) tamponi eseguiti dall'inizio della pandemia, 85.243 hanno dato esito positivo.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

- Catanzaro: casi attivi 88 (8 in reparto, 1 in terapia intensiva, 79 in isolamento domiciliare); casi chiusi 11380 (11224 guariti, 156 deceduti);

– Cosenza: casi attivi 1250 (17 in reparto, 4 in terapia intensiva, 1229 in isolamento domiciliare); casi chiusi 26441 (25793 guariti, 648 deceduti);

– Crotone: casi attivi 235 (4 in reparto, 0 in terapia intensiva, 231 in isolamento domiciliare); casi chiusi 8091 (7976 guariti, 115 deceduti);

– Reggio Calabria: casi attivi 839 (54 in reparto, 6 in terapia intensiva, 779 in isolamento domiciliare); casi chiusi 29053 (28654 guariti, 399 deceduti);

– Vibo Valentia: casi attivi 225 (7 in reparto, 0 in terapia intensiva, 218 in isolamento domiciliare); casi chiusi 6306 (6206 guariti, 100 deceduti).

I casi segnalati nelle ultime 24 ore sono così distribuiti: 10 altra Regione o Stato Estero, 27 in provincia di Reggio Calabria, 38 in provincia di Cosenza, 1 in provincia di Catanzaro, 16 in provincia di Crotone, 49 in quella di Vibo Valentia.

Emergenza Covid a Serra, il Comune attiva il servizio di assistenza alla persone in difficoltà

"Al fine di fronteggiare i disagi provocati dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, l’Amministrazione comunale rende noto che l’Ente garantirà l’attività di assistenza alle persone in quarantena e impossibilitate a spostarsi dal proprio domicilio.

Il servizio, che prevede il recapito a domicilio di generi alimentari e farmaci, sarà erogato dall’Ufficio Servizi Sociali. La richiesta di assistenza potrà essere effettuata telefonando dalle 08.00 alle 12.00, dal lunedì al venerdì, al numero 0963.779402. La consegna sarà effettuata entro la giornata successiva rispetto alla richiesta.

L’Amministrazione comunale invita alla massima collaborazione, ricordando che – soprattutto in questo momento di difficoltà – è necessario dimostrare senso di solidarietà".

E' quanto si legge in una comunicazione diffusa dal Comune di Serra San Bruno.

Covid, situazione ancora critica a Nardodipace: prorogata la zona rossa

E’ stata proroga ieri, con ordinanza del presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, la “zona rossa” nel Comune di Nardodipace (Vv) e nella frazione Barritteri del Comune di Seminara (Rc).

Il provvedimento dispone che le misure restrittive rimangano in vigore fino al prossimo 18 ottobre. 

La decisione si è resa necessaria in seguito alla nota con la quale l’Asp di Vibo Valentia ha comunicato che a Nardodipace “permane una situazione di criticità in termini di soggetti contagiati, con ancora 28 casi attivi dei quali circa il 46% registratisi negli ultimi 7 giorni, dato che rappresenta un’incidenza significativa in rapporto al numero dei tamponi eseguiti e della popolazione residente”.

Situazione analoga nella frazione Barritteri di Seminara, in merito alla quale il Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria ha evidenziato la presenza di “ un numero elevato di soggetti positivi al Covid-19 con n. 30 casi totali su una popolazione di 839 abitanti”.

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Covid, Serra verso la zona rossa. Sul caos drive in Barillari attacca gli “sciacalli”

“Purtroppo i primi risultati che giungono all’Asp, spingono il paese verso la zona rossa. Il focolaio scoppiato presso l’asilo ha colpito interi nuclei familiari ed i numeri, per essere arrestati, hanno bisogno delle limitazioni previste dalla legge”.

E’ quanto afferma in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Serra San Bruno Alfredo Barillari, in seguito ai primi risultati del drive in effettuato presso il locale nosocomio.

Proprio in merito al caos scoppiato ieri - con decine di persone in fila per ore - il primo cittadino serrese afferma di aver espresso “rabbia e delusione” ai vertici “dell’Asp, ed in particolare alla commissaria Bernardi”, alla quale avrebbe “chiesto di accertare le responsabilità”.

Il sindaco della cittadina bruninana ha, quindi, rintuzzato gli attacchi dei detrattori, ricordando come la sua “amministrazione, da un anno, collabora attivamente con le autorità sanitarie con tracciamenti, elenchi e mettendo a disposizione uomini e strutture (gratuitamente, come il centro Covid). Così è stato anche in questa circostanza, in occasione della quale sono state inviate tutte le informazioni, lasciando, come dovuto, l’organizzazione delle operazioni sanitarie all’Asp”.

Infine, riferendosi agli esponenti dell’opposizione, il sindaco serrese si chiede quale “contributo” abbiano “mai dato, se non quello di aspettare come sciacalli, disposti addirittura a fare politica sulla pelle dei bambini?”.

La stoccata finale, Barillari la riserva a coloro i quali “probabilmente non più tanto ‘insieme per Serra, in ordine sparso, possono permettersi il lusso di trascorrere giornate su Facebook”.

“L’amministrazione – è la chiosa conclusiva - era impegnata sul campo a risolvere i problemi”.

 

 

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Covid in Calabria: ci sono 170 nuovi casi, ma i guartiti sono 193

Nessun decesso, 193 guariti e 170 nuovi casi positivi. Questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria. Complessivamente, quindi, su 1.226.962 (+2.983) tamponi eseguiti dall'inizio della pandemia, 85.102 hanno dato esito positivo.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

- Catanzaro: casi attivi 101 (7 in reparto, 1 in terapia intensiva, 93 in isolamento domiciliare); casi chiusi 11.366 (11.210 guariti, 156 deceduti).

– Cosenza: casi attivi 1.247 (22 in reparto, 4 in terapia intensiva, 1.221 in isolamento domiciliare); casi chiusi 26.406 (25.759 guariti, 647 deceduti).

– Crotone: casi attivi 262 (4 in reparto, 0 in terapia intensiva, 258 in isolamento domiciliare); casi chiusi 8.048 (7.933 guariti, 115 deceduti).

– Reggio Calabria: casi attivi 889 (59 in reparto, 6 in terapia intensiva, 824 in isolamento domiciliare); casi chiusi 28.976 (28.578 guariti, 398 deceduti).

– Vibo Valentia: casi attivi 176 (7 in reparto, 0 in terapia intensiva, 169 in isolamento domiciliare); casi chiusi 6.306 (6.206 guariti, 100 deceduti).

I casi segnalati nelle ultime 24 ore sono così distribuiti: 2 altra Regione o Stato Estero, 30 in provincia di Reggio Calabria, 44 in provincia di Cosenza, 9 in provincia di Catanzaro, 62 in provincia di Crotone, 23 in quella di Vibo Valentia.

Caos drive in a Serra, Lagrotteria attacca: “Bernardi e Barillari inadeguati e superficiali, la comunità non può permettersi questi orrori”

Il già vicesindaco Walter Lagrotteria contesta la gestione della fase pandemica a Serra San Bruno evidenziando “gli errori e le disattenzioni di cui si continuano a rendere responsabili il management dell’Asp di Vibo Valentia e l’Amministrazione comunale”.

“L’indecente spettacolo a cui abbiamo assistito ieri in occasione del drive-in per i tamponi - sostiene Lagrotteria – è l’ennesima testimonianza di un’organizzazione approssimata, pensata e messa in atto con sufficienza, disinteresse e freddo distacco, un modo di fare che oramai caratterizza il modo di fare fronte, nella nostra cittadina e nell’ambito dell’Asp vibonese specificatamente, a i problemi legati all’ambito sanitario in senso più ampio e, cosa ancor più grave, alla gestione dell’emergenza sanitaria atta alla prevenzione e al contenimento del maledettissimo virus covid-19. Un agire confuso, fortemente caratterizzato da l’inadeguatezza delle misure intraprese, dalla mancanza di organizzazione che non può che far pensare che siamo in presenza di un quadro dirigenziale che rasenta la pura incompetenza.

Un primo esempio di ciò è la vicenda legata al centro vaccinale di Serra, nato come punto di riferimento regionale, proclamato a suon di selfie, oggi dimenticato e ridimensionato, da logiche aziendali ai più incomprensibili, ad essere aperto per un solo giorno a settimana, e già da tale scelta si evidenzia una scarsa sensibilità verso le problematiche dei cittadini dell’intero territorio”.

“Esempio lampante, lo definirei addirittura un orrore, di tale atteggiamento ne è Il drive-in ieri predisposto presso l’ospedale di Serra San Bruno – afferma Lagrotteria – che è lo specchio del caos vigente e della scarsa vicinanza alla comunità. Oltre duecento persone hanno dovuto attendere per ore, fino a sei addirittura, nel mezzo di una fila interminabile e come se ciò non bastasse per una gran parte di loro alla fine, anche la beffa, con il rinvio a oggi del prelievo perché ieri non si è fatto in tempo, grazie anche ad inspiegabili ed ingiustificabili ritardi di ieri mattina nell’inizio delle operazioni, circa due ore, ed ancora, nel corso della giornata, alla carenza del numero dei tamponi disponibili rispetto alle persone in attesa di sottoporsi al test.

A doversi sottoporre a tampone vi erano anche tantissimi bambini, molti di età inferiore ai 10 anni che hanno dovuto fare i conti, oltre che con condizioni climatiche inclementi, con i disagi derivanti da una attesa lunga e stenuante che li ha visti costretti a trascorrere fino a sei ore in macchina e quindi ad ovviare in tali condizioni alle normali esigenze quotidiane dalle più banali fino alla necessità di andare in bagno, ed in tal caso la soluzione è stata sotto gli occhi di tutti.

Ciò che è accaduto oggi è irrispettoso per la storia della nostra comunità e non è da paese civile ma soprattutto non è stato un bell’esempio da dare ai nostri figli, che vorremmo far crescere e vivere qui….ma davvero così pensiamo ciò possa essere possibile e, soprattutto, pensiamo sia giusto?

Quanto avvenuto oggi ha evidenziato, ancora una volta, l’inadeguatezza, l’incompetenza e il disinteresse verso il nostro territorio, da parte del commissario dell’Asp vibonese dottoressa Bernardi nel proporre e nell’adottare soluzioni rispetto a situazioni che non dovrebbero essere così complicate da gestire, ma che, per le motivazioni già dette, unitamente ad una certa superficialità nell’affrontare le cose, diventano motivo di disordine e creano pesanti disagi ai cittadini”.

Lagrotteria non risparmia il sindaco Barillari “In tutta questa vicenda viene da chiedersi dove era il sindaco e tutta la sua band. Il primo cittadino sta dimostrando eccessiva leggerezza e superficialità nell’affrontare la situazione che si è venuta a creare con l’aumento dei contagi. Si è dimostrato, ancora una volta, amministrativamente inadeguato ed incompetente.

Un sindaco sta sempre dalla parte dei suoi cittadini, li difende e li tutela. 

Oggi avrebbe dovuto adoperarsi per essere vicino ai sui concittadini per tutelarne i diritti e difenderne la dignità trattandosi soprattutto di bambini e adolescenti, lui che dei giovani ne fa sempre un gran parlare.

Ricordo a me stesso che il sindaco dopo il presidente della Regione è la massima autorità sanitaria in ambito territoriale”.

“Barillari oggi è evidente e chiaro che sta sottovalutando le cause per i quali Serra è al momento il centro più colpito della provincia dal virus Covid-19”.

“I 37 casi ‘ufficiali’ – insiste Lagrotteria – sono destinati probabilmente ad aumentare con l’arrivo dei risultati di questi nuovi test e ciò era facilmente prevedibile già dai giorni scorsi, ma il sindaco si è limitato, fino a questo momento, ad effettuare una valutazione quanto mai sommaria dell’accaduto, assolutamente non condivisibile, decidendo di lasciare aperte le scuole, che al momento sembrerebbero essere un chiaro e potenziale focolaio di dimensioni non facilmente valutabile e con un elevato indice di velocità di diffusione del contagio”.

“Molti genitori temono adesso che, in questi giorni caratterizzati dall’inerzia delle autorità, ci siano state innumerevoli occasioni di contagio con conseguenze negative per i propri figli e, a cascata, per le persone fragili presenti nei nuclei familiari. In caso di conferma delle ipotesi più pessimistiche sugli esiti del drive-in – conclude Lagrotteria – potrebbe esserci l’istituzione della zona rossa con tutti i conseguenti disagi soprattutto sanitari ma anche economici che potrebbero derivarne e che la nostra già fragile realtà non può certo più permettersi”.

“È chiaro quanto oggi chiaramente emerge e cioè che in questo contesto storico, come comunità, non possiamo permetterci più una classe dirigente poco competente ed inadeguata, con altri grilli per la testa e lo sguardo rivolto altrove”.

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Vaccino Covid, l’Asp di Catanzaro implementa le attività sul territorio

Continua a ritmi sostenuti la campagna vaccinale anti Covid-19 da parte dell’Asp di Catanzaro, che ha riorganizzato e potenziato l’offerta sul territorio.

Il management aziendale ha infatti centralizzato il servizio di vaccinazione concentrando tutta l’attività vaccinale nei tre Hub di riferimento presenti sul territorio: Catanzaro Lido; Lamezia Terme; Davoli Marina. Rimane attivo il punto vaccinale presente nel Presidio di Soveria Mannelli.

Il miglioramento organizzativo è reso possibile anche grazie al trasferimento delle attività di somministrazione dei vaccini prima presenti nei locali dei presidi ospedalieri di Lamezia Terme e Soverato, nei rispettivi Hub vaccinali territorialmente competenti. “Pur rimanendo alta l'attenzione – comunicano i vertici aziendali – lo stato emergenziale generato dal Covid-19 sta calando, ma non bisogna abbassare la guardia. Per questo abbiamo deciso di continuare ad implementare le attività vaccinali, riconducendole nell'alveo naturale che è il territorio".

“Le vaccinazioni – si legge in una nota dell’Asp - sono uno strumento fondamentale delle attività di promozione della salute e rappresentano uno degli interventi preventivi più efficaci a disposizione della sanità pubblica per prevenire in modo sicuro malattie gravi o che possono causare importanti complicanze, anche malattie invalidanti e morte. La vaccinazione su larga scala permette, infatti, non solo il controllo delle malattie prevenibili, ma l’eliminazione o addirittura l’eradicazione dell’infezione a livello mondiale, già raggiunta per il vaiolo e prossima al traguardo per la poliomielite, migliorando in tal modo la salute e riducendo i bisogni e le spese necessarie alle cure”.

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