Nardodipace, Loielo a valanga su Demasi: "Non puo ergersi a paladino della legalità"

"La replica del sindaco di Nardodipace Antonio Demasi all’articolo relativo ai disservizi scolastici a causa della neve apparso sui quotidiani a seguito del comunicato stampa sottoscritto da me e dal capogruppo di minoranza in Consiglio comunale Piero Tassone non ha né capo e né coda.

E’ difatti oramai consuetudine del sindaco Demasi sferrare attacchi velenosi e personali nei nostri confronti - e contro chi osa contraddirne in qualche modo l’operato – esulando dal tema del dibattito in corso, ritenendo che in tal modo possa da un lato metterci in cattiva luce e, dall’altro, fare bella figura. Ovviamente, il suo tentativo rimane vano, poiché i fatti lo smentiscono sempre!

Innanzitutto, esordire nella sua replica evidenziando che il Consiglio comunale da me presieduto in qualità di sindaco – di cui peraltro egli stesso faceva parte, seppur in seno alla minoranza – è stato sciolto per due volte per le cc.dd. “infiltrazioni mafiose” non appare in alcun modo pertinente alla questione di rilevante importanza, invece, trattata dall’articolo di stampa dell’altro ieri. Ricordo al sindaco Demasi che subire lo scioglimento del Consiglio comunale ai sensi dell’art. 143 del Tuel non equivale ad essere dichiarato mafioso, circostanza che va invece acclarata in sede penale con apposita sentenza definitiva, e chi conosce me e i miei ex Consiglieri comunali è ben cosciente che siamo tutti distanti anni luce dagli ambienti mafiosi!

La procedura di scioglimento opera difatti esclusivamente nell’ambito amministrativo e, come a tutti noto, è molto discutibile sotto il profilo squisitamente democratico!

Tuttavia, visto che il Demasi ama trattare questo argomento ritenendosi un elevato paladino della legalità, prima di affrontare le strampalate contestazioni riportate nel suo articolo vorrei riportare alcuni fatti, assolutamente comprovati, alla memoria del sindaco che sotto questo aspetto appare alquanto flebile.

Rammenterà il sindaco Antonio Demasi che l’elemento principale e fondamentale dello scioglimento del Consiglio comunale da me guidato è stata la presenza, in qualità di consigliere ed assessore con la carica di vice sindaco, di Romolo Tassone, persona su cui peraltro, ancora oggi, sono pronto a mettere la mano sul fuoco per la sua irreprensibile condotta, principalmente in qualità di amministratore comunale, e sulla sua indiscutibile distanza dagli ambienti criminali. 

La contestazione nei nostri riguardi fondava la propria portata sul fatto che il padre è stato ritenuto giudizialmente appartenere ad ambienti controindicati, ragion per cui il Consiglio comunale di Nardodipace è stato quindi sciolto. Vane sono state le nostre opposizioni relative al fatto che Romolo Tassone viveva già all’epoca una vita propria, con una famiglia propria ed era soprattutto privo di qualsivoglia pregiudizio di natura mafiosa o criminale.

Detto ciò, però, passiamo subito ad evidenziare la sfacciata ipocrisia del nostro caro sindaco Antonio Demasi.

Rammenterà il primo cittadino di Nardodipace che l’esordio politico di Romolo Tassone veniva registrato in occasione delle elezioni comunali di Nardodipace del 1997, allorquando lo stesso era candidato nella lista guidata proprio dal nostro paladino della legalità Antonio Demasi! Le elezioni venivano allora vinte dalla lista di Antonio Demasi e Romolo Tassone veniva eletto, quindi, Consigliere comunale di maggioranza.

Nella lista di maggioranza capeggiata da Demasi figurava, peraltro, anche un suo stretto parente, nominato subito anche assessore comunale.

Romolo Tassone, inoltre, nel corso di quello stesso mandato elettorale veniva eletto dal gruppo di maggioranza del Consiglio comunale di Nardodipace guidato da Antonio Demasi quale rappresentante del Consiglio della Comunità montana delle Serre Calabre, ove veniva poi nominato anche assessore.

Non ha nulla da dire al riguardo, dunque, il nostro caro paladino della giustizia e della legalità? Andava tutto bene, allora, quando chi per noi è stato ritenuto motivo di scioglimento dell’organo consiliare – peraltro senza alcun reale motivo – militava invece dalla sua parte? Chissà, forse all’epoca nessuno ha dedicato il proprio tempo ad ordire complotti e sferrare feroci attacchi contro chi è stato democraticamente eletto, come invece è accaduto nel caso delle mie amministrazioni!

Si renderà certamente conto il nostro beneamato sindaco che sul punto dovrebbe starsene completamente zitto, dovrebbe evitare ogni minima parola, perché nulla avrebbe da dire proprio chi, nel segreto di una audizione prefettizia in occasione della commissione di accesso al Comune di Nardodipace, si affrettava a riferire i nomi di chi, a suo dire, sarebbero i boss mafiosi di Nardodipace, per poi nominare assessore comunale, non appena eletto sindaco nel 2017, proprio il fratello di uno di quei presunti capi bastone da egli stesso indicati ai membri della commissione prefettizia, peraltro risultato primo eletto della sua lista!          

Dico tutto ciò perché, naturalmente, esiste agli atti ampia documentazione, senza alcun timore di smentita!

Allora, mio caro Demasi, smettila una buona volta di sbandierare lo scioglimento del Consiglio comunale di Nardodipace con l’intento di gettare fango addosso a me ed ai miei consiglieri, perché tu sei proprio l’ultima persona che può permettersi di fare le prediche e di ergersi a paladino della legalità!

Detto ciò, mi dichiaro altresì ampiamente rammaricato di non aver preso parte a quella “pseudo manifestazione” organizzata, secondo Demasi, nel cortile della scuola di Nardodipace “con la premeditazione di oltraggiare la figura del sindaco”.

Credo, in effetti, che dopo le sue assurde affermazioni, dopo che addirittura riferisce di aver chiesto alla polizia locale di trasmettere una relazione alla Procura della Repubblica sulle giuste rimostranze della giornata dell’altro ieri da parte di genitori e personale scolastico, oramai il sindaco di Nardodipace abbia perso ogni contatto con la vita reale di Nardodipace e, essenzialmente, sui limiti del proprio mandato.

Ma cosa vorrebbe denunciare il sindaco Demasi alla Procura della Repubblica, forse il reato di lesa maestà? E’ forse diventata un’azione criminale protestare per la sicurezza dei propri figli, dei propri alunni e della propria vita?

Ma di quale retorica propagandistica parla il sindaco Demasi? A quale incompetenza del primo cittadino egli si riferisce? Si rende conto di essere, tra l’altro, autorità locale di protezione civile? Si rende conto che il maltempo di ieri avrebbe richiesto la chiusura del plesso scolastico quanto meno nel pomeriggio per evitare il rischio di incidenti stradali sia per gli insegnanti che dovevano fare rientro a casa che per gli alunni che dovevano essere accompagnati in autobus nelle frazioni? Nessuna retorica e nessuna propaganda, caro Demasi, e, soprattutto, nessuna pseudo manifestazione: quanto accaduto ieri è stata solo la spontanea e plateale reazione dei cittadini, dei genitori, i quali sono oramai stufi dell’insopportabile indifferenza dell’Amministrazione comunale di Nardodipace nei riguardi delle vere esigenze della intera collettività.

Comprendo la tua smaniosa voglia di replicare, di difenderti anche di fronte all’indifendibile, ma a volte, caro sindaco Antonio Demasi, il silenzio risulta essere la scelta migliore e tu, anche in questo caso, come sempre hai perso un’occasione d’oro!".

 E' quanto si legge in una nota vergata dall'ex sindaco e attuale responsabile del Movimento “Uniti per Nardodipace”,Romano Loielo.        

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Loielo e Tassone (Uniti per Nardodipace):"Inutili disagi provocati dalla mancata chiusura delle scuole"

"L’Amministrazione Comunale di Nardodipace, oramai completamente alla deriva, dimostra giorno per giorno di non essere più in grado di gestire nemmeno la banale ordinaria amministrazione.

Soprattutto nel settore scolastico, peraltro ambito lavorativo in cui il sindaco ha operato sino alla data del suo pensionamento, si registrano stranamente i più gravi disservizi, a scapito di una popolazione scolastica che già vive un estremo disagio dovuto alla provenienza di gran parte degli alunni dalle diverse e lontane frazioni del territorio.

Se non bastasse, infatti, il mancato avvio del servizio di mensa scolastica allorquando si è giunti oramai al mese di gennaio 2023, va anche evidenziato che tuttora non sono stati forniti agli alunni nemmeno i libri di testo, per non parlare del servizio di scuolabus urbano oramai assente da anni!

Una Amministrazione Comunale, dunque, totalmente latitante al riguardo, la quale sembra non avere minimamente a cuore la cura e la formazione delle nostre nuove generazioni.

Per ultimo, la giornata odierna si è caratterizzata per il profondo caos provocato dalla intensa grandinata – peraltro largamente preannunciata dal servizio meteo – che si è abbattuta sul territorio sin dalle prime luci dell’alba: nonostante, infatti, le condizioni metereologiche non davano alcun cenno di miglioramento, peggiorando anzi ulteriormente già nel primo pomeriggio, il sindaco non ha inteso emanare una opportuna ordinanza di chiusura dei plessi scolastici, circostanza che avrebbe consentito invece agli alunni ed al personale scolastico di fare rientro a casa in piena sicurezza. Vane si sono rivelate le sollecitazioni a tal riguardo da parte dei docenti, la maggior parte dei quali proveniente da fuori territorio e giustamente preoccupati delle condizioni stradali del valico di Monte Pecoraro (circa 1400 m slm) e delle varie arterie di collegamento tra il capoluogo e le frazioni Ragonà e San Todaro, poiché il Sindaco non ha adottato assolutamente il provvedimento richiesto. Va opportunamente riferito, a tal proposito, che il tratto di strada tra Nardodipace e Serra San Bruno è stato bloccato in più tratti e per diverso tempo nel corso della giornata odierna a causa di alcuni camion ed autobus rimasti fermi nella neve in attesa di assistenza.

Attesa la situazione, pertanto, presso il plesso scolastico di Ciano capoluogo di Nardodipace nel primo pomeriggio si è registrata una situazione di elevato malumore sia da parte dei genitori accorsi per accompagnare a casa i propri bambini che degli stessi insegnanti, tanto che vi è stato persino l’intervento dei militari della locale caserma dei Carabinieri impegnati a prestare soccorso ed alleviare il disagio manifestatosi.

Una situazione a dir poco surreale, facilmente evitabile se solamente si fosse adottato quel minimo di buonsenso richiesto dal caso. Sarebbe bastato, infatti, considerare adeguatamente le difficoltà di trasporto dovute al peggiorare della situazione metereologica nel corso della mattinata per prevenire prontamente il disordinato disservizio che si è invece venuto a creare, emanando una ordinanza sindacale d’urgenza per la chiusura dei plessi scolastici e l’accompagnamento anticipato a casa degli alunni.

Il sindaco, tuttavia, con una irragionevole presa di posizione non ha assolutamente inteso cedere dalle proprie convinzioni, costringendo quindi i genitori ed il personale scolastico a fronteggiare la situazione nel migliore dei modi per evitare di mettere a rischio la sicurezza di tutti gli interessati.

Continuiamo a non avere parole adeguate nei confronti di tanta insensibilità ed incompetenza, domandandoci seriamente se la condotta assunta dagli Amministratori Comunali derivi da una assoluta indifferenza nei riguardi della nostra Comunità o più semplicemente da un’evidente incapacità di svolgere il ruolo conferito loro con ampio consenso a suo tempo dalla cittadinanza.

Ci auguriamo, dunque, che il sindaco e l’Amministrazione Comunale di Nardodipace si sveglino finalmente dal loro lungo letargo, almeno in quest’ultimo scorcio di mandato elettorale, adoperandosi per predisporre un’adeguata organizzazione dei servizi scolastici ed un’appropriata gestione di tutti i compiti istituzionali demandati all’Ente, nell’interesse di tutti i cittadini che vivono quotidianamente in questo martoriato territorio che farebbero sicuramente a meno degli ulteriori disagi che l’Amministrazione Comunale continua instancabilmente a provocare".          

E' quanto scrivono in una nota, Piero Tassone e Romano Loielo, rispettivamente capogruppo di minoranza al Consiglio comunale di Nardodipiace e responsabile cittadino del movimento "Uniti per Nardodipace".

 

 

 

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Loielo e Tassone (Uniti per Nardodipace):"Denunciano la mancata attivazione della mensa scolastica"

Riceviamo e pubblichiamo

"Siamo oramai giunti nell’anno del Signore 2023 ma del servizio di refezione scolastica presso i due plessi di Nardodipace capoluogo e della frazione Cassari si è persa completamente ogni traccia! Dopo l’avvio del corrente anno scolastico si rincorrevano vaghe voci circa una imminente “riorganizzazione” del servizio mensa da parte del Comune, della volontà dell’Amministrazione di Nardodipace di procedere all’adeguamento di alcuni nuovi locali da destinare a cucina nell’edificio scolastico del capoluogo e addirittura di voler gestire il servizio in proprio mediante l’impiego di alcuni genitori cui conferire l’incarico del confezionamento dei pasti. Tante le idee, dunque, condivisibili o meno, ma in quanto a fatti siamo ancora a zero! La realtà, in effetti, dimostra che a distanza di quasi quattro mesi dall’avvio dell’anno scolastico la messa a norma del nuovo locale cucina non è stata affatto ultimata, le attrezzature necessarie devono ancora essere acquistate, la gara per la fornitura dei prodotti alimentari e dei suppellettili vari non è stata ancora completata, mentre non si comprende ancora chi e come dovrà provvedere alla preparazione ed alla somministrazione dei pasti: sostanzialmente, quindi, gli alunni di Nardodipace sono ancora privi del servizio di refezione scolastica, nonostante il tempo pieno sia già iniziato dallo scorso mese di ottobre. Non era mai capitato, nemmeno durante le fasi di commissariamento, che il servizio di mensa scolastica fosse avviato oltre il mese di ottobre, non comprendendosi davvero per quale ragione quest’anno si sia creato tale gravissimo disservizio a discapito dei bambini e dei ragazzi di Nardodipace. Si pensi, peraltro, ai tanti alunni che arrivano dalle frazioni di Nardodipace, i quali devono pranzare ogni giorno con un panino freddo portato da casa! Eppure, non si chiede
certamente ai nostri illuminati amministratori di realizzare una funivia di collegamento tra Nardodipace e la costa ionica, oppure di affaticarsi oltre ogni possibilità umana nella realizzazione della famosa rotonda nella piazza centrale di Nardodipace capoluogo con al centro la “Madonna dell’Acqua”, ma di dedicare quel pizzico di tempo che basta per predisporre un semplicissimo servizio di mensa scolastica per i nostri bambini! Impresa ardua per voi, lo comprendiamo, ma assolutamente indispensabile per la salute ed il benessere dei nostri ragazzi, rammentandovi che siamo anche a Nardodipace oramai nel 2023! La triste realtà è che l’Amministrazione Comunale di Nardodipace, soprattutto nella fase finale del suo mandato, si trova completamente allo sbaraglio, assolutamente incapace di ascoltare e di soddisfare i fabbisogni primari della Comunità, ma in tutt’altro affaccendata, con una particolare
ed ineguagliabile propensione ad incentivare e diffondere malumori e veleni tra i consociati. Ci auguriamo vivamente che il Sindaco di Nardodipace ed i suoi fidi collaboratori, anziché continuare a perder tempo nel cimentarsi in improbabili investigatori oramai impegnati quotidianamente nella spasmodica ricerca, per di più vana, di fatti e circostanze in grado di danneggiare, anche solo politicamente, i loro predecessori, con speciale riferimento all’ex Sindaco
Romano Loielo ed agli ex assessori e consiglieri di maggioranza del suo mandato, profondano ogni loro sforzo possibile per creare invece condizioni di vera vivibilità nel nostro sventurato paese, oramai purtroppo destinato ad un’inarrestabile involuzione che condurrà in breve tempo, proprio a causa del loro intollerabile comportamento, ad un drastico e definitivo spopolamento. Nardodipace, difatti, stando le cose allo stato attuale, rischia di diventare un villaggio popolato solamente da pochissimi anziani, ma la assoluta cecità dei nostri amministratori, originata dall’incontenibile acerrimo rancore nei confronti della parte della Comunità da noi rappresentata, non gli consente di rendersene conto in alcun modo. Per fortuna, però, il mandato volge oramai al termine e, nonostante gli attuali governanti si scateneranno nei prossimi mesi in una verosimile e prevedibile intensa campagna acquisti, nella imminente primavera la Comunità di Nardodipace sarà chiamata a scegliere tra la libertà di crescere e vivere in serenità e pace il proprio futuro e la prospettiva di rimanere ancora
impantanata, invece, in questo oscuro baratro che sta risucchiando tutti nella più misera desolazione. Nardodipace, tuttavia, cari amministratori, sembra avere già scelto da un pezzo il proprio destino!".

Piero Tassone - Capogruppo di minoranza in Consiglio comunale

Romano Loielo - Responsabile Movimento Uniti per Nardodipace

Nardodipace, Loielo e Tassone: "Lunedì arriva il medico di base"

Riceviamo e pubblichiamo

“L’intero gruppo di minoranza del Consiglio comunale di Nardodipace guidato da Piero Tassone ed il segretario cittadino del Movimento politico “Uniti per Nardodipace”, Romano Loielo esprimono profonda soddisfazione per la proficua soluzione della problematica relativa alla mancanza della postazione medica di base che interessa Nardodipace capoluogo e le frazioni S. Todaro, Ragonà e Vecchio Abitato.

Grazie al determinante impegno profuso dal consigliere regionale On. Francesco DenisI, il quale ha sottoposto immediatamente la delicata questione al commissario dell’Asp di Vibo Valentia, Giuliano, pochi minuti fa è giunta la notizia della soluzione, seppur temporanea, alla quale si è pervenuti a conclusione di un’apposita riunione tra i vertici dell’Asp ed alcuni medici aziendali potenzialmente interessati.

Il Commissario Giuliano ed il responsabile Bava hanno quest’oggi sottoscritto con un medico specialista attualmente in servizio presso il 118 aziendale un apposito contratto per garantire presso l’ambulatorio di Nardodipace capoluogo, a partire da lunedì prossimo, il servizio di medicina di base per undici ore settimanali, da ripartire, a seconda delle esigenze e dell’organizzazione ritenute più idonee da parte del nuovo medico incaricato, in due o tre giorni settimanali.

Il contratto prevede una durata di tre mesi di volta in volta rinnovabili, sino alla individuazione di un medico di base stabile da assegnare a Nardodipace, secondo le procedure previste dalla legge.

Siamo consapevoli che si tratta di una soluzione temporanea, ma ci riteniamo molto soddisfatti per il risultato sinora ottenuto, innanzitutto perché la figura individuata è un medico specialista del servizio 118, quindi competente ed addestrato ad intervenire in situazioni di emergenza – requisiti assolutamente indispensabili per la realtà di Nardodipace -, nonché per il fatto che i cittadini potranno essere comunque assistiti da un unico medico.

E’ evidente che Nardodipace, al pari delle altre comunità, continuerà a rivendicare con forza l’assegnazione di un medico di base stabile, e questo è un obiettivo che in maniera assidua il nostro gruppo continuerà a perseguire col l’aiuto del nostro rappresentante regionale, On. Denisi, tuttavia siamo consci delle numerose problematiche che il settore sanitario attraversa oramai da tempo, soprattutto nella nostra provincia, ragion per cui porgiamo il nostro più vivo ringraziamento al commissario dell’Asp, Giuliano, ed al responsabile del settore, Bava, per la sensibilità dimostrata e la determinatezza con cui è stata trovata una immediata soluzione.

Un fervido ringraziamento all’On. Francesco Denisi, il quale dimostra giorno per giorno il suo forte legame col nostro territorio ed i nostri concittadini.

Purtroppo, Nardodipace è una realtà colma di disagi e problematiche di varia natura e quando sul territorio c’è anche chi lavora instancabilmente addirittura per alimentarle, tutto diventa sempre più difficile!”.

Il Responsabile - Romano Loielo               

Il Capogruppo di minoranza – Piero Tassone

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Ospedale di Serra San Bruno, i sindaci del compresorio convocano un Consiglio comunale congiunto

"Pur correndo il rischio di essere retorici crediamo, come assemblea dei sindaci delle Serre, sia doveroso quando si parla di sanità citare i D.M 70 E 71 che hanno introdotto e determinato nuovi modelli standard 'per lo sviluppo dell’assistenza territoriale e standard ospedalieri '.

La fragilità del nostro sistema ospedaliero sconta e continua a scontare l’assenza di un ospedale attrezzato per l’emergenza-urgenza e la mancata attuazione di interventi previsti in quanto ospedale di montagna come è accaduto per San Giovanni in Fiore.

Consapevoli che il diritto alla salute per l'area delle serre negli anni non è stato tutelato e sconta interventi regionali di scarsa attuazione, siamo tutti convinti che la salvaguardia alla salute e il ruolo che avrebbe dovuto svolgere il 'San Bruno' come centro ospedaliero ha visto promesse e impegni disattesi e, per i molti anni di commissariamento sanitario regionale, e, per un’inconsistente azione politica che non ha saputo rispondere ai bisogni dei cittadini.

I sindaci dell'area delle Serre, preso atto di quanto appena riassunto, hanno stilato nel mese di aprile 2022 un documento unitario finalizzato alla salvaguardia dell'ospedale di montagna di Serra San Bruno.

I punti dell'atto, sottoscritti anche dall’intera assemblea dell’ambito socio-sanitario che conta 19 sindaci del territorio, sono stati inviati al commissario dell'azienda sanitaria locale e al presidente Occhiuto rimarcando la tutela del nosocomio serrese come ospedale di Montagna.

Consapevoli dei disagi e della necessità di garantire anche un 118 adeguato si è chiesto per le vie brevi ed ufficiali un incontro con il presidente Occhiuto, allo scopo di poter avere risposte concrete per la salvaguardia del servizio sanitario e del diritto alla salute.

Tutto ciò premesso è legato ad un principio imprescindibile: una volta entrati in ospedale non esistono ruoli o cariche politiche, ma solo diritto del paziente di avere strumenti e cure adeguate

Appare doveroso fare una precisazione riguardo al confronto con i comitati.

Non si ha alcuna remora ad incontrarli, perché il nostro operato è stato presente, battagliero e continuo ma è giusto specificare che occorre istaurate un giusto dialogo istituzionale che non sia unilaterale nella programmazione, ma che riesca a conciliare gli impegni di tutti i sindaci affinché l'azione divenga uno strumento di crescita territoriale e di confronto costruttivo  senza strumentalizzazioni politiche.

Il solo scopo deve essere la salvaguardare del nostro territorio,di tutti noi in quanto cittadini e possibili pazienti.

Per tale ragione si è deciso martedì 25 ottobre di indire un Consiglio comunale congiunto con data da destinare nel più breve tempo possibile".

E' quanto scrivono, in una nota, i sindaci: Rossana Tassone (Brognaturo), Antonio De Masi (Nardodipace), Ovidio Romano (Simbario), Cosimo Damiano Piromalli (Spadola), Alfredo Barillari (Serra San Bruno), Francesco Angiletta (Mongiana), Francesco Fazio (Fabrizia).

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Tibi e Tascia nel vecchio borgo di Nardodipace

Una giornata particolare, quella vissuta nel vecchio e suggestivo borgo di Nardodipace. Questo antico centro ormai disabitato, appena tre le persone presenti stabilmente nel borgo, è stato teatro di un’originale e articolata iniziativa: “Tibi e Tascia per le vie del borgo”. In pratica, con tale evento, le scuole di Nardodipace e Cassari hanno proposto una lettura per il prossimo periodo estivo ai loro allievi. La scelta è caduta su “Tibi e Tascia” romanzo tra i più famosi di Saverio Strati. L’iniziativa è stata patrocinata dal Comune di Nardodipace che ha acquistato i volumi da regalare agli studenti. 
 
Ad introdurre i lavori, l’insegnante Monica La Malfa, anima e motore dell’iniziativa che ha posto l’accento su una Calabria sempre uguale a se stessa, nonostante il cambiamento dei tempi. 
A prendere la parola è stato poi il sindaco di Nardodipace, Antonio Demasi, il quale in un appassionato discorso, ricco di riferimenti puntuali, ha ricordato il suo legame con la produzione letteraria stratiana che gli venne fatto conoscere da Pasquino Crupi, indimenticato studioso e critico di cultura letteraria legata alla Calabria. 
 
È stata poi la volta di Maria Carmen Aloi, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Fabrizia, che ha sottolineato come i temi trattati da Saverio Strati nel suo romanzo siano di estrema attualità, specie quello legato all’emigrazione.
Poi è toccato ad Antonio Cavallaro, responsabile della comunicazione della casa editrice Rubbettino che ha rievocato alcuni ricordi legati alla sua infanzia non dissimili da quelli descritti dallo scrittore calabrese. Ha poi ricordato l’impegno della Rubbettino a ripubblicare l’opera omnia di Saverio Strati che è già stata avviata con successo.
 
È stata la volta, infine, del sindaco di Zambrone e attuale Presidente del Sistema bibliotecario vibonese, Corrado L’Andolina, fare un excursus sulla dimensione letteraria di Saverio Strati e sul romanzo Tibi e Tascia, ricordando la lectio magistralis di Pasquino Crupi di qualche anno fa ad un’iniziativa dal titolo: “Calabria, Calabresi e Calabresità nell’opera di Saverio Strati” a cura del Centro studi Aramoni. 
Antonio Cosentino, docente di Lettere, ha poi chiuso la manifestazione ripercorrendo le tappe della ricerca. 
Nel corso della manifestazione è stata presentata un’elegante brochure dedicata al territorio di Nardodipace e realizzata dall’Istituto Comprensivo di Fabrizia.
A fare da cornice all’aperitivo conclusivo, una rassegna fotografica dall’ispirazione neorealista.
 
“Definirei la calabresità un misto di ostinazione, lealtà, rancore e senso altissimo dell’onore. L'uomo calabrese ricorda le offese e non le perdona, mantiene ad ogni costo la parola data e non conosce l’abbandono e la rinuncia” (Saverio Strati). La manifestazione conferma l’ostinata volontà di non rinunciare al proprio mosaico identitario. 
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Concorso 'Io dono': all'Istituto compensivo di Fabrizia il premio speciale “Giuseppe Nusdeo”

L’Istituto comprensivo di Fabrizia, consapevole del ruolo svolto nella formazione delle giovani generazioni che vivono nel territorio di Fabrizia – Mongiana – Nardodipace, promuove una serie di percorsi destinati alla sensibilizzazione, su tematiche capaci di stimolare il senso critico e lo spirito di partecipazione.

Nell’ambito di tali attività, il dirigente scolastico, Maria Carmen Aloi e i docenti della scuola secondaria di primo grado hanno aderito al progetto “Io dono”, proposto dalla sede regionale dell’Admo Calabria (Associazione donatori midollo osseo), per sensibilizzare l’iscrizione al registro dei potenziali donatori di midollo osseo. 

Il progetto, coordinato dalla professoressa Monica La Malfa, ha rappresentato un’opportunità per sostenere, favorire e promuovere la più ampia diffusione all’interno della scuola dei valori civili, morali e culturali legati ai temi della solidarietà, della donazione, della partecipazione, dell’impegno civile e sociale. L’iniziativa, inoltre, ha permesso di offrire alla comunità un ricco e prezioso contributo di idee e di prodotti inerenti l’argomento, realizzati dagli allievi delle terze classi delle scuole secondarie di primo grado.

Dopo la lezione introduttiva sull’etica della solidarietà, tenuta dal don Ferdinando Fodaro, gli alunni delle terze medie, guidati dalle professoresse Monica La Malfa, Chiara Scopacasa, Angela Zarola, Rachele Miceli, Giuseppina Iennarella e Antonella Daniele, lavorando sul tema della solidarietà e dell’altruismo hanno dato vita al racconto del folletto ricco di doni che, ad un certo punto, viene convinto a metterli online per venderli a caro prezzo, fino a che un bimbo malato dall’altra parte del mondo lo spinge a donargliene uno gratuitamente. 

La realizzazione della favola è stata resa possibile grazie all’utilizzo di diversi mezzi, metodologie e tecniche come le tecnologie video, i fumetti, gli audiolibri, i libri e le narrazioni brevi. Gli alunni dei plessi di Fabrizia, Mongiana, Nardodipace e Cassari hanno dimostrato le loro capacità mettendosi in gioco con dedizione e passione. Particolarmente originale è stato il lavoro della III A di Fabrizia che ha realizzato l’etichetta dell’edizione speciale dell’Acqua Fabrizia.

Il 20 maggio scorso, una delegazione degli studenti e dei docenti guidata dal dirigente Aloi, ha presenziato, nella sala della Provincia di Vibo Valentia, alla giornata conclusiva e alla premiazione dei lavori. Dopo gli interventi istituzionali, al momento della proclamazione dei vincitori, tanta è stata la gioia nell’apprendere che alla scuola di Fabrizia era stato riconosciuto il premio speciale in memoria di “Giuseppe Nusdeo” che consiste in una borsa di studio dal valore di 250 euro.

Trasversale delle Serre, per i sindaci "l'obiettivo finale è più vicino"

I sindaci di Vazzano, San Nicola da Crissa, Vallelonga, Simbario, Spadola, Brognaturo, Serra San Bruno, Fabriza, Mongiana e Nardodipace, con una nota congiunta dichiarano che:" i continui concreti segnali della volontà di completare la Trasversale delle Serre continuano ad esserci tutti e, soprattutto, la notizia della chiusura della Conferenza dei Servizi del lotto Vazzano Vallelonga, insieme alla formalizzazione della specifica intesa tra il Commissario Straordinario e il Presidente della Regione, ci rende sempre più convinti che l'obiettivo finale non è poi troppo lontano". 
 
I primi cittadini aggiungono, inoltre: "Siamo anche consapevoli, perché lo viviamo ogni giorno sulla nostra pelle di amministratori, degli ostacoli legati agli eccessivi aumenti dei costi dei materiali che, di fatto, hanno paralizzato l'intero comparto delle costruzioni. Ma siamo altrettanto certi che con la determinazione e l'impegno dimostrati anche tutto questo sarà superato. Rinnoviamo tutto il nostro supporto alle azioni congiunte del Commissario e delle istituzioni regionali, con l'auspicio di poter definire un incontro di approfondimento con tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione dell'opera".
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