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Chiesta condanna a 2 anni e 6 mesi per il presidente del Crotone Vrenna

Due anni e sei mesi di reclusione. Questa la richiesta di condanna avanzata dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Domenico Guarascio, a carico del presidente del Crotone Raffaele Vrenna, di suo fratello Giovanni e dell’ex procuratore Francesco Tricoli. Nel processo, in corso di svolgimento a Catanzaro, i tre imputati sono accusati in concorso di aver posto in essere operazioni societarie e commerciali volte ad attribuire fittiziamente ad altri la titolarità o la disponibilità di quote societarie, beni ed altre utilità, di fatto riconducibili a Raffaele Vrenna, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di prevenzione patrimoniali. I reati sarebbero stati compiuti nel 2008, quando l’imprenditore venne coinvolto nell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia "Puma" e decise di ricorrere al trust per la sua holding affidandone la gestione a Tricoli, all’epoca procuratore a Crotone. La decisione, secondo la Distrettuale antimafia di Catanzaro, sarebbe stata attuata al fine di eludere eventuali misure patrimoniali antimafia.


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