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Poste italiane, Cgil: “25 uffici verso la chiusura”

Le pessimistiche previsioni della Slc Cgil Calabria potrebbero a breve materializzarsi. Al momento  delle segnalazioni di “carenza di personale applicato al front-end degli uffici postali” e “della pessima gestione delle risorse addette al servizio”, il sindacato aveva guardato lontano. E ora riscontra di avere “ragione”. Perché “il 5 febbraio l’Azienda, in un incontro sindacale a livello regionale, ha illustrato un piano di chiusure programmato per il 2015 che prevede la chiusura di 25 uffici e la razionalizzazione di altri 35 che apriranno solo alcuni giorni della settimana”. La Slc Cgil Calabria “non ha condiviso il percorso di razionalizzazione messo in campo dall’azienda” inteso come “una riorganizzazione che mortifica il lavoro e l’impegno profuso dal personale applicato, provocando ulteriori spoliazione di posti di lavoro in una Regione già fortemente colpita da innumerevoli crisi aziendali”. E, dunque, “ritenendo questo piano aziendale una semplice operazione di riduzione dei costi, contrasterà con ogni mezzo queste scelte aziendali, chiedendo alle Istituzioni locali un coinvolgimento fattivo affinché possa essere attenuata la ricaduta negativa di un piano aziendale che prevede solo disinvestimenti in un territorio già carente nell’erogazione di servizi per il cittadino”. “Lavoratori e cittadini – viene spiegato nella nota diffusa dal sindacato - non possono pagare il prezzo di anni di cattive gestioni e di scelte politiche scellerate. A pagarne il costo di questa operazione sarà l’intera Calabria. Da un lato la chiusura di questi centri comporterà inequivocabilmente una perdita di posti di lavoro, d’altro canto ai cittadini di centri periferici e non solo, non saranno garantiti importanti pubblici servizi”. In considerazione dell’impatto “ fortemente negativo che questa riorganizzazione avrà sull’intero territorio regionale”, la Slc Cgil Calabria ritiene che “le Istituzioni locali debbano intervenire fattivamente sulla vicenda” e, a tal fine, ha indirizzato delle missive all’ANCE, all’UNCEM, all’UPI, alla Regione Calabria ed alla deputazione parlamentare calabrese “per informare gli Enti locali preposti su quanto prevede la riorganizzazione regionale annunciata da Poste Italiane e soprattutto per condividere forme e modalità di intervento per scongiurare un ennesimo dramma per questa terra”. Previste inoltre “iniziative territoriali di protesta con il coinvolgimento della Confederazione e del Sindacato dei Pensionati”.

Svaniscono i rischi per gli lsu/lpu degli Enti dissestati

SIMBARIO – Un percorso lungo circa 3 lustri, fatto di lavoro, attese, speranze e talvolta di stenti. Sempre sulla corda, sempre ad inseguire quella tranquillità occupazionale spesso accarezzata, ma mai avuta in pugno. Poi, a squarciare il velo nebuloso attorno ai quasi 5.000 lsu/lpu calabresi, arriva il decreto legge 101/2013 che apre la strada ad un percorso di stabilizzazione. Un’occasione imperdibile che la Calabria coglie per prima approvando la legge 1/2014 recante appunto “Indirizzi volti a favorire il superamento del precariato di cui al decreto legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito in legge 30 ottobre 2013, n. 125”. La volontà, a più livelli, è quella di chiudere positivamente la partita. È il 23 dicembre 2014 quando il dipartimento Lavoro manda agli Enti utilizzatori la missiva con la quale - preso atto del decreto interministeriale del 17 dicembre che ufficializza le ammissioni al contributo per “l’assunzione a tempo determinato dei lavoratori lsu/lpu” e della nota ministeriale del 19 dicembre che estende il periodo di contrattualizzazione oltre i 6 mesi – si impegna a “garantire la copertura finanziaria per la contrattualizzazione a 26 ore settimanali per i mesi restanti non coperti dalle agevolazioni ministeriali per i Comuni ammessi in graduatoria” e “per l’intero anno per tutti quei lavoratori lsu/lpu per i quali i Comuni non hanno prodotto richiesta di agevolazioni o l’hanno richiesta parzialmente o è stata valutata dal Ministero fuori termine”. Sembra il passo decisivo. Eppure qualche nodo viene al pettine. È il caso dei precari operanti nei Comuni che hanno adottato il Piano di riequilibrio finanziario o che hanno dichiarato il dissesto: direttamente coinvolti sono, ad esempio, Simbario e Chiaravalle Centrale. In tali fattispecie ci sono dei dubbi in riferimento alla concreta possibilità di stabilizzare. I lavoratori mostrano preoccupazione, temono per il loro futuro. Qualcuno ipotizza addirittura il peggio: la fuoruscita dal bacino e l’eventuale invalidazione del contratto annuale equivarrebbe allo scenario più tragico. Ma il 27 gennaio arrivano i primi chiarimenti del Ministero dell’Interno: ci sarebbe semplicemente bisogno di dimostrare la copertura finanziaria per poter proseguire il cammino di stabilizzazione. Copertura che effettivamente esiste e, dunque, la produzione dell’apposita documentazione sarebbe (il condizionale è d’obbligo) sufficiente a rimettere a posto le cose. Infatti, il 3 febbraio il dirigente generale del dipartimento Lavoro, Vincenzo Caserta, invia una nota agli Enti dissestati ed in riequilibrio finanziario spiegando che “facendo seguito alla comunicazione prevenutavi da parte del ministero dell'Interno” e “relativamente alla quota finanziaria integrale o parziale a carico della Regione Calabria, è stato predisposto un decreto di impegno, il quale non appena esecutivo, verrà trasmesso al Ministero, per gli adempimenti relativi”. Decreto che ieri ha avuto il disco verde dalla dirigenza del settore Ragioneria. Solo un grande spavento, pertanto, che si aggiunge a quelli che hanno condizionato la storia di questi lavoratori.

Addio a Guenot, fra i fondatori dell’Unical

L’Università della Calabria è in lutto per la morte del professor Jacques Guenot, Ordinario di Geometria e per diverso tempo Preside della Facoltà d’Ingegneria, oltre che fra i fondatori dell’Ateneo rendese. Originario di Losanna, aveva 73 anni, 38 dei quali trascorsi nel campus di Arcavacata. È noto per aver conferito a Silvio Berlusconi, ancor prima del suo ingresso nella politica attiva (1991), la laurea honoris causa.

Consiglio regionale, lunedì la composizione delle Commissioni

Comincia a definirsi l’ossatura dell’organo legislativo calabrese. Il consiglio regionale è stato infatti convocato dal presidente Antonio Scalzo per lunedì alle ore 11 con i seguenti punti all’ordine del giorno:

1) Approvazione del Programma di Governo (art. 33, comma 4 Statuto)
2) Proposta di Provvedimento Amministrativo n. 7/10^ di iniziativa del consigliere Battaglia recante: “Modifiche al Regolamento interno del Consiglio regionale”
3) Proposta di Provvedimento Amministrativo n. 8/10^ di iniziativa d’Ufficio recante: “Elezione del Presidente e del Vice Presidente della 1^ Commissione consiliare permanente”
4) Proposta di Provvedimento Amministrativo n. 9/10^ di iniziativa d’Ufficio recante: “Elezione del Consigliere Segretario della 1^ Commissione Consiliare permanente”
5) Proposta di Provvedimento Amministrativo n. 10/10^ di iniziativa d’Ufficio recante: “Elezione del Presidente e del Vice Presidente della 2^ Commissione consiliare permanente”
6) Proposta di Provvedimento Amministrativo n.11/10^ di iniziativa d’Ufficio recante: “Elezione del Consigliere Segretario della 2^ Commissione Consiliare permanente”
7) Proposta di Provvedimento Amministrativo n. 12/10^ di iniziativa d’Ufficio recante: “Elezione del Presidente e del Vice Presidente della 3^ Commissione consiliare permanente”
8) Proposta di Provvedimento Amministrativo n. 13/10^ di iniziativa d’Ufficio recante: “Elezione del Consigliere Segretario della 3^ Commissione Consiliare permanente”
9) Proposta di Provvedimento Amministrativo n. 14/10^ di iniziativa d’Ufficio recante: “Elezione del Presidente e del Vice Presidente della 4^ Commissione consiliare permanente”
10) Proposta di Provvedimento Amministrativo n. 15/10^ di iniziativa d’Ufficio recante: “Elezione del Consigliere Segretario della 4^ Commissione Consiliare permanente”
11) Proposta di Provvedimento Amministrativo n.16/10^ di iniziativa d’Ufficio recante: “Elezione del Presidente e del Vice Presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta”
12) Proposta di Provvedimento Amministrativo n. 17/10^ di iniziativa d’Ufficio recante: “Elezione del Consigliere Segretario della Commissione contro la ‘ndrangheta”
13) Proposta di Provvedimento Amministrativo n. 18/10^ di iniziativa d’Ufficio recante: “Elezione del Presidente e del Vice Presidente della Commissione speciale di vigilanza”
14) Proposta di Provvedimento Amministrativo n.19/10^ di iniziativa d’Ufficio recante: “Elezione del Consigliere Segretario della Commissione speciale di vigilanza”.

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