Migranti, Oliverio attacca Maroni: "Inaccettabili le sue parole"

Il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, in relazione alle affermazioni del presidente della Regione Lombardia Maroni sugli ultimi sbarchi, ha dichiarato: “Di fronte al dramma che si sta riproponendo in queste ore di migliaia di disperati, uomini, donne, bambini che attraversano il Mediterraneo per approdare sulle nostre coste, le parole di Maroni nelle quali si sono ritrovati i neopresidenti del Veneto e della Liguria sono assolutamente inaccettabili. Il populismo, la demagogia, la strumentalità di fronte al dramma di migliaia di persone in preda alla disperazione –ha proseguito Oliverio - sono espressione di cinismo e di una subcultura che non appartiene ad un paese civile. L'impegno delle istituzioni deve essere volto a determinare un cambiamento sostanziale nelle politiche europee verso l'accoglienza e la realizzazione di condizioni  dignitose nei paesi di provenienza. Maroni sa benissimo, anche per avere assunto negli anni passati importanti responsabilità di governo, anche in qualità di Ministro dell'Interno, che con il fenomeno dell'immigrazione bisogna misurarsi.  Non serve il populismo. Il modo migliore  per farlo non solo sul piano del rispetto dei diritti umani, ma anche nell'interesse di un paese civile come il nostro è quello di realizzare adeguate politiche di accoglienza. L'Europa ed il Paese, nel suo insieme, devono farsi carico dell'accoglienza. Per questo – ha aggiunto il governatore della Calabria - sono inaccettabili le diffide di Maroni ai sindaci e agli amministratori locali volte a chiudere le porte all'ospitalità. È, d'altronde, incostituzionale, la minaccia della negazione del trasferimento delle risorse da parte della Regione. Dalle regioni meridionali, sulle cui coste approdano ogni giorno migliaia di disperati ci aspettiamo dall'Europa un cambio concreto di attenzione e di politiche. Sono necessarie iniziative e scelte ancora più forti ed efficaci di quelle annunciate lo scorso mese di aprile. Auspichiamo – ha concluso Oliverio - che nel vertice europeo del 25/26 prossimi si assumano decisioni necessarie e non più rinviabili in questa direzione”. 

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