Processione di San Bruno, l'Assunta di Terravecchia pronta allo "sciopero dell'abito"

Come ogni anno, da quasi mezzo millennio a questa a parte, il lunedì successivo alla Pentecoste, a Serra San Bruno c’è la trasposizione del Busto reliquario di Bruno di Colonia, Fondatore dell’ordine dei certosini, dal Monastero di santo Stefano al Santuario mariano di Santa Maria del Bosco. La statua cinquecentesca in argento, viene portata a spalla ed in trionfo accompagnata dalle tre confraternite religiose della cittadina montana. Ma quest’anno qualcosa potrebbe non andare cosi e domani ad accompagnare “in abito” la statua bruniana potrebbero essercene soltanto due. Vediamo cosa starebbe succedendo. «Da quando sono Priore dell’Arciconfraternita di Maria SS. Assunta in Cielo di Terravecchia – ci ha spiegato Raffaele Tassone – ho sempre insistito affinchè la processione di San Bruno del lunedì dopo la Pentecose e quella del 5 ottobre veda parità di trattamento tra le tre confraternite di Serra San Bruno, l’Arciconfraternita di Maria SS. dei Sette Dolori, quella Maria SS. Assunta in Cielo di Spinetto e la nostra. Tutto questo perché la Confraternita dell’Addolorata aveva e ha l’onore di accompagnare il Busto di San Bruno sia in uscita che in entrata nella Certosa». Tutto ciò predetto in data 20.12.2015 Raffaele Tassone, con una missiva indirizzata al Parroco di Terravecchia, don Leonardo Calabretta, a quello di Spinetto don Biagio Cutullè al rettore del Santuario mariano don Bruno La Rizza e al priore della Confraternita dell’Addolorata Vincenzo Vavalà, ha chiesto «di equilibrare ed aggiornare le vecchie tradizioni» in conformità con quello che sarebbe stato anche «l’invito dell’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace Monsignor Vincenzo Bertolone volto a modernizzare il meglio le funzioni». A tale scopo in data 6 maggio 2016 il priore Tassone ha ricevuto una comunicazione di don Calabretta con la quale si disponeva che «davanti alla statua del Santo all’uscita della Certosa vi saranno davanti il priore dell’Addolorata e un confratello mentre dietro vi saranno i priori delle altre due confraternite dell’Assunta di Terravecchia e Spinetto». A questo punto il priore Raffale Tassone, suo malgrado avrebbe accettato a tale disposizione «pro bon pacis» ma dopo qualche giorno è arrivato quello che per lui rappresenta l’assurdo e che rischia di interrompere una tradizione di quasi mezzo millennio. «Ieri sera alle 18 – ci ha raccontato il priore Tassone – sono stato convocato nell’ufficio della Confraternita dell’Addolorata e il parroco, Don Leonardo, mi ha comunicato che un gruppo di confratelli della suddetta congrega non è d’accordo con la decisione presa a cui io avevo dato assenso. Tutto questo, oltre ad essere ingiusto è anche assurdo e questa mattina ho comunicato ai confratelli dell’Assunta di Terravecchia l’accaduto e le motivazioni per le quali domani la nostra Confraternita non figurerà in abito durante la processione di San Bruno». Insomma una “guerra” tra confraternite serresi con conseguente "sciopero dell'abito" per il diritto a portare il Busto reliquario che rischia di far saltare una tradizione che dura da quasi mezzo millennio e che, per quanto tradizione che sia, potrebbe sempre essere aggiornata.

Leave a comment

Make sure you enter all the required information, indicated by an asterisk (*). HTML code is not allowed.