Coronavirus, Calabria: l’ottimismo non deve far abbassare la guardia. Ecco perché

Buone nuove per la Calabria che, nelle ultime ventiquattr’ore, ha registrato un solo caso di coronavirus.

La notizia, per quanto positiva, non deve però far indulgere all’ottimismo o al facile entusiasmo.

Si tratta sì di una buona notizia, ma da contestualizzare e collocare in uno scenario, allo stato, tutt’altro che rassicurante.

I numeri, nella loro globalità, ci dicono, infatti, che non è ancora arrivato il momento di abbassare la guardia.

L’emergenza non è alle nostre spalle, ma in mezzo a noi.

Che il covid debba continuare a fare paura, anche in Calabria, lo confermano i dati diffusi dal Dipartimento tutela della salute e politiche sanitarie della Regione.

Dal rapporto pubblicato oggi, si evince, infatti, che il virus ha colpito 1.089* persone, 797 delle quali sono ancora positive.

In particolare, 671 si trovano in isolamento domiciliare, 118 ricoverate in degenza ordinaria e 8 in terapia intensiva.

Allo stato, quindi, i pazienti guariti sono poco meno del 20 per cento, ovvero 212.

A ricordare a tutti, la necessità di continuare a rispettare le regole, c’è, poi, il triste bilancio delle vittime che, in Calabria, ha raggiunto quota 80.

Un altro dato che deve far riflettere è quello relativo alla distribuzione territoriale del contagio.

La provincia più colpita è quella di Cosenza, con 447 casi.               

A seguire: Reggio Calabria (249), Catanzaro (202), Crotone (117) e Vibo Valentia (72).

Pertanto va bene avviare la “Fase 2”, ma con la cautela e il buon senso che si devono mantenere quando si cammina sull’orlo di un precipizio.

* Compresi due pazienti trasferiti dalla Lombardia e curati in Calabria

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