"Sterpaglie e rifiuti lungo le strade del turismo", Lo Schiavo: "Ecco la Calabria che nessuno dovrebbe vedere"

«“Tutto il mondo dovrebbe vedere la Calabria”. Come non essere d’accordo con l’affermazione che il celeberrimo attore hollywoodiano Russell Crowe ha pronunciato in occasione della sua recente trasferta nella nostra regione. Ma al di là dell’efficace e veritiero slogan, che cosa la nostra regione offre davvero a chi viene per scoprirla dal mondo intero? Quale immagine di accoglienza danno le nostre principali mete turistiche che da qui a poco saranno prese d’assalto dai turisti?».

Lo afferma il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, consigliere regionale e presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti in un comunicato stampa.

«Lungo le strade che conducono alle località più attrattive della costa vibonese, ad esempio, in quello che è di fatto il principale distretto turistico calabrese, a farla da padrone sono rifiuti e sterpaglie, manto stradale dissestato, condizioni di generale abbandono e trascuratezza. Ma non sono esentate dal fenomeno nemmeno rinomate località ricadenti in altre province. È dunque questa la Calabria che vogliamo che il mondo veda? È possibile accettare di arrivare così impreparati alla stagione estiva, senza aver programmato per tempo un benché minimo intervento di manutenzione e pulizia? Spero che gli Enti competenti, cominciando dalla Provincia di Vibo - magari chiedendo supporto della Regione e di enti funzionali come Calabria Verde - trovi il modo di intervenire al più presto e porre rimedio a questa situazione di estremo degrado, benché certamente ormai fuori tempo massimo. Prima di lanciare messaggi promozionali e investire ingenti risorse in campagna di dubbia utilità (ricordo la trovata del villaggio invernale alla stazione di Milano che ha prodotto risultati piuttosto deludenti), forse sarebbe più opportuno soffermarsi a riflettere sulle tante cose ancora da correggere e sugli interventi necessari a far sì che la realtà sia più aderente a quelle aspettative che certe operazioni di marketing - anche e soprattutto di marketing politico - lascerebbero intravedere. “Tutto il mondo dovrebbe vedere la Calabria”, è vero, ma nessuno dovrebbe vedere le buche, le erbacce e la spazzatura nelle strade che portano alle nostre località turistiche».

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