Nicolò (FI) chiama in causa Oliverio: "Spieghi ai calabresi perché è fallito Garanzia Giovani"

"La denuncia di due esponenti del Pd di Lamezia Terme del fallimento del progetto 'Garanzia giovani' non può rimanere questione di dibattito interno, o di regolamento di conti, tra le varie componenti della sterminata galassia correntizia di quel partito, ma deve ragionevolmente trovare un confronto in Consiglio regionale". Lo afferma in una dichiarazione il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia a Palazzo Campanella, Alessandro Nicolò. "Uno strumento di tale importanza – prosegue Nicolò – varato dalla Unione europea per mitigare gli effetti della disoccupazione giovanile sotto i trenta anni, sta producendo in alcuni Stati effetti positivi. Paesi simili alle condizioni sociali dell’Italia, che bene sanno utilizzare i canali comunitari, dove la coesione istituzionale, contrariamente all’Italia ed alla Calabria, è il target vincente necessario per raggiungere gli obiettivi di crescita. Mi chiedo, e chiedo al presidente Oliverio: sarà mai possibile ottimizzare le procedure di sollievo per i giovani che hanno partecipato ai bandi e risultati idonei? Perché non si riesce a normalizzare la corresponsione degli emolumenti agli stagisti che sono stati avviati? Qui non si tratta di sollevare polveroni o di fare bassa polemica politica, ma dica, presidente Oliverio, chiarisca  ai calabresi, e non solo ai suoi amici di partito, quanto è necessario, cosa fare, per salvaguardare la dignità di decine di giovani ai quali si sta persino espropriando il diritto alla speranza! Le difficoltà burocratiche, ma soprattutto l’incertezza politico-amministrativa che caratterizza la Giunta Oliverio – sottolinea Alessandro Nicolò – sono la ragione vera a cui ascrivere ritardi e responsabilità, che si trasformano in ulteriore sfiducia nelle istituzioni nel momento in cui moltissimi giovani avviati, pur avendone diritto, non ricevono quanto dovuto. Un progetto – conclude Nicolò – che in altri Paesi, soprattutto dell’Europa mediterranea, sta offrendo positivi segnali congiunturali, per l’ennesima volta, invece, suona come una beffa per centinaia di giovani calabresi".  

 

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