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Tentata estorsione ad una ditta edile, i carabinieri di Serra arrestano 2 persone

Nella mattinata di oggi, i carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Serra San Bruno, supportati nella fase esecutiva dai militari delle Stazioni di Soriano Calabro e Vazzano, unitamente al personale dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno eseguito un provvedimento cautelare agli arresti domiciliari emesso dal gip del Tribunale di Vibo Valentia, su richiesta della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, nei confronti di due persone, per il reato di tentata estorsione in concorso nei confronti di una ditta edile.

Le indagini hanno avuto inizio nel mese di febbraio 2019, quando un imprenditore edile originario d'Arena (Vv) ha denunciato un tentativo di estorsione subito a Soriano Calabro.

In particolare, un operaio della ditta ha denunciato che mentre stava eseguendo lavori di pulizia nelle strade del comune di Soriano Calabro, è stato avvicinato da due persone che dopo avergli chiesto se avesse “preso lui l’appalto”, si sono informati sull'importo dei lavori. Alla risposta dell'operaio di non sapere nulla, i due avrebbero chiesto mille euro per l’esecuzione del lavoro.

Una volta avviate le indagini, gli investigatori dell'Arma hanno individuato i presunti protagonisti della tentata estorsione in Domenico Tassone e Salvatore Zannino, rispettivamente di 35 e 42 anni.

I due, al termine delle operazioni di rito, sono stati posti agli arresti domiciliari.

 

Calabria, tre scosse di terremoto in poche ore

I sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno registrato tre scosse di terremoto nell'area meridionale della Calabria. 

Il primo evento, di magnitudo 2.2, è stato rilevato alle 5.52 di questa mattina a San Lorenzo, nel Reggino.

Alle 8.21 i sismografi sono entrati nuovamente in azione, rilevando, sempre a San Lorenzo, un nuovo terremoto di magnitudo 2.4.

Due minuti dopo, alle 8.23, un ulteriore sisma di magnitudo 2.0 è stato individuato nella stessa zona, con epicentro a Condofuri. 

 

Donna aggredita e abusata dall'ex convivente, scatta la misura cautelare

I carabinieri della Stazione di Cosenza Principale hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Cosenza e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, emessa dal gip su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 34enne di nazionalità romena, residente nel capoluogo bruzio.

L’attività investigativa dell’Arma è stata orientata ad approfondire gli elementi emersi in sede di denuncia, sporta nei giorni scorsi, nel corso della quale una donna si è presentata in caserma, con il volto tumefatto e il labbro sanguinante, per segnalare che l’ex compagno si ubriacava tutti i giorni, aggredendola fisicamente e costringendola a subire quotidianamente umiliazioni e vessazioni di ogni genere.

Stremata dalle violenze subite, la vittima, nel mese di novembre 2019, aveva lasciato il convivente e trovato ospitalità in una struttura d'accoglienza di Cosenza.

In virtù di quanto emerso dalla denuncia della vittima è stata emessa la misura cautelare per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali ed atti persecutori in "quanto l’aggressore, con condotte abituali, sviluppatesi nel tempo e realizzate sempre in condizione di ubriachezza, ha maltrattato e vessato l'ex convivente insultandola e minacciandola, percuotendola quotidianamente, dandole anche pugni in bocca, sottomettendola dal punto di vista fisico e psicologico con comportamenti maniacali e violenti, minacciandola di morte, umiliandola e vessandola, in modo da costringerla ad interrompere la loro relazione e convivenza".

 

Raggiunto da un'ordine di cattura, viene arrestato su un treno in Calabria

Nell’ambito dei controlli predisposti dal Compartimento della polizia ferroviaria di Reggio Calabria, gli agenti della polfer di Villa San Giovanni hanno arrestato un cittadino italiano di 58 anni gravato dal provvedimento restrittivo degli arresti domiciliari emesso dalla Corte d'Appello di Catania per il reato di atti persecutori.

L’uomo è stato fermato e controllato a bordo del treno Ic 724 in partenza da Villa San Giovanni e diretto a Napoli.

Condotto negli uffici di polizia, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso il proprio domicilio dove dovrà scontare la pena residua di 2 anni e 8 mesi. 

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