Il Corpo forestale sequestra una discarica abusiva

Personale del Corpo forestale dello Stato di Trebisacce e Oriolo ha posto sotto sequestro in località “Pennino” del comune di Amendolara un’area di 5000mq al cui interno è stata rinvenuta una discarica di rifiuti di vario genere (ingombranti, pneumatici, indifferenziati, materiale elettronico ecc). Il terreno sui cui sorge la discarica è di proprietà del Comune di Amendolara ed è sottoposto a vincolo paesaggistico-ambientale essendo ubicato sulla sponda sinistra del torrente “Straface”. Nei primi mesi del 2013, nell’area oggetto del sequestro, erano iniziati i lavori di allestimento di un centro di raccolta dei rifiuti, oggetto di finanziamento pubblico. Pur non essendo entrata in funzione, dalle indagini effettuate, è emerso che, già da una anno, la struttura è utilizzata dal Comune a supporto della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Da diversi mesi nella discarica vengono scaricati rifiuti provenienti dal territorio comunale, senza peraltro minimamente rispettare i requisiti tecnico-gestionali previsti dalle norme che disciplinano la materia. Lo stato igienico-sanitario e di degrado dell’area, oltre alle violazioni di legge riscontrate in materia di gestione dei rifiuti, hanno indotto il personale forestale ad operare un sequestro preventivo d’urgenza. Dopo i primi accertamenti in ordine all’individuazione dei colpevoli, sono al vaglio della Procura della repubblica di Castrovillari gli elementi acquisiti da cui, per adesso, emergerebbe la responsabilità di almeno due persone dell’ente comunale.

Operazione “Isabel”: sequestrati 9 depuratori, deferite 14 persone

Il Corpo Forestale dello Stato ha posto sotto sequestro 9 impianti di  depurazione e deferito all’Autorità giudiziaria 14 persone. Tale attività si inserisce nell’ambito di un iniziativa voluta dal Procuratore Capo Mario Spagnuolo volta a indagare e reprimere fenomeni di inquinamento al fine di tutelare la salute dei cittadini e la salubrità dell’ambiente, ed in particolare ha riguardato lo stato di inquinamento del fiume Savuto (da cui prende il nome Isabel, Isabella d’Aragona deceduta nel 1271 nell’attraversare il fiume). L’operazione, condotta dal Nipaf, Nucleo Investigativo del CFS con il supporto della Sezione di Pg del Corpo Forestale e diversi Comandi Stazione, è stata coordinata dal Procuratore Capo Mario Spagnuolo e dal Procuratore Aggiunto Marisa Manzini, i provvedimenti di sequestro sono stati trasmessi al Pm di turno Francesco Giuseppe Cozzolino riguardano i depuratori che scaricano nel fiume e che ricadono nei Comuni di Carpanzano, Scigliano, S. Stefano di Rogliano e Parenti, in quest’ultimo Comune sono 6 gli impianti oggetto di sequestro. Le indagini condotte in questi mesi e gli accertamenti preliminari su tutti gli impianti hanno portato a contestare agli indagati, sindaci e tecnici comunali, i reati di gestione illecita di rifiuti, scarico di acque reflue sul suolo, danneggiamento e molestie. Oltre al mancato funzionamento, le indagini ed i controlli hanno accertato diverse irregolarità come la presenza in alcuni impianti di bypass che consentivano lo scarico nel fiume dei reflui non sottoposti al dovuto ciclo depurativo. L’operazione di oggi ha visto impiegati 40 uomini e 9 pattuglie del Comando provinciale di Cosenza. Nei prossimi giorni con l’ausilio dei tecnici dell’Arpacal continueranno le verifiche e le indagini sullo stato del fiume Savuto al fine di verificare lo stato di inquinamento dello stesso e dei suoi affluenti.

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Sequestrata discarica in Calabria: rifiuti scaricati in modo incontrollato e indistinto

Il personale del Corpo Forestale dello Stato ha posto sotto sequestro in località “Pennino” del Comune di Amendolara un’area di 5000 mq al cui interno  è stata rinvenuta una discarica di rifiuti di vario genere (ingombranti, pneumatici, indifferenziati, materiale elettronico ecc). Tale materiale in minima parte era raccolto in quattro cassoni scarrabili, ma per la maggior parte era deposto in modo incontrollato e indistinto in vari cumuli all’interno del sito. L’area, di proprietà e nella disponibilità del Comune di Amendolara ed  al cui interno si è calcolato un quantitativo di circa 300 mc di rifiuti, è sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale, ed è ubicata proprio sulla sponda sinistra del torrente “Straface”. Nei primi mesi del 2013, nell’area oggetto del sequestro, sono iniziati i lavori di allestimento di un centro di raccolta dei rifiuti, oggetto di finanziamento pubblico. La struttura ancora non è andata in esercizio, ma dalle indagini effettuate è emerso che già da una anno è utilizzata dal Comune a supporto della raccolta dei r.s.u. che l’ente effettua con propri mezzi ed operai. Da diversi mesi l’area è divenuta il luogo in cui vengono scaricati grossi quantitativi di rifiuti provenienti dal territorio comunale, senza peraltro minimamente rispettare i requisiti tecnico-gestionali previsti dalle norme che disciplinano la materia. Lo stato igienico-sanitario e di degrado dell’area, oltre alle violazioni di legge riscontrate in materia di gestione dei rifiuti, ha indotto il personale forestale ad operare un sequestro preventivo d’urgenza. Dopo i primi accertamenti in ordine all’individuazione dei colpevoli, sono al vaglio della Procura della Repubblica di Castrovillari gli elementi acquisiti da cui, per adesso, emergerebbe la responsabilità di almeno due persone dell’ente comunale.

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Il Corpo forestale sequestra una discarica abusiva nel Parco del Pollino

Gli uomini del Corpo forestale dello Stato di Morano Calabro, in collabborazione con i reparti di S.Agata, Grisolia e Saracena hanno posto sotto sequestro una discarica abusiva ubicata in località "Olivaro" del Comune di Orsomarso. Situata all'interno di un terreno boschivo ricadente nel perimetro del Parco del Pollino, la discarica in questione è composta da un ingente quantitativo di rifiuti indifferenziati smaltiti illecitamente dopo essere stati compattati e in parte triturati. In particolare, gli uomini del Corpo forestale hanno  rinvenuto "ingombranti, divani e mobilia in truciolare, plastica varia e un numero illimitato di buste piene, poliuretano espans,o ferrosi di vari tipi proveniente dalle strutture di materassi,  hard disk  , solidi urbani, radiatori per termoconvettori, copertoni, grucce per vestiti, tubi in pvc, tapparelle in plastica, metalli di varia natura e tipologia, rotoli di erba sintetica, materassi, passeggini, ed altri rifiuti non individuabili oltre a  numerose grucce in plastica". L'area di proprietà di Enel è stata, pertanto, sottoposta a sequestro. Al fine di risalire ai responsabili, gli investigatori stanno esaminando alcuni documenti rinvenuti tra i rifiuti

 

 

Sequestrato sito stoccaggio illegale di rifiuti: dentro materiale proveniente da raccolta differenziata

Il personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale del Corpo Forestale dello Stato di Cosenza ha posto sotto sequestro nella zona industriale di Rende un sito di stoccaggio illegale di rifiuti. Il sequestro è avvenuto a seguito di una attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, che ha portato al controllo  di un capannone, con annesso piazzale dove venivano stoccati diversi tipi di rifiuti senza nessun tipo di autorizzazione. In particolare al suo interno sono stati rinvenuti quantitativi ingenti di rifiuti provenienti dalla raccolta urbana differenziata quali  plastica, metalli, carta e cartone, ingombranti (materassi, divani e altri suppellettili) apparecchiature elettriche e multimateriale. Dopo il  controllo si è proceduto al  sequestro del piazzale, del capannone industriale e di otto cassoni colmi di rifiuti. A seguito di tale attività si è deferito all’Autorità giudiziaria una persona, titolare di una ditta autorizzata per la raccolta e il trasporto di rifiuti che gestisce la raccolta degli stessi in diversi comuni della Provincia. 

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Serra. Vacche sulla scalinata di Santa Maria, il Corpo Forestale denuncia un 40enne

Non si è fatta attendere l’azione della Stazione del Corpo Forestale di Serra San Bruno, sotto la guida del sovrintendente Francesco Aloi, a seguito del pascolo di vacche sulla scalinata di Santa Maria del Bosco, meta di visitatori provenienti da ogni dove in quanto luogo scelto dal Santo di Colonia per pregare in solitudine. Il fatto aveva destato l’indignazione della popolazione serrese, da sempre legata ad un posto spettacolare intriso di spiritualità. In particolare, è stato denunciato un 40enne per pascolo abusivo, danneggiamento e introduzione di animali su fondo altrui. L’operazione si inserisce nel più ampio contesto del programma di salvaguardia di Santa Maria del Bosco,  considerata “zona dall’alta valenza storica e paesaggistica”.

Mongiana. Verso l’inserimento dei forestali nell’Arma: incontro fra Comandanti a Villa Vittoria

Il Comandante provinciale dei Carabinieri di Vibo Valentia, Tenente Colonnello Gianfilippo Magro, si è recato, in visita di cortesia, accompagnato dal Comandante della Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno, Capitano Mattia Ivano Losciale, presso il Parco di Villa Vittoria, a Mongiana, struttura che ospita il Comando provinciale del Corpo Forestale e l’Ufficio Territoriale per la Biodiversità; ad accoglierlo sul posto, il Comandante provinciale del Corpo Forestale, il Vicequestore Aggiunto Lorenzo Lopez, e il dirigente dell’Ufficio Territoriale, l’ingegner Angelo Daraio. L’occasione è stata favorevole per una visita del Comandane provinciale dei Carabinieri alla struttura di Villa Vittoria che costituisce un esempio di eccellenza nel territorio serrese per la cura paesaggistica. L’incontro di oggi, tenutosi in un clima di cordialità e reciproca stima professionale, si inserisce nel più ampio quadro delle novità legislative introdotte dalla cosiddetta  “Legge Madia” e del D. Lgs. n. 177 del 2016, recante “Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato”. Il dispositivo prevede che a partire dal 1° gennaio prossimo  confluiscano nell’Arma, insieme alla quasi totalità delle funzioni, circa 7000 agenti forestali, che manterranno le loro competenze specifiche in materia, andando a rafforzare, mediante questa importantissima opera di razionalizzazione, il capillare presidio del territorio delle FFPP. A tal riguardo,  dal 25 ottobre sarà creata una nuova macro struttura, denominata “Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare Carabinieri”, con sede a Roma, che sarà posta alle dipendenze funzionali del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, e di essa si avvarrà il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per i compiti delle materie di competenza. Le “nuove” professionalità acquisite, infatti, si andranno ad unire quelle già consolidate dell’Arma dei Carabinieri, quali quelle dei Nuclei Antisofisticazione, Ecologici e Anticontraffazione. Nascerà così la Polizia ambientale più forte d’Europa, una grande opportunità per il Paese, un contributo alla sua modernizzazione e, sicuramente, una delle esperienze più innovative in ambito internazionale. Dopo un piacevole momento di incontro con tutto il personale presente in sede, il saluto ed una foto ricordo per celebrare questo primo momento di contatto che altro non potrà essere se non un’occasione foriera di una “nuova ricchezza” al servizio del cittadino e della comunità vibonese per tutelare sempre meglio l’ambiente, le foreste e il settore agroalimentare della Provincia dalle diverse forme di criminalità ambientale.

Sequestrato dal Corpo Forestale un impianto di depurazione di una lavanderia

Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione di Castrovillari hanno posto sotto sequestro un impianto di depurazione nella zona industriale di Cammarata nel territorio di Castrovillari. L’impianto, risultato non funzionante, veniva usato da una lavanderia industriale quale deposito dei propri rifiuti reflui. In particolare la ditta, che si occupa di lavaggio biancheria, attraverso una condotta depositava all’interno dell’impianto composto da cinque vasche le acque reflue industriali prodotte dalla stessa durante le operazioni di lavaggio. Dalla documentazione riscontrate è emerso che l’attività non è provvista di nessuna autorizzazione  riguardante la gestione dei rifiuti e  che il suo smaltimento che non è mai avvenuto. Pertanto, si è provveduto a deferire il proprietario dell’attività per gestione illecita di rifiuti e a sequestrare le vasche oggetto della raccolta dei rifiuti situate all’interno dell’impianto posto di fronte l’attività. Sempre nel comune di Castrovillari il personale del Comando Stazione Forestale di Morano Calabro e Saracena durante un’attività di controllo legata al fenomeno del bracconaggio ha posto sotto sequestro un fucile calibro 12 e deferito all’autorità Giudiziaria un uomo di Montalto. Il cacciatore, fermato per un controllo in località “Lanzarello”, zona questa  vicina ai confini con il Parco del Pollino esercitava attività venatoria con l’ausilio di un fucile semiautomatico predisposto a contenere un numero di cartucce superiore a quanto previsto. Pertanto, si è provveduto a sequestrare l’arma e a deferire l’uomo per violazione alla legge sulla caccia (157/92) per aver utilizzato un mezzo ritenuto vietato dalla normativa di riferimento.

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