Scossa di terremoto al largo della costa calabrese

Un sisma di magnitudo ML 2.0 è stato localizzato alle 6,21 di oggi nelle acque del mar Tirreno meridionale, al largo della costa calabrese.

Rilevata dai sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ad una profondità di 100 chilometri, la scossa non è stata avvertita sulla terraferma.

Il terremoto ha avuto origine in un tratto di mare compreso tra Rosarno e Gioia Tauro con coordinate geografiche (lat, lon) 38.51, 15.54.

Un evento analogo era stato registrato nella stessa zona il 5 gennaio scorso.

 

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Scossa di terremoto al largo della costa calabrese

Un sisma di magnitudo ML 2.4 è stato localizzato alle 7,44 di oggi nelle acque del mar Tirreno meridionale.

Rilevata dai sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ad una profondità di 131 chilometri, la scossa non è stata avvertita sulla terraferma.

Il terremoto ha avuto origine in un tratto di mare compreso tra Rosarno e Gioia Tauro con coordinate geografiche (lat, lon) 38.48, 15.49.

 

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Focus 'ndrangheta: trovato in possesso di droga, uomo arrestato a Gioia Tauro

Numerosi controlli sono stati eseguiti nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato di Reggio Calabria nell'ambito del Piano di azione nazionale e transnazionale Focus ‘ndrangheta, elaborato in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Le attività sono state focalizzate soprattutto nei luoghi più frequentati del centro città, in particolare in Piazza Garibaldi, le principali arterie della periferia nord, con particolare riferimento ai quartieri di Arghillà e Ciccarello. Medesimo sforzo operativo è stato adottato presso l’area cittadina adiacente il Viale Calabria, dove sorgono numerose attività commerciali.

Il dispositivo di sicurezza e di controllo straordinario del territorio ha visto la sinergia operativa di numerosi Agenti della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, coadiuvati dalle pattuglie del Reparto prevenzione crimine “Calabria Meridionale” di Siderno, supportati dal personale specializzato del Gabinetto regionale di Polizia Scientifica che ha documentato l’intera attività operativa e con il supporto operativo del personale e dei mezzi aerei del V Reparto Volo.

Nel corso delle attività sono stati sottoposti a controllo 351 persone, di cui 55 pregiudicate, e 206 veicoli.

Nei diversi contesti operativi, sono stati effettuati 25 posti di controllo e numerosi servizi di vigilanza dinamica che, grazie al sistema Mercurio, hanno consentito di analizzare in tempo reale ben 1549 targhe di veicoli in transito. Sono state elevate nove contravvenzioni per infrazioni al Codice della Strada, due delle quali hanno comportato la sanzione accessoria del ritiro della Carta di circolazione. Inoltre, sono state effettuate quattro perquisizioni personali anche finalizzate alla ricerca di armi.

Durante il pomeriggio del 30 dicembre, inoltre, nei pressi dello svincolo autostradale di Rosarno, gli Agenti del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro, impegnati in mirati servizi di controllo del territorio, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 41enne, nato a Catanzaro e residente a Roma, pregiudicato per truffa e già denunciato per detenzione di sostanza stupefacenti, guida sotto l’effetto di alcool ed inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

L’automobilista, fermato ad un posto di controllo, è stato trovato in possesso di 72,35 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana essiccata, custoditi in una valigia, posta nel baule dell’autovettura da lui condotta. Al termine degli accertamenti di rito, come disposto dal P.M. di turno, l’arrestato è stato messo a disposizione dell’A.G. per le ulteriori determinazioni del caso.

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I carabinieri trovano armi e munizioni a San Ferdinando, un arresto

Al termine di un servizio straordinario di controllo del territorio condotto a San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, i carabinieri della locale stazione, coadiuvati da personale della Compagnia Speciale del G.O.C. di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Roberto Laganà di 49 anni.

L'uomo, già noto alla forze dell'ordine, è accusato di detenzione abusiva di armi e munizioni, armi clandestine, detenzione illegale di armi e munizionamento da guerra e ricettazione.

Nel corso di una perquisizione eseguita presso il domicilio di Laganà, i militari dell'Arma hanno rinvenuto, abilmente occultato all’interno di un armadio un involucro in plastica contenente una pistola e numerosi proiettili. In particolare, i carabinieri, coordinati dalla Compagnia carabinieri di Gioia Tauro diretta dal tenente Gabriele Lombardo, hanno trovato:

  •  una pistola marca F.n. mod. “10/22” calibro 7,65 browning, con matricola punzonata, di ignota provenienza;
  •   ventisei cartucce calibro 7,65 browning, di cui sette già inserite nel caricatore e diciannove custodite all’ interno di un sacchetto in plastica;
  •   cinquanta cartucce calibro 380  “fiocchi”, conservate nell’ apposita custodia;
  •    due cartucce calibro 12 “a palla unica”.

La pistola e le munizioni sono state sottoposte a sequestro.

Nel corso della stessa operazione, i militari hanno eseguito, inoltre, il ritiro cautelare di un fucile  beretta calibro 12 e di 104 cartucce calibro 12 “a pallini” regolarmente detenuti e denunciati all'Autorità di P.S.

Ultimate le formalità di rito, l'arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Palmi (Rc), a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

 

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'Ndrangheta: una lussuosa villa tra i beni confiscati alla cosca Crea di Gioia Tauro

Nell’ambito della lotta all’illecita accumulazione di ricchezze, la Polizia di Stato ha proceduto, nei giorni scorsi, a dare esecuzione ad un provvedimento di confisca di beni emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria.

La misura, avviata su proposta del Questore della città dello Stretto, ha colpito i patrimoni illeciti nella disponibilità dei principali esponenti della potente e pericolosa cosca Crea, attiva nella piana di Gioia Tauro.

L’attività rappresenta la naturale evoluzione delle indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e coordinate dalla DDA reggina, a conclusione delle quali, il 4 giugno 2014, era stata data esecuzione a una’ordinanza, emessa dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, con la quale erano state disposte, nei confronti di 16 persone, le misure della custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari per i delitti di associazione di stampo mafioso, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni e truffe all’ Unione europea.

Tra i destinatari del provvedimento restrittivo, Teodoro Crea di 77 anni, ritenuto dagli investigaori il capo storico della famiglia, Antonio Crea detto “u Malandrinu” e Domenico Crea detto “Scarpa Lucida”, legati da vincoli di parentela con il presunto capo della consorteria criminale. Nell’occasione erano stati colpiti, inoltre, tre ex amministratori pubblici del Comune di Rizziconi.

 In particolare, l’attività investigativa ha evidenziato l’assoluta egemonia della cosca Crea, esplicata sul territorio come una vera e propria “signoria”, sia nell’esercizio delle tradizionali attività criminali che nel totale condizionamento della vita pubblica, tanto da determinare, nel 2011, lo scioglimento del Consiglio comunale di Rizziconi.

Il provvedimento ablatorio ha interessato una lussuosa villa, sita nel comune di Rizziconi, e una polizza assicurativa intestati a Marinella Crea, di 40 anni, figlia di Teodoro.

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Reggio Calabria i carabinieri arrestato un uomo condannato per vari reati

I carabinieri della Stazione Reggio Calabria - Gallico hanno proceduto all'arresto di Giuseppe Ruffo, 35enne del luogo.

L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, è stato tratto in arresto in ottemperanza all’ordine di esecuzione per espiazione di pene concorrenti in regime di detenzione domiciliare, emesso dall’Ufficio esecuzioni penali della locale Procura della Repubblica, dovendo espiare la pena residua di dieci mesi di reclusione.

Il  35enne è stato, infatti, riconosciuto colpevole dei reati di truffa, evasione, concorso in associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, concorso in produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope.

I reati sono stati commessi a Gioia Tauro e Reggio Calabria tra gli anni 2002 e 2009.

Una volta espletate le formalità di rito l'uomo è collocato in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Da Vibo Valentia a Gioia Tauro, su Tv7 di Rai Uno i drammi della Calabria

L'inquinamento atmosferico costa all'Italia 30 miliardi di spese sanitarie e 32 mila morti all'anno in più, secondo l'Oms. Un cocktail di veleni concentrato in massima parte nella pianura Padana, da 22 giorni a secco di pioggia e con concentrazioni di polveri sottili due volte superiori ai limiti di legge.

Le telecamere di “Tv7”, venerdì 16 dicembre alle 23.35 su Rai1, sono andate sotto la cappa di smog che accorcia di 14 mesi le aspettative di vita nella Valle del Po e a Torino, la città oggi con l'aria più inquinata del nostro Paese.
Di seguito gli altri racconti della settimana: i dati statistici disegnano un quadro di grande difficoltà sul lavoro e l’economia nel Sud Italia.

Il nuovo governo pone la questione fra le priorità. Un reportage racconta la situazione da Vibo Valentia che i numeri indicano essere la situazione peggiore, nei paesi della Calabria che si svuotano per l’emigrazione e al porto di Gioia Tauro dove, dopo il sogno infranto del grande polo siderurgico, arrivano mobilità e licenziamenti.


Si andrà poi tra le mamme di Angera, vicino a Varese, che protestano contro la chiusura del reparto di pediatria e del punto nascite dell’ospedale. Se per questa situazione sembra ventilarsi una soluzione positiva, resta però aperto il dibattito sulla sicurezza e le compatibilità economiche dei punti nascita che non registrano almeno 500 nati ogni  anno.


Archiviato il risultato del referendum il programma fa l’analisi di come i partiti stiano riorganizzando il loro campo d’azione in un passaggio d’epoca come quello attuale. Cosa ci riserverà il futuro sul piano politico? Come si muoveranno centrosinistra, centrodestra, Grillo?


Si tornerà anche ad Amatrice, dove è iniziato il lavoro di sgombero dalle macerie del terremoto del 24 agosto  e nelle frazioni che invece sono ancora centri fantasma con gli abitanti costretti a vivere in roulotte. Mentre l’esercito è al lavoro per consegnare entro Natale le casette provvisorie ai primi nuclei familiari. Le donne di Amatrice, colpite dal lutto, si mettono in Associazione per recuperare gli antichi mestieri perché, dicono, vogliono ricominciare e non essere costrette a vivere di aiuti.

Focus anche sulla Francia dove non si placano le polemiche sulla legge che proibisce l'uso del velo islamico. A pagare tutte le multe, 2000 finora, è infatti un ricco uomo d'affari franco-algerino, Rachid Nekkaz, che con il suo operato mette seriamente in crisi il principio di laicità, in Francia e non solo.   


Si resta in Europa dove 25 anni fa, proprio in questi giorni,  crollava l’Unione Sovietica: a Tv7 l’intervista con Michail Gorbaciov protagonista di quel periodo. Dalla presa del potere da parte di Eltsin ai timori di una nuova guerra fredda, dal conflitto in Ucraina all’elezione di Trump negli Usa, il pensiero di uno dei personaggi di primo piano del XX secolo.


Si torna in Sardegna dove è boom della marijuana. Dalla Gallura al Sulcis, passando per il Medio Campidano, tutta l’isola si è trasformata in una mega piantagione di cannabis, che frutta ai trafficanti oltre 50 milioni di euro l’anno. Molti malviventi da sempre specializzati nei sequestri di persona si sono riciclati nelle coltivazioni estensive e intensive di erba, che rende molto di più, a fronte di pene di gran lunga inferiori. Anche il bandito più famoso della Sardegna, Graziano Mesina, è stato appena condannato in primo grado per traffico di stupefacenti.


Il programma proporrà anche le storie dei padri, alle prese con il bisogno di essere più inseriti nella vita dei figli e a confronto con i retaggi culturali: alla ricerca di un tempo di qualità da vivere come genitore. I bambini con un padre presente sono più equilibrati e hanno meno probabilità di sviluppare problemi comportamentali. A sostenerlo è una ricerca dell’Università di Oxford.

La puntata si chiude con Niccolò Agliardi, raffinato cantautore italiano, compositore di brani per grandi cantanti, fra i quali Laura Pausini con la nomina ai Latin Grammy Awards, delle colonne sonore della fiction “Braccialetti Rossi” e da poco, con il suo primo romanzo da scrittore.

Il Questore di Reggio revoca i 19 D.A.SPO. emessi nei confronti dei giocatorori della Nuova Gioiese

I giovani giocatori della squadra di calcio della “Nuova Gioiese”, alcuni dei quali minorenni, durante l’incontro disputatosi il 2 febbraio scorso presso lo Stadio comunale di Gioia Tauro, valido per il Campionato regionale juniores, si erano resi responsabili di una violenta aggressione nei confronti dei giocatori della squadra avversaria del “Calcio Cittanovese”.

I calciatori erano stati, pertanto, destinatari del provvedimento di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive per 2 anni, con l’ulteriore prescrizione dell’obbligo di presentazione presso gli uffici di Polizia.

I giovani, dopo circa 10 mesi di divieto, durante i quali hanno pienamente rispettato le prescrizioni imposte, hanno presentato attraverso don Gianni, il Parroco della Chiesa “Maria Santissima di Porto Salvo”, un’accorata e corale istanza al Questore, che li ha convocati nel proprio ufficio, dichiarandosi consapevoli dell’errore commesso, consci della gravità dell’accadimento e pentiti per quanto accaduto. Il Questore della Provincia reggina ha, pertanto, inteso revocare tali provvedimenti, volendo dare ai giovani l’opportunità di ritornare a praticare lo sport da loro tanto amato da calciatori e nei luoghi a ciò istituzionalmente deputati. I provvedimenti di D.A.SPO. a suo tempo emessi, infatti, avevano di fatto stroncato il loro sogno di avere un futuro da calciatori professionisti. Con le revoche il Questore Grassi ha inteso ridare fiducia ai 19 giovani interessati dalla triste vicenda, riattivando la loro legittima aspirazione ad un miglioramento della propria vita e alla pratica di uno sport dall’indubbio valore socio-educativo che fa sognare molti giovani che aspirano a divenire campioni.

Tale revoca è stata simbolicamente partecipata ai ragazzi nel corso di un incontro, tenutosi nel pomeriggio di ieri presso l’oratorio della chiesa “Maria Santissima di Porto Salvo”, nel cui campetto i giovani in questi mesi hanno continuare a giocare a calcio, alla presenza del Parroco Don Gianni, dei giovani calciatori e dei loro genitori, che hanno manifestato grande plauso all’iniziativa del Questore, commuovendosi per le parole espresse dell’Autorità provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. In taluni contesti, infatti, il “perdono” può assumere un’efficacia rieducativa maggiore rispetto alla punizione, restituendo, nella circostanza, ai giovani calciatori fiducia nella vita e nelle Istituzioni, portatrici di legalità e di valori sociali, che vanno ben oltre la mera repressione dei comportamenti illeciti.

Il provvedimento di revoca, infatti, è un chiaro segnale dell’attenzione riposta dalla Polizia di Stato nei confronti dei giovani che, in una provincia come quella reggina tristemente insidiata dalla criminalità e caratterizzata da contesti sociali degradati, spesso non hanno altra opportunità di trascorrere il proprio tempo libero se non praticando lo sport che insegna il rispetto delle regole, con finalità socio-educativa che va ben oltre il mero individualismo.

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