Covid: Serra San Bruno avrà un centro vaccinale

"Ieri mattina il Commissario dell’Asp Maria Bernardi ha incontrato il sindaco di Serra San Bruno Alfredo Barillari. E’ stata l’occasione per fare il punto sulla campagna di vaccinazione anti-Covid, con l’obiettivo di intraprendere ulteriori iniziative comuni finalizzate ad imprimere una maggiore accelerazione alle somministrazioni. Entrambi, nel corso del cordiale colloquio, hanno concordato sulla necessità di attivare un centro vaccinale stabile presso il Comune di Serra San Bruno. Il sindaco Barillari, nel confermare la sua collaborazione, ha voluto manifestare il suo apprezzamento a tutti gli operatori sanitari per l’impegno e lo spirito di abnegazione che stanno dimostrando nel contrastare la pandemia. Dal canto suo, il commissario Maria Bernardi, nel ribadire l’importanza di mantenere un sempre più proficuo rapporto di collaborazione con tutti i Sindaci che rappresentano i principali riferimenti istituzionali per i cittadini, ha voluto dare atto al sindaco di Serra della sua propositiva e fattiva disponibilità per la soluzione dei problemi che interessano la sanità vibonese".

È quanto si legge in una nota dell'Asp di Vibo Valentia.

Covid: boom di contagi in Calabria, oltre 500 casi in 24 ore

Quattro morti, 207 guariti e 522 nuovi casi positivi.

Questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria.

Complessivamente, quindi, su 631.063 persone sottoposte a tampone dall'inizio della pandemia, 47.480 sono risultate positive.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

- Cosenza: casi attivi 5.242 (110 in reparto AO di Cosenza; 18 in reparto al presidio di Rossano; 15 al presidio ospedaliero di Acri; 18 al presidio ospedaliero di Cetraro; 0 all'Ospedale da Campo; 17 in terapia intensiva, 5.064 in isolamento domiciliare); casi chiusi 9.510 (9.155 guariti, 355 deceduti).

- Catanzaro: casi attivi 2.521 (59 in reparto all'AO di Catanzaro; 9 in reparto al presidio di Lamezia Terme; 24 in reparto all'AOU Mater Domini; 12 in terapia intensiva; 2.417 in isolamento domiciliare); casi chiusi 4.413 (4.314 guariti, 99 deceduti).

- Crotone: casi attivi 956 (41 in reparto; 915 in isolamento domiciliare); casi chiusi 3.120 (3.067 guariti, 53 deceduti).

- Vibo Valentia: casi attivi 519 (16 ricoverati, 503 in isolamento domiciliare); casi chiusi 3.826 (3.756 guariti, 70 deceduti).

 - Reggio Calabria: casi attivi 1.353 (85 in reparto all'AO di Reggio Calabria; 13 in reparto al P.O di Gioia Tauro; 5 in terapia intensiva; 1.250 in isolamento domiciliare); casi chiusi 15.661 (15.420 guariti, 241 deceduti).

- Altra Regione o stato Eestero: casi attivi 50 (50 in isolamento domiciliare); casi chiusi 309 (309 guariti).

I casi segnalati nelle ultime 24 ore sono così distribuiti: 102 in provincia di Reggio Calabria, 171 in provincia di Cosenza, 135 in provincia di Catanzaro, 80 in provincia di Crotone e 34 in quella di Vibo Valentia.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza su territorio regionale sono in totale 450.

 

Vaccinazioni, “Per Serra insieme” chiede chiarezza: “Troppe voci su presunte ingiustizie. E il sindaco faccia conoscere la reale situazione del contagio”

"Una organizzazione migliore delle procedure di prenotazione del vaccino, stimolando e coinvolgendo i medici di base che possono essere la vera arma vincente contro il diffondersi del virus, anche garantendo l’assistenza a quei malati che possono essere curati a casa, tanti dei quali persino fragili, che già versano in precarie condizioni di salute ed economiche”.

È quanto chiede il gruppo “Per Serra insieme” che vuole conoscere tutti i dettagli relativi alla gestione delle vaccinazioni a partire dal “numero di medici  di base di Serra che hanno dato la disponibilità ad assistere i contagiati a casa e, soprattutto quanti lo fanno oggi e quanti si sono resi disponibili a vaccinare a casa i loro pazienti, specie quelli non deambulanti o comunque fragili”.

In particolare, gli esponenti della minoranza domandano al sindaco “come mai nei paesi limitrofi si organizzano i tamponi rapidi domiciliari e a Serra oramai non più” e perché “tutto tace”. Considerato che “ciò rende ancor più difficoltoso un immediato tracciamento” e che “famiglie, con figli, che da oltre 1 anno non dispongono di reddito da lavoro potrebbero non avere i soldi per fare i tamponi (per un nucleo di 4 persone servono 240 euro)”, il gruppo “Per Serra insieme” vuole sapere dal primo cittadino quale sia “la reale situazione del contagio a Serra” e “cosa sta facendo per rendere più celere la ricezione degli esiti dei tamponi” visto che ci sono “persone che aspettano da settimane di sapere se siano o meno positive”.

Dunque, “servono fatti, non parole o proclami” e sono indispensabili “comportamenti caratterizzati da serietà, impegno e concretezza”.

Il gruppo chiede inoltre ai rappresentanti delle istituzioni sanitarie locali di “difendere il loro territorio” e di “pretendere maggiori attenzioni, risorse ed impegno da parte del commissario dell’Asp”. 

I rappresentanti di “Per Serra insieme” rilevano inoltre “la diffusione di voci, secondo le quali si starebbe procedendo con la vaccinazione di persone che non possono vantare alcun diritto di precedenza a discapito di ultraottantenni o malati in condizioni di particole fragilità”. 

“Se ciò fosse vero – sottolineano - ci troveremmo di fronte ad una grande ingiustizia se non ad una gestione clientelare dei vaccini da parte di pochi individui, evidentemente poco propensi al rispetto dei diritti delle persone più deboli”.

Altre richieste sono quella diretta al commissario dell’Asp Bernardi, concernente “la fornitura di personale e di attrezzature necessarie per far istituire a Serra San Bruno un servizio di vaccinazione quotidiano”, e quella rivolta al sindaco per “rendere disponibile un locale, secondo noi adatto a tale scopo, quale la palestra della scuola media che si trova peraltro adiacente anche agli ambulatori del Distretto dove ora si svolgono tali operazioni”.

“Ciò – sostengono i componenti del gruppo di opposizione - renderebbe più sicure e veloci le operazioni di vaccinazione e consentirebbe di vaccinare la popolazione serrese, e non solo, nel minor tempo possibile, anche con il prezioso e disinteressato contributo delle associazioni di volontariato”.

Serra: ci sono 61 casi di coronavirus

Sale a 61 il numero delle persone contagiate dal coronavirus a Serra San Bruno.

A darne notizia è stato il sindaco Alfredo Barillari.

"Completata l’analisi dei tamponi molecolari - ha scritto Barillari su Facebbok - purtroppo sono pochi i guariti e i “casi sospetti” sono stati confermati come positivi, insieme a diversi contatti diretti. Il numero totale dei positivi è di sessantuno, le persone sono tutte in buone condizioni e in isolamento da giorni. Con l’Asp siamo già a lavoro per organizzare un drive-in di controllo per la prossima settimana".

Covid, campagna vaccinale in Calabria: i dubbi di Guccione (Pd)

"Il presidente Spirlì e il commissario Longo ci avevano rassicurato che il 30 per cento delle dosi ferme nei frigoriferi dovevano servire a garantire la seconda dose di richiamo. Era la “quota richiesta del range di sicurezza”, ribadiva il presidente della Regione Calabria. Ma ancora oggi, nonostante martedì sia arrivata la fornitura per proseguire la campagna vaccinale, centinaia di persone dovranno attendere la prossima settimana. Perché è avvenuto ciò? Se la matematica non ci inganna avremmo dovuto già avere in giacenza le dosi necessarie per garantire il completamento del percorso vaccinale a chi è stata già somministrata la prima dose. Ma nonostante siano trascorsi i 21 giorni tra l’una e l’altra dose molti over 80 sono stati rimandati a casa o invitati ad attendere nuove comunicazioni".

È quanto scrive in una nota, il consigliere regionale Carlo Guccione (Pd)

"Continuiamo a ripeterlo da tempo: c’è qualcosa che non funziona. Tra l’altro - prosegue l'esponente dem - se il metodo scelto per la prenotazione del vaccino anti Covid è quello della piattaforma online o tramite numero verde, perché in alcuni centri vaccinali si somministra il vaccino senza aver effettuato la prenotazione secondo le modalità previste dalla Regione? Continuiamo ad avere mille dubbi, ci saremmo aspettati un processo di trasparenza e di velocizzazione delle procedure in base a quanto stabilito dalle linee guida del Piano strategico nazionale per la vaccinazione anti Covid ma, purtroppo, la confusione regna sovrana. L’obiettivo non è quello di gridare allo scandalo ma una cosa è chiara ed innegabile: la responsabilità del Piano vaccinale nella nostra regione è del commissario Guido Longo che, ancora oggi, non è coadiuvato (certamente questo non può essere un alibi) né dal Dipartimento Tutela della salute della Regione, dove tutti sono in procinto di scappare, né dal Governo nazionale che a distanza di mesi non ha nominato i sub commissari che avrebbero dovuto affiancarlo. Inoltre, il commissario Longo dovrebbe essere responsabile anche del Piano regionale di contrasto al Covid-19. Siamo in piena terza ondata e siamo l’unica regione d’Italia a non avere un Piano, con le conseguenze che stiamo vedendo ormai da settimane: i Pronto soccorso intasati da pazienti Covid e non, con il rischio di nuovi focolai, senza che siano stati realizzati altri posti letto in terapia intensiva e sub intensiva o percorsi alternativi per malati Covid nei Pronto soccorso con Tac e radiologie dedicate. Tutte queste criticità potrebbero mandare in tilt il sistema sanitario calabrese.

È finito il tempo degli annunci - conclude Guccione - i calabresi non vogliono sentirsi presi in giro da dichiarazioni contrastanti con la realtà e i dati ufficiali. Continuiamo a combattere questo maledetto virus a mani nude, sono stati fatti pochi passi in avanti. Si chieda, dunque, il contributo di tutti per fare uscire realmente la Calabria dagli ultimi posti e da un vicolo cieco che rischia di procurare ulteriori morti e un’emergenza sanitaria senza fine".

Covid in Calabria: 347 nuovi casi, ma ci sono oltre 400 guariti

Quattro morti, 420 guariti e 347 nuovi casi positivi.

Questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria.

Complessivamente, quindi, su 627.407 persone sottoposte a tampone dall'inizio della pandemia, 46.958 sono risultate positive.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

- Cosenza: casi attivi 5.079 (104 in reparto Azienda ospedaliera di Cosenza; 18 in reparto al presidio di Rossano;15 al presidio ospedaliero di Acri; 18 al presidio ospedaliero di Cetraro; 0 all'ospedale da Campo; 17 in terapia intensiva, 4.907 in isolamento domiciliare); casi chiusi 9.500 (9.153 guariti, 347 deceduti).

- Catanzaro: casi attivi 2.425 (57 in reparto all'Azienda ospedaliera di Catanzaro; 9 in reparto al presidio di Lamezia Terme; 25 in reparto all'Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini; 13 in terapia intensiva; 2321 in isolamento domiciliare); casi chiusi 4.376 (4.266 guariti, 110 deceduti).

- Crotone: casi attivi 926 (35 in reparto; 891 in isolamento domiciliare); casi chiusi 3.070 (3.018 guariti, 52 deceduti).

- Vibo Valentia: casi attivi 500 (16 ricoverati, 484 in isolamento domiciliare); casi chiusi 3.811 (3741 guariti, 70 deceduti).

- Reggio Calabria: casi attivi 1.345 (79 in reparto all'Azienda ospedaliera di Reggio Calabria; 13 in reparto al presidio ospedaliero di Gioia Tauro; 6 in terapia intensiva; 1.247 in isolamento domiciliare); casi chiusi 15.567 (15.327 guariti, 240 deceduti).

- Altra Regione o stato Eestero: casi attivi 50 (50 in isolamento domiciliare); casi chiusi 309 (309 guariti).

I casi segnalati nelle ultime 24 ore sono così distribuiti: 78 in provincia di Reggio Calabria, 108 in provincia di Cosenza, 90 in provincia di Catanzaro, 52 in provincia di Crotone e 19 in quella di Vibo Valentia.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza su territorio regionale sono in totale 436.

 

Coronavirus, in Calabria due decessi e 201 nuovi casi

Due morti, 169 guariti e 201 nuovi casi positivi.

Questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria.

Complessivamente, quindi, su 621.909 persone sottoposte a tampone dall'inizio della pandemia, 46.311 sono risultate positive.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

- Cosenza: CASI ATTIVI 5.100 (96 in reparto Azienda ospedaliera di Cosenza; 18 in reparto al presidio di Rossano;15 al presidio ospedaliero di Acri; 17 al presidio ospedaliero di Cetraro; 0 all'ospedale da Campo; 15 in terapia intensiva, 4.939 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 9.262 (8.925 guariti, 337 deceduti).

- Catanzaro: CASI ATTIVI 2.382 (61 in reparto all'Azienda ospedaliera di Catanzaro; 10 in reparto al presidio di Lamezia Terme; 28 in reparto all'Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini; 13 in terapia intensiva; 2.270 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 4.263 (4.155 guariti, 108 deceduti).

- Crotone: CASI ATTIVI 877 (36 in reparto; 841 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 3005 (2.955 guariti, 50 deceduti).

- Vibo Valentia: CASI ATTIVI 573 (15 ricoverati, 558 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 3.704 (3.635 guariti, 69 deceduti).

- Reggio Calabria: CASI ATTIVI 1.350 (80 in reparto all'Azienda ospedaliera di Reggio Calabria; 13 in reparto al presidio ospedaliero di Gioia Tauro; 8 in terapia intensiva; 1.249 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 15.436 (15.198 guariti, 238 deceduti).

- Altra Regione o stato Eestero: casi attivi 50 (50 in isolamento domiciliare); casi chiusi 309 (309 guariti).

I casi segnalati nelle ultime 24 ore sono così distribuiti: 105 in provincia di Reggio Calabria, 55 in provincia di Cosenza, 18 in provincia di Catanzaro, 8 in provincia di Crotone e 15 in quella di Vibo Valentia.

 

 

Emergenza Covid in Calabria, il bollettino di oggi: 5 morti e 365 nuovi contagi

Cinque morti, 205 guariti e 365 nuovi casi positivi.

Questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria.

Complessivamente, quindi, su 609.312 persone sottoposte a tampone dall'inizio della pandemia, 44.349 sono risultate positive.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

- Cosenza: casi attivi 4.169 (81 in reparto AO di Cosenza; 16 in reparto al presidio di Rossano; 15 al presidio ospedaliero di Acri; 18 al presidio ospedaliero di Cetraro; 0 all'Ospedale da Campo; 12 in terapia intensiva, 4.027 in isolamento domiciliare); casi chiusi 9.245 (8.919 guariti, 326 deceduti).

- Catanzaro: casi attivi 2.208 (32 in reparto all'AO di Catanzaro; 9 in reparto al presidio di Lamezia Terme; 23 in reparto all'AOU Mater Domini; 15 in terapia intensiva; 2129 in isolamento domiciliare); casi chiusi 4.157 (4.052 guariti, 105 deceduti).

 - Crotone: casi attivi 797 (32 in reparto; 765 in isolamento domiciliare); casi chiusi 2.868 (2.819 guariti, 49 deceduti).

- Vibo Valentia: casi attivi 542 (15 ricoverati, 527 in isolamento domiciliare); casi chiusi 3.601 (3.534 guariti, 67 deceduti).

 - Reggio Calabria: casi attivi 1.302 (74 in reparto all'AO di Reggio Calabria; 11 in reparto al P.O di Gioia Tauro; 6 in terapia intensiva; 1211 in isolamento domiciliare); casi chiusi 15.101 (14.866 guariti, 235 deceduti).

- Altra Regione o stato Eestero: casi attivi 50 (50 in isolamento domiciliare); casi chiusi 309 (309 guariti).

I casi segnalati nelle ultime 24 ore sono così distribuiti: 48 in provincia di Reggio Calabria, 175 in provincia di Cosenza, 63 in provincia di Catanzaro, 56 in provincia di Crotone e 23 in quella di Vibo Valentia.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza su territorio regionale sono in totale 230.

 

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