Serra, Covid: 4 nuovi contagi e 16 casi sospetti

"Oggi registriamo quattro nuovi positivi al Covid, in seguito ai risultati dei tamponi molecolari. Le persone sono in buone condizioni, appartengono allo stesso nucleo familiare e sono isolate da diversi giorni".

È quanto afferma il sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari che aggiunge: "per quanto riguarda i casi sospetti, rilevati dagli screening con test rapido, contiamo sedici persone, la maggior parte delle quali appartenenti allo stesso nucleo familiare (o parenti stretti). Per loro aspettiamo l’esito del tampone molecolare. Anche questa settimana il mercato del giovedì resterà sospeso".

Serra: 5 casi di Covid e 11 sospetti. Chiuse le scuole

"Registriamo tre casi di positività al virus, le persone sono in buone condizioni; una di loro ha scoperto la positività in seguito al ricovero presso l’ospedale di Vibo dove è attualmente assistita (non in emergenza)". 

È quanto scrive in un post sulla sua pagina Facebook il sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari.

"I casi accertati sono, quindi, cinque", mentre quelli “sospetti sono undici, la maggior parte asintomatici; per loro - conclude Barillari - aspettiamo il risultato del tampone molecolare che sarà effettuato dall’Asp nei prossimi giorni. In via precauzionale è stata decisa la sospensione dell’attività didattica in presenza per le scuole di ogni ordine e grado. Una misura preventiva vista la recrudescenza del virus su tutto il territorio provinciale".

Covid, costo dei tamponi in Calabria: Anastasi (IriC) presenta un'interrogazione

Sul costo dei tamponi legati al covid-19, interviene il consigliere regionale Marcello Anastasi (“Io resto in Calabria”), con una interrogazione con richiesta di risposta immediata inoltrata al Presidente della Giunta regionale Antonino Spirlì.

“È stato segnalata da più parti nella Provincia di Reggio Calabria una significativa oscillazione del costo dei tamponi effettuati dalle cliniche private operanti sul territorio. Queste ingiustificate cifre negano ad alcune categorie, economicamente svantaggiate, la possibilità di ricorrere a questo strumento importante di tutela della propria salute, con grande svantaggio in termini di prevenzione e controllo della diffusione del virus del Covid – 19. Oltre alla devastante emergenza sanitaria – fa presente Anastasi-, la pandemia ha rappresentato nella nostra Regione anche un’emergenza economica senza precedenti, mettendo in ginocchio le poche realtà produttive esistenti. Pertanto, la situazione economica non può e non deve essere una pregiudiziale alla salvaguardia della salute”. Ricordando che “in altre Regioni, si è posto nei mesi scorsi lo stesso problema, arrivando ad un accordo con le strutture private, al fine di calmierarne i prezzi”, Anastasi solleva la “necessità che tutti i soggetti in campo, Istituzioni, Sanità pubblica e privata, facciano squadra in modo da fronteggiare nel più breve tempo possibile e, nel modo più efficace, l’emergenza sanitaria. Da questo spirito costrittivo – spiega Anastasi-, nasce la richiesta rivolta al presidente della Giunta F.F. On. Spirlì – questione estesa anche al Commissario alla Sanità della Regione Calabria Longo- se esista la possibilità e la volontà di un accordo tra Regione e cliniche private che arrivi a regolamentare i prezzi dei tamponi, contrastando così le disparità economiche segnalate dalla popolazione”. 

Serra, due nuovi casi di coronavirus

Due nuovi casi di coronavirus sono stati riscontrati ieri a Serra San Bruno.

Il sindaco Alfredo Barillari, nel divulgare la notizia, ha fatto sapere che si tratta di due “persone appartenenti allo stesso nucleo familiare", già "da alcuni giorni in isolamento domiciliare". 

 "Sono entrambe - ha aggiunto il primo cittadino - sintomatiche ma in buone condizioni".

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Emergenza Covid in Calabria, il bollettino di oggi: 3 morti e 226 nuovi casi

Tre morti, 128 guariti e 226 nuovi casi positivi.

Questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria.

.Complessivamente, quindi, su 559.627 persone sottoposte a tampone dall'inizio della pandemia, 38.589 sono risultate positive.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

 - Cosenza: casi attivi 2.502 (42 in reparto AO di Cosenza; 15 in reparto al presidio di Rossano;5 al presidio ospedaliero di Acri; 2 al presidio ospedaliero di Cetraro; 0 all'Ospedale da Campo; 7 in terapia intensiva, 2.431 in isolamento domiciliare); casi chiusi 8.671 (8.378 guariti, 293 deceduti).

 - Catanzaro: casi attivi 1.586 (23 in reparto all'AO di Catanzaro; 3 in reparto al presidio di Lamezia Terme; 2 in reparto all'AOU Mater Domini; 7 in terapia intensiva; 1.551 in isolamento domiciliare); casi chiusi 3.831 (3.732 guariti, 99 deceduti).

- Crotone: casi attivi 185 (9 in reparto; 176 in isolamento domiciliare); casi chiusi 2.702 (2.659 guariti, 43 deceduti).

- Vibo Valentia: casi attivi 444 (16 ricoverati, 428 in isolamento domiciliare); casi chiusi 3.181 (3.124 guariti, 57 deceduti).

- Reggio Calabria: casi attivi 1.587 (76 in reparto all'AO di Reggio Calabria; 9 in reparto al P.O di Gioia Tauro; 7 in terapia intensiva; 1.495 in isolamento domiciliare); casi chiusi 13.541 (13.333 guariti, 208 deceduti).

- Altra Regione o stato Estero: casi attivi 50 (50 in isolamento domiciliare); casi chiusi 309 (309 guariti, 1 deceduto).

I casi segnalati nelle ultime 24 ore sono così distribuiti: 59 in provincia di Reggio Calabria, 93 in provincia di Cosenza, 28 in provincia di Catanzaro, 27 in provincia di Crotone e 19 in quella di Vibo Valentia.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza su territorio regionale sono in totale 186.

 

Sorpresi a mangiare e bere in un locale, sanzionati per violazioni delle norme anti Covid

I carabinieri della Compagnia di Taurianova, nel corso dei controlli attivati per contrastare la diffusione del Covid hanno sanzionato 12 persone.

In particolare, i militari, durante una verifica effettuata in un locale di Cinquefrondi, hanno sorpreso diverse persone intente a consumare bevande e alimenti oltre il normale orario di apertura previsto dalle regole anti- contagio.

Gli uomini dell'Arma, dopo aver sanzionato gli avventori con multe per un totale di circa 4.800 euro, hanno disposto la chiusura del locale per cinque giorni, comminando al titolare una sanzione da 400 euro.

 

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Vaccino Covid: pronti sette siti di somministrazione al Gom di Reggio Calabria

"Relativamente alla campagna vaccinale riguardante il proprio personale la Direzione del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria informa che, dopo avere tratto la disponibilità di massima dei singoli dipendenti al fine di definirne il numero, è in fase di acquisizione del loro formale assenso. Sono stati già approntati, all'interno del presidio ospedaliero "Riuniti", sette siti di somministrazione del vaccino e, ad oggi, sono stati acquisiti oltre 1300 assensi alla vaccinazione da parte degli operatori sanitari di ogni ruolo. Lunedì 4 gennaio avrà inizio la campagna vaccinale fino all'esaurimento della prima scorta di dosi inviata dalla Regione e proseguirà in base alla seconda disponibilità di vaccini, il cui arrivo è stato preannunciato dalla Regione per il giorno 4 gennaio, fino a coprire tutta la popolazione ospedaliera che avrà espresso il proprio consenso non rappresentando la vaccinazione, ad oggi, un obbligo di legge per il personale dipendente. Si comunica, altresì, che è intenzione del Gom procedere alla vaccinazione di quanti, in virtù dei loro compiti di supporto/assistenza/fornitura, hanno frequentazione abituale con gli ambienti ospedalieri".

È quanto scrive in una nota la direzione generale del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria.

Emergenza covid, Uniti per Nardodipace chiede le dimissioni del sindaco

"L'interrogazione consiliare trasmessa stamattina al sindaco è stata condivisa dall'intero movimento politico "Uniti per Nardodipace" e si è resa necessaria a causa dell'assoluto stato di abbandono in cui sia i dipendenti comunali che l'intera comunità versano da quando è circolata voce di possibili casi di infezione da coronavirus Covid-19". È quanto scrive in una nota il responsabile del Movimento "Uniti per Nardodipace", Romano Loielo. "È assolutamente intollerabile - prosegue Loielo - che il sindaco, massima autorità locale in materia sanitaria e di protezione civile, in un momento così delicato ed importante per la sicurezza e l'incolumità pubblica sparisca senza lasciare traccia né impartire adeguate direttive, lasciando una intera cittadinanza nel panico e nello sconforto più dilagante. I dipendenti comunali sono rimasti privi di guida, anch'essi abbandonati in un incredibile stato di incertezza sia in ordine allo svolgimento o meno del servizio che alla regolare percezione della retribuzione, atteso che prima veniva chiusa all'improvviso la sede municipale per una intera settimana, impedendo così di fatto l'accesso agli uffici ed il corretto svolgimento dell'attività lavorativa, senza impartire alcuna direttiva in merito ai dipendenti, e poi veniva trasmessa loro, qualche giorno fa, una breve nota con la quale venivano invitati a porsi in quarantena volontaria, omettendo però di chiarire se le assenze dal lavoro sarebbero state giustificate e retribuite. Insomma, un vero e proprio caos al quale non solo il sindaco ma nemmeno gli altri amministratori hanno inteso porre fine, intervenendo attivamente per fronteggiare adeguatamente la situazione emergenziale in atto e infondere, inoltre, la necessaria fiducia ai cittadini. Inutile evidenziare che tale stato di indifferenza da parte delle autorità comunali ha certamente contribuito sia ad alimentare lo stato di allarme tra la comunità che il pericolo per la salute pubblica, non essendo stati adottati i dovuti provvedimenti necessari per scongiurare seriamente la diffusione del contagio. Il gruppo politico "Uniti per Nardodipace", facendo proprio il sentimento popolare che soprattutto in questi giorni è diffuso ampiamente nella comunità, chiede le immediate dimissioni del sindaco e degli amministratori comunali di maggioranza per assoluta e manifesta incapacità, avendo dimostrato con ogni evidenza sinora di non essere assolutamente in grado non solo di provvedere all'ordinaria amministrazione ma nemmeno di fronteggiare gravi situazioni di crisi come quella che allo stato anche la piccola comunità di Nardodipace sta vivendo".

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