Vibo: "Discarica all'ingresso del tunnel che porta a Villa Gagliardi", la denuncia di Lo Bianco (FdI)

"Una vera e proprio discarica all'ingresso del tunnel che porta a Villa Gagliardi".

E' quanto denuncia il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Anthony Lo Bianco, che chiede l’immediato intervento dell’Amministrazione comunale.

"Dopo le segnalazioni di alcuni cittadini - scrive Lo Bianco in una nota - non possiamo che constatare l'abbandono delle vie principali che portano alla Villa.

Infatti - conclude il cordinatore di FdI - abbiamo trovato lattine, bottiglie di vetro e plastica, bicchieri, cannucce, fazzolettini di carta e molteplici buste con spazzatura e come se non bastasse anche siringhe usate".

Vibo Valentia, decoro urbano: la denuncia di Gioventù nazionale

Riceviamo e pubblichiamo

"Per l'ennesima volta Gioventù nazionale e Fratelli d'Italia si fanno portavoce del malcontento generale dei cittadini, i quali sono costretti a convivere con sterpaglie e rifiuti sparsi lungo le vie della città e non solo.
Questa volta Gioventù nazionale riporta a galla una segnalazione effettuata dal coordinatore cittadino di FdI Anthony Lo Bianco, circa 3 mesi fa, è rimasta inascoltata dai vertici di palazzo Luigi Razza.
All'interno dell'art. 25 del Capitolato, che descrivere il servizio di verde pubblico e spiagge con il conseguente servizio di diserbo ed estirpazione oltre alla cigliatura delle strade, troviamo anche "altre aree" che devono essere descespugliate ove se ne ravveda la necessità.
E tra le altre aree, rientra quella che noi vogliamo segnalare, via G. De Luca (ex tangenziale ovest), dove in questi giorni abbiamo effettuato dei sopralluoghi, constatando a distanza di mesi, una situazione a dir poco incresciosa, la quale, oltre a favorire la presenza di topi, serpenti e altri animali selvatici, non garantisce le condizioni ottimali necessarie per la salute e il benessere della popolazione.
I motivi igienici sono una necessità, e anche impellenti e se quella banchina, con erba straripante, è comunale, dev'essere il comune ad attivarsi.

Per l'ennesima volta, di conseguenza, ci facciamo portavoce di una richiesta da parte dei cittadini, rivolta all'amministrazione e chiediamo che l'assessore all'ambiente, signor Giuseppe Russo, adotti le opportune contromisure e si impegni in un intervento immediato che possa sanare la situazione nel più breve tempo possibile.
Vibo Valentia non è più disposta a convivere con condizioni di questo tipo.
Il Comune si rimbocchi le maniche e inizi a lavorare per gli interessi della popolazione!

Rosario Losiggio - Coordinatore provinciale Gioventù nazionale Vibo Valentia

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Reggio, Fratelli d'Italia in piazza contro lo Ius soli

Riceviamo e pubblichiamo

"Contro l’irriguardosa messa in scena, proposta da alcuni insegnanti e rilanciata dal Pd, di digiunare a favore dello “Ius soli”, Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale ha organizzato una giornata di mobilitazione nazionale per questo sabato 28 ottobre, intitolata “Contro sciopero della fame”: nelle principali piazze cittadine sarà possibile degustare stuzzichini e prodotti locali.

Anche FdI e Gioventù nazionale di Reggio Calabria aderiranno all’iniziativa e saranno presenti a piazza Camagna, lieti di poter fornire tutte le informazioni che riguardano la cittadinanza e i motivi che spingono il nostro partito ad esprimersi negativamente sullo Ius Soli. Siamo convinti che dietro la volontà del Pd di estendere il diritto alla cittadinanza ad uno smisurato numero di cittadini stranieri presenti sul nostro territorio, ci sia solo la macchinazione di estendere il proprio bacino elettorale. Il tutto è aggravato da un inutile sciopero della fame irrispettoso di chi, tra i molti cittadini italiani, stenta ad arrivare a fine mese e vive purtroppo di stenti, dimenticato dal governo. Ci uniamo al pensiero di Giorgia Meloni: “Porre la fiducia sullo ius soli sarebbe un atto indegno da parte di un governo illegittimo: se il Pd vuole rendere la cittadinanza un automatismo metta lo ius soli come primo punto del suo programma e si faccia dare un mandato dai cittadini. Per FdI-AN la cittadinanza non sarà mai un automatismo: deve essere voluta, meritata e celebrata.”

Vi aspettiamo in piazza, dalle 18 di oggi, dove i militanti di Fratelli d’Italia e i ragazzi di Gioventù Nazionale saranno pronti a fornire tutte le delucidazioni sulla tematica".

Andrea Guarna - Coordinatore Cittadino FdI - An - Reggio Calabria 

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Ripepi (FdI-An): Renzi a Reggio sfugge il confronto e il PD continua la “saga delle vacche di Fanfani”

Riceviamo e pubblichiamo

"Oggi possiamo ufficialmente decretare la morte della democrazia. Di democratico è rimasto solo il nome di un partito che qui, a Reggio Calabria, sta lasciando dietro di sé terra bruciata. Avremmo tanto voluto dire la nostra a Matteo Renzi che oggi con il suo “Destinazione Italia” ha fatto tappa per pochi minuti nella nostra stazione, giusto il tempo di un paio di salamelecchi facendo finta che fuori, oltre le mura della stazione, non ci fosse nessuno. Noi di Fratelli d’Italia lo attendevamo all’entrata principale ma la cortina di sicurezza ha impedito di avvicinarsi ai treni: di cosa hanno paura lui e i suoi cortigiani? Li aspettavamo, con le mani alzate su ordine di Polizia e Carabinieri (che egregiamente svolgevano il loro lavoro e rispondevano a degli ordini). Pacifici, “armati” di bandiere e di domande, soprattutto domande sulla politica fallimentare piddina riproposta in chiave locale qui in riva allo Stretto. In stazione, stamattina, erano ammessi solo quelli muniti di tessera del PD: gli altri tutti fuori,  cittadini di serie B che, a quanto pare, non meritano risposte e possono continuare benissimo a subire il mesto destino di colonia sfruttata come bacino elettorale e nulla più. Una terra a cui è stata tolta anche la dignità del confronto e la possibilità di far sentire il dissenso.

Avremmo voluto ricordare al “beniamino” Renzi che era stato proprio lui a dirci nell’aprile 2016, firmando i Patti per il Sud al cospetto dei Bronzi, che “dobbiamo impegnarci per creare collegamenti a questo Museo e le strutture necessarie per incrementare i visitatori”, mentre i fatti lo smentiscono spudoratamente non è il suo Governo che ha deliberato strategico l’Aeroporto Firenze Pisa e declassato quello dello Stretto cioè di Reggio e Messina a scalo nazionale con i risultati oggi sotto gli occhi di tutti ? Non è lui che è venuto alle Omeca promettendo mari e monti e poi le ha vendute ai giapponesi ?

Avremmo voluto ricordare a Renzi (lui che aveva detto che “siamo in prima fila con i giudici e con le forze dell'ordine per sconfiggere ogni forma di criminalità”) che la presenza dello Stato, efficace contro il malaffare, la si mantiene anche con delle strutture come l’Agenzia dei Beni Confiscati, declassata e diventata di second’ordine, nel totale silenzio di chi, anziché lottare e “battere i pugni sul tavolo” in difesa del territorio, ha piegato la schiena. Non ci piace questa politica tutta slogan, promesse e niente sostanza, che nel caso reggino ha visto un partito, il PD, farsi una guerra intestina sulla pelle dei cittadini: un sindaco impegnato in una campagna referendaria, giusto dieci mesi fa, che gli aveva fatto sperare di arrivare ai piani alti mentre la giunta era stata azzerata e la città era priva di azione politica, una guida scialba anche dopo la nomina dei nuovi assessori ed una nuova guerra tra Falcomatà e Marcianò per meri interessi carrieristici. Oggi la stessa Angela Marcianò era alla stazione per consegnare il suo documento programmatico per la regione. Quale è lo spessore e la competenza della Marcianò ? Forse molta visibilità! Non si può continuare a mandare avanti persone che non hanno ne arte e parte come lo stesso Renzi se non una dialettica da guitto. Noi volevamo dire al segretario nazionale del PD come lo diciamo ai suoi rappresentanti territoriali che se oggi lo si vuole il PD che governa l’Italia può risolvere la situazione di Reggio e della Calabria colmando il grande gap economico che ci vede ultima regione e ultima città metropolitana d’Italia per esempio facendo insediare nella nostra città metropolitana aziende che di fatto sono di proprietà dello Stato essendo partecipate dalla cassa depositi e prestiti.

Solo i vigliacchi si sottraggono al giudizio degli elettori e preferiscono le porte secondarie e gli escamotage per salvare la reputazione. Oggi, oltre alla morte della democrazia e del sano confronto, ci è stata data una dura lezione di vigliaccheria. Prima o poi bisognerà che i responsabili ne diano conto ai reggini e a tutti: nel frattempo il caro Renzi continui pure a muoversi nelle ombre".

Massimo Ripepi - Consigliere comunale Fratelli d'Italia Reggio Calabria

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Sant'Eufemia d'Aspromonte: circolo cittadino di Gioventù nazionale diventa circolo territoriale

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Grazie all’eccezionale numero di adesioni registrate durante la campagna tesseramento dei mesi scorsi, il circolo di Sant’Eufemia d’Aspromonte ingloberà i limitrofi comuni di Sinopoli e San Procopio.

La guida del movimento giovanile di Fratelli d’Italia, grazie al gran numero di iscritti, sarà affidata ad Alessandro Forgione, ruolo che fino ad oggi ha egregiamente svolto per il circolo di Sant’Eufemia, e riguarderà una più ampia circoscrizione territoriale inglobando gli altri due comuni e decretando la nascita di una corposa comunità giovanile.

“Si tratta di una responsabilità che sono lieto di affidare ad Alessandro, ragazzo che si è distinto per impegno e dedizione.” Queste le parole del coordinatore provinciale di Gioventù Nazionale Reggio Calabria, Angelo Costantino, che si unisce all’augurio di proficuo lavoro che tutti i giovani del movimento locale mandano ad Alessandro Forgione per l’incarico ricevuto, nuovo tassello della rete giovanile di destra sul territorio".

 

Angelo Costantino - Coordinatore provinciale – Gioventù nazionale Reggio Calabria

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Montepaone, Grande (FdI -An): "Necessario un cammino costruttivo con l’attuale maggioranza consiliare"

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"La partecipazione alla vita politica e sociale all’interno di una comunità civile è presupposto di ampio consenso democratico e di vivo interesse civico. Nel nostro contesto territoriale lo spirito di appartenenza ad una comunità viene spesso e volentieri vessato da continue manifestazioni distruttive, le quali, pur rimanendo nel legittimo alveo dei “diritti” rischiano di tramutarsi in autoritari abusi che erodono fortemente lo status sociale del nostro paese e destabilizzano il dibattito politico, trasformandolo in una guerra senza frontiere, priva di punti di vista lungimiranti, priva di progettualità e soprattutto senza alcun valore per il cittadino. Il dibattito politico deve essere dialogo formativo, costruttivo, pronto a migliorare e propenso a contribuire alla causa comune che è esclusivamente il servizio al cittadino.

Fratelli d’Italia, sin ora, non si è mai espressa “nell’arena politica” che è diventata Montepaone, in cui la distruzione ha più voce della costruzione, in cui si preferiscono vetrine giornalistiche al dibattitto, in cui non si vede alcuna collaborazione tra maggioranze e minoranze, che si inseguono e perseguono, in una lotta estenuante di titoli e conferenze.

La nostra realtà politica è differente, ci chiamiamo fuori dalla battaglia del gatto ed il topo, cercando di rinvenire invece soluzioni “vere” e “valide” per il cittadino Montepaonese. Siamo una forza politica giovane, rappresentativa sul territorio e ben articolata, mettiamo a disposizione della politica locale dei “tecnici” e nessun politicante di nuova o vecchia fattura. Crediamo che la soluzione migliore sia quella rispondente ai bisogni del cittadino e che dunque, risulti evidente e necessario un cammino costruttivo con l’attuale maggioranza consiliare, percorso che ci garantisca di rinvenire obiettivi comuni e tendere un sostegno politico, sociale e umano più che mai incisivo. Per cambiare le sorti del nostro paese nulla ha più valore di una seria collaborazione finalizzata a risolvere le criticità evidenti che assillano Montepaone, senza bendarsi gli occhi di fronte alle responsabilità e senza instaurare una politica aggressiva ed intollerante finalizzata alla più becera campagna elettorale o ancor peggio ad un misero orgoglio di guardare il proprio avversario in difficoltà.

Bisogna comprendere che la politica sana e trasparente è costituita, primariamente, da obiettivi che attengono alle necessità del cittadino, da programmi condivisi, da “fatti” e poche “parole” ma soprattutto dal senno di colui che è chiamato ad amministrare, che sia in maggioranza o in minoranza, di essere chiamato a rappresentare il prossimo e non se stesso.

A breve Fratelli d’Italia presenterà alla cittadinanza Montepaonese i propri programmi politici per il prossimo biennio i quali, verranno certamente condivisi con l’attuale amministrazione e con tutte le forze politiche cittadine che vogliano in qualche modo contribuire ad un cammino di crescita “costruttivo”.

Non esiste futuro senza un duro lavoro, ma non esiste lavoro senza un’adeguata programmazione e nulla di ciò è possibile in assenza di preparazione, desiderio e volontà."

Giuseppe Grande - Commissario cittadino Fratelli d'Italia -Montepaone

Valanidi, Putortì sollecita soluzione per grave crisi idrica: "perché non delle vasche a monte?"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da parte di Giuseppe Putortì, Presidente circolo Fdi-AN “Giorgio Almirante” di Reggio Calabria, riguardo l'annoso problema della mancanza d'acqua, durante le stagioni estive, nei paesi del comprensorio del fiume Valanidi.

Il comprensorio del Valanidi é martoriato come ogni estate da mancanza di acqua nelle abitazioni. Un problema vecchio al quale quasi da sempre si é cercata una soluzione, come il drenaggio delle pompe di sollevamento a valle...ma perché non risolvere il problema una volta per tutte a monte? Le zone montuose del Valanidi godono di falde acquifere consistenti che ovvierebbero, se adeguatamente sfruttate (nei limiti delle difficoltà logistiche), ai tanti disagi patiti dalla popolazione soprattutto nel periodo estivo.

Il mio suggerimento è quello di creare delle vasche a monte così da risolvere in loco la problematica, l'acqua arriverebbe in tutte le abitazioni per inerzia di caduta, con margini di risparmio e risolvendo questo problema, purtroppo ormai di routine che dovrebbe essere affrontato analizzando tutte le soluzioni alternative possibili e attuabili. È necessario un massiccio piano di interventi per Valanidi, un'area che può benissimo essere considerata simbolo dell'amnesia dell'amministrazione comunale che aveva imbottito di promesse elettorali i suoi abitanti, lasciati adesso in balia di problematiche, impossibili da nascondere ancora sotto il tappeto e ormai sotto gli occhi di tutti: strade al collasso e in alcuni tratti pericolosamente prive di guardrail, perdite idriche e fognarie (come attenzionato con sit-in di Fratelli d'Italia nel Rione Trapezi qualche settimana fa).

Auspico un sincero cambio di marcia da parte dell'amministrazione: la popolazione di Valanidi pretende attenzione e serietà!

Serra, Fratelli d'Italia controreplica al Pd: "Nascondono la polvere sotto il tappeto"

«Leggiamo la risposta del partito democratico alla nostra nota di ieri e non possiamo rilevare che, ancora una volta, cercano di nascondere la polvere sotto il tappeto. La nostra non era e non voleva essere una nota dal contenuto politico, ma era incentrata sull'operato dell'amministrazione Pd in questi ultimi tredici mesi». Continua il botta e risposta locale tra il partito di Giorgia Meloni e quello di Renzi. Dopo la replica del circolo cittadino del Partito democratico non si è fatta attendere la controreplica di Fratelli d’Italia. «Certo ci saremmo aspettati – fanno sapere da FdI - delle risposte punto per punto a quanto messo in chiara evidenza nella nostra nota, ma evidentemente avendo messo da parte il politichese ed avendo scritto solamente la verità nuda e cruda a questa il Pd, non potendo continuare a mentire, non ha potuto fare altro che glissare sui vari argomenti ed ha cercato di ribattere su cose passate, morte e sepolte ed ancora una volta ha rispolverato il solito bla bla bla "la colpa è dell'amministrazione precedente".

Ci rendiamo conto – proseguono - che la verità fa male, ma bisogna anche farsene una ragione». Anzichè rispondere sul «perchè hanno perso un anno per affidare i lavori per il sistema idrico, sul perchè a distanza di un anno non è stato fatto nulla per incrementare la percentuale della raccolta differenziata rinunciando addirittura a vendere quel poco che si sta facendo e sono state cedute le relative deleghe, sul perchè l'ex carcere non è stato avviato all'uso cui è progettualmente destinato o magari ad altro uso che soddisfi l'amministrazione comunale, sul perchè ancora non sono partiti i lavori per la palestra dietro la scuola media, sul perchè non è stato ancora realizzato il parco giochi, sul perchè non sono ancora partiti i lavori di ristrutturazione dell'edificio destinato a sede del comando dei vigili urbani, sul perchè non sono stati in grado di avviare i parcheggi a Santa Maria, sul perchè hanno sbagliato la gara di appalto relativa al finanziamento di 65.000 (sessantacinquemila) euro concesso dalla regione calabria ed hanno dovuto spendere circa 8.000 (ottomila) euro per difendersi davanti al Tar, ma sopratutto sul perchè il Comune di Serra San Bruno non è stato in grado di intercettare due finanziamenti a fondo perduto che avrebbero consentito di migliorare le strutture con l'adeguamento alle norme antisismiche di due istituti scolastici dove i bambini ed i ragazzi di Serra San Bruno trascorrono almeno cinque ore al giorno della loro esistenza fino all'età di 14 (quattordici) anni, e sul perchè, sempre il Comune di Serra San Bruno, non è stato in grado di intercettare un ulteriore finanziamento a fondo perduto per la sistemazione delle strade poderali (in totale si tratta di un danno a carico della collettività di circa duemilioni di euro), e su tante altre cose, il partito democratico, non avendo alcuna possibilità di risposta perchè come detto la nostra nota raccontava solo ed esclusivamente una verità inconfutabile che è sotto gli occhi di tutti, ha dovuto ripiegare su altro andando a rispolverare persino la rottura che c'è stata tra i componenti della precedente amministrazione». Una cosa sarebbe certa, «a seguito della caduta dell'amministrazione Rosi, nessuno dei cittadini serresi ha dovuto assistere a quello squallore a cui invece il Partito democratico ci ha costretto ad assistere nel corso della campagna elettorale del 2011 quando era caduta l'amministrazione Lo Iacono quando dai palchi se ne dicevano di tutti i colori, certamente nessun parente dei componenti dell'amministrazione Rosi si è inginocchiato per imprecare a voce alta contro chi si era reso responsabile di tale situazione. La caduta dell'amministrazione Rosi è avvenuta solo ed esclusivamente per  diversità di vedute sul prosieguo di un percorso comune e non certo per interessi. Ancora oggi i cittadini aspettano che qualcuno chiarisca la situazione del 2010, ma per noi è acqua passata».

Per quanto riguarda il risultato delle precedenti elezioni comunali «ci limitiamo solo a far notare che, senza fare alcun calcolo meramente numerico, abbiamo partecipato e contribuito alla composizione di una lista che, nonostante sia partita il giorno prima di quello fissato per la presentazione delle liste, è stata in grado di far tremare i polsi, e non solo, ad una corazzata come quella del partito democratico che si aspettava di vincere le elezioni con oltre 1.500 (millecinquecento) voti di scarto e si è dovuta accontentare di soli 200 (duecento) voti di scarto, e, sopratutto, lo ha costretto a correre ai ripari facendo leva su tutti i mezzi a disposizione, e non erano certamente pochi, impedendo anche al proprio candidato a sindaco di affrontare qualsiasi confronto o dibattito con gli altri candidati. La paura, come si suol dire, ha fatto novanta, fosse durata una settimana in più la campagna elettorale forse oggi saremmo qui a raccontare un'altra storia».

Poi un consiglio ai rappresentanti del Partito democratico e dell'amministrazione comunale «toglietelo il cappello dalla testa, ma sopratutto dagli occhi, perchè non basta mantenere pulito il paese, quello è un dovere, Serra ha bisogno di programmazione e se in un anno i presupposti sono questi, tre progetti e tre errori marchiani (tre su tre) che certamente con meno  presunzione e con un pò di umiltà in più sarebbero stati finanziati, possiamo solo sperare che almeno realizziate quello che avete avuto la fortuna di ereditare.

Il partito democratico farnetica di incapacità ed inadeguatezza, se questo significa che alla fine durante un percorso amministrativo di cinque anni si è lavorato in maniera tale da lasciare in eredità oltre venti milioni di euro tra lavori in corso di esecuzione, lavori appaltati pronti per essere consegnati e progetti finanziati da realizzare nel più breve tempo possibile, allora viene da dire alla faccia dell'inadeguatezza e dell'incapacità. Se dopo tredici mesi l'amministrazione non è riuscita non solo a portare a termine nulla, ma non è riuscita nemmeno avviare alle finalità preposte quello che era già finito, alla fine del mandato, se arriveranno alla fine, ne vedremo delle belle».

Per quanto riguarda il cambio di partito a cui si fa riferimento nella nota del Pd «c'è da dire che questo lo possono fare solo le persone libere, quelle persone che possono guardare gli altri dritti negli occhi senza dover mai abbassare lo sguardo, quelle persone che fanno politica (e la storia personale di ognuno di noi lo certifica) per passione senza aver mai lucrato nulla, quelle persone che si possono permettere il lusso di mandare “affac…” (politicamente parlando) chiunque. Il cambio di partito certamente non lo può fare chi magari è costretto, perchè legato al guinzaglio, a scodinzolare attorno al potente di turno per ottenere qualche incarico o qualche poltroncina. Questi possono, magari, cambiare corrente.

A proposito di tramonto politico questo lo teme solo chi la politica la fa per interesse ed a scopo di lucro non certamente chi la fa in maniera disinteressata e non ha mai chiesto nulla anzi, quando gli è stato proposto qualche incarico l'ha rifiutato proprio per non avere vincoli di sorta e per non essere ricattabile.

Come diceva il buon Manzoni "ai posteri l'ardua sentenza". Ci risentiremo alla prossima».

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