Ospedale di Serra, il sindaco Tassone scrive al commissario Scura

“Egregio Sig. Commissario,

con la presente per comunicarLe che a seguito dell’incontro svoltosi in data 29.05. c.a. tra i Sindaci del Comprensorio delle Serre e la Direzione Generale dell’ASP di Vibo Valentia, mi veniva formalmente comunicato, anche nella mia qualità di Presidente del Comitato di rappresentanza dei Sindaci dell’Azienda Provinciale di Vibo Valentia, l’avvio della procedura per l’esecuzione dei lavori di adeguamento e ristrutturazione del presidio ospedaliero San Bruno”.

Questo il lungo incipit di una lettera inoltrata dal sindaco di Serra San Bruno Luigi Tassone, al commissario alla sanità Massimo Scura.

 “Tali lavori – prosegue la missiva –  si rendono necessari al fine di soddisfare i requisiti tecnici richiesti per l’apertura del reparto di Riabilitazione, come struttura complessa, nonché per l’aumento dei posti letto del reparto di Lungodegenza. 

Ritengo – conclude Tassone - segnalarLe la necessità di predisporre le autorizzazioni alle assunzioni del personale necessario al funzionamento dei predetti reparti.

 Nello spirito dell’auspicata collaborazione, anche al fine di risolvere le questioni oggetto della presente missiva, La invito a voler partecipare ad un sopralluogo da svolgersi, unitamente ai Sindaci del comprensorio, presso il presidio ospedaliero San Bruno”.

Serra, Sanità: LiberaMente convoca un'assemblea cui parteciperanno Wanda Ferro (FdI), Viscomi (Pd) e Mangialavori (FI)

Riceviamo e pubblichiamo

"Crediamo che l'attenzione sulla situazione sanitaria locale debba essere alta al fine di non fare prevalere un rischioso sentimento di rassegnazione che sembra essere sempre più presente nelle coscienze della cittadinanza.

Il nostro intento è quello di avviare una riflessione politica seria e consapevole sullo stato attuale dei servizi sanitari locali e dell'ospedale “San Bruno”.

Per questo motivo, con lo spirito civico che contraddistingue la nostra azione territoriale, abbiamo organizzato una'assemblea cittadina che si terrà il prossimo sabato 26 maggio, a partire dalle ore 17,30, presso i locali di Sala Chimirri, a Serra San Bruno.

Tutti i rappresentanti istituzionali saranno invitati ad intervenire sul tema rapportandosi con la cittadinanza, nei confronti della quale abbiamo l'auspicio di fornire un momento di dialogo costruttivo che possa rilanciare una battaglia che interessa tutte le cittadine e i cittadini delle Serre.

Tra i partecipanti, il presidente dell'ordine dei medici provinciale, Dott. Antonino Maglia,  introdurrà lo scenario sanitario locale alla presenza, tra gli altri, del Prof. Antonio Viscomi (deputato Pd), del Dott. Giuseppe Mangialavori (senatore Forza Italia) e dell'On. Wanda Ferro (deputata Fratelli d'Italia).

Per la prima volta, proviamo, dunque, a iniziare un percorso di affermazione del diritto alla Sanità superando i colori politici e avviando un confronto con i rappresentanti del territorio in modo schietto e diretto, affinché i disservizi che la cittadinanza vive da troppo tempo nel quotidiano possano essere nuovamente al primo posto dell'agenda politica istituzionale".

Movimento Civico Serrese LiberaMente

Serra San Bruno, i sindaci si mobilitano in difesa dell’ospedale

I sindaci dell’entroterra vibonese si mobilitano in difesa dell’ospedale di Serra San Bruno.

Stamattina, infatti, il primo cittadino serrese, Luigi Tassone, ha sentito il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, Angela Caligiuri e, con riguardo ad una problematica come quella relativa alla sanità che tanto sta a cuore ai cittadini, nella giornata di martedì, 29 maggio, alle 10.30, ci sarà un incontro nel corso del quale i sindaci del comprensorio faranno il punto della situazione.

«Nel corso della riunione – afferma il principale inquilino di palazzo Tucci – ci concentreremo su quanto previsto all'interno dell’atto aziendale, chiedendo ai vertici dell’Asp di stilare un cronoprogramma certo, perché ormai la situazione sta diventando intollerabile. In casi come questi, ritengo che l’appartenenza politica c’entri ben poco, perché in ballo c'è la salute di un popolo. Da parte nostra, già in passato, abbiamo dimostrato un impegno serio e costante, che ha portato anche ad ottenere buoni risultati e ad una inversione di tendenza, ma non basta. La nostra attenzione sarà massima anche dopo questa riunione, alla quale ne seguirà un’altra con il direttore del Distretto. Siamo pronti a condurre una battaglia contro chiunque, perché sulla salute delle persone non si scherza e non faremo sconti a nessuno». 

 

 

Lamezia Terme: il reparto di radiologia sarà dedicato a Giovanni Notaro

 La struttura complessa diagnostica per immagini del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, diretta dal dottor Salvatore Galea, verrà intitolata a “Giovanni Notaro”, primario di Radiologia dal 4 marzo 1964 al 31 novembre 1988. Il dott. Notaro aprì il reparto del vecchio Ospedale Civile, sul colle S. Antonio, e progettò i locali di quello attuale.

La cerimonia si svolgerà sabato 24 marzo alle ore 12:00, nei locali di Radiologia dell’ospedale lametino.

Con l’occasione, verrà apposta anche una targa a ricordo della dott.ssa Antonella Ferrise, dirigente radiologo dello stesso reparto dall’1 marzo 1998 fino agli ultimi giorni della sua malattia. La dott.ssa Ferrise, nonostante fosse portatrice di un terribile male ed in terapia oncologica, appena le poche forze fisiche glielo consentivano, era sempre presente al lavoro.

Sanità, la Cisl medici avanza dubbi sulla fusione Pugliese - Mater Domini

“La Cisl Medici sostiene da anni la costituzione a Catanzaro di una Azienda ospedaliera unica, punto cardine strategico della sanità calabrese, in primis per favorire servizi qualitativamente e quantitativamente adeguati e sicuri ai cittadini - obiettivo principale - e poi per realizzare l’eliminazione degli sprechi di risorse e supportare lo sviluppo della Facoltà di Medicina con le varie Scuole di Specializzazione”.

È quanto afferma il segretario regionale della Cisl medici Calabria, Nino Accorinti, che spiega: “L’orientamento strategico di fondo deve essere quindi la creazione di una Azienda con vocazione all’assistenza oltre che alla didattica, con il passaggio da un clima di competitività ad uno basato sulle sinergie di intenti e il fondamentale superamento della cultura dell’appartenenza al singolo ospedale. Ciò tramite un processo leale, trasparente e condiviso di cooperazione e di valorizzazione in modo paritario delle funzioni e delle attività del personale ospedaliero e di quello universitario. Da questa impostazione potrebbero derivare dinamiche di rete, la costruzione di percorsi diagnostici-terapeutici – finora carenti nelle due aziende – anche a livello territoriale, e la messa in comune di risorse materiali non più assegnate ad una struttura ma messe al servizio di tutta la rete. Macroelementi di criticità nel caso della fusione Pugliese-Mater Domini sono, senza dubbio, la riorganizzazione edilizia con soluzioni organizzative problematiche e le risorse assegnate alla nuova Azienda “Dulbecco” che certamente non può iniziare la sua attività con un bilancio negativo dato dalla somma dei risultati della gestione delle attuali Direzioni Aziendali. In ogni caso non si possono approvare, per la sicurezza dei pazienti, proposte organizzative che tendono a frammentare l’area dell’emergenza (Dipartimento Materno-Infantile) e che non tengono conto dell’assenza di spazi idonei (come evidenziato oltre due anni fa da 2 sub-commissioni costituite proprio dal Commissario ad Acta) presso la struttura di Germaneto e dell’attuale organizzazione dell’Azienda Mater Domini. Punti cardine della fusione/integrazione sono le premesse giuridiche e la parte regolamentare del Protocollo d’Intesa Università-Regione – con cui definire un modello unitario, coerente ed efficiente di azienda - finora sottratto al confronto ed alla condivisione di chi rappresenta i lavoratori. Ciò senza considerare che non si può realizzare un reale processo di integrazione senza il coinvolgimento e il fondamentale contributo del personale delle due realtà. Non servono intese superficiali per avviare il processo, ma occorre delineare un impianto aziendale coerente nel rapporto tra obiettivi e strumenti che, al tempo stesso, garantisca il mantenimento della aziendalizzazione di queste strutture e la possibilità dell’Università di perseguire i suoi fini istituzionali.  La ricerca di un assetto unitario, però, non si può risolvere nel riassorbimento di una tipologia nell’altra e nella subordinazione delle necessità assistenziali a quelle didattiche, vere o presunte che siano! Ciò genera solo conflittualità tra le parti a danno dell’assistenza sanitaria e dell’interesse del malato. Peraltro, occorre tenere in considerazione la normativa che regola i rapporti tra Servizio Sanitario Nazionale ed Università. Infatti, sembra che in violazione dell’art. 1 del D.Lgs. 517/99 e dell’art. 3 delle Linee Guida 2001, non siano stati stabiliti i parametri di attività e le soglie operative per il dimensionamento delle strutture complesse che sono state già individuate in 64, mentre dovrebbe essere l’atto aziendale, come previsto dall’articolo 3, redatto dal Direttore Generale dell’Azienda Integrata a definire l’individuazione delle strutture e l’organizzazione dipartimentale. Su quest’ultimo aspetto è centrale la programmazione concertata e integrata degli obiettivi delle attività assistenziali, didattiche e di ricerca e delle risorse umane e materiali disponibili prevedendo in caso di costituzione dei soli Dai (dipartimenti ad attività integrata) – con esclusione dei Dipartimenti Assistenziali - che la direzione potrebbe essere svolta indifferentemente sia da personale ospedaliero che universitario.  Ruoli e professionalità devono essere ugualmente considerati, rispettati ed integrati nell’ottica di una maggiore efficacia ed efficienza del sistema”.

“La Cisl medici – conclude Accorinti - auspica l’apertura di un tavolo tecnico di concertazione con esperti ed organizzazioni che rappresentano il personale ospedaliero ed universitario che, vivendo le varie realtà, potranno dare un loro contributo al processo di integrazione”.

 

In ospedale per farsi medicare, va in escandescenza e rifila un pugno ad un poliziotto

Portato in ospedale in seguito ad un incidente stradale, va in escandescenze e crea il panico tra il personale sanitario.

Protagonista della vicenda avvenuta nel nosocomio di Crotone, un 39enne che ha, anche, colpito al volto con un pugno uno degli agenti intervenuti  per cercare di calmarlo.

L'uomo, S.P., è stato posto ai domiciliari con l'accusa di lesioni a pubblico ufficiale ed interruzione di pubblico servizio. 

 Altre due persone, padre e figlio, sono state arrestate in un'altra circostanza, per minacce e resistenza a pubblico ufficiale.

In particolare, gli agenti sono intervenuti nella città pitagorica per sedare una lite in corso tra due persone.

Al tentativo dei poliziotti di ridurli a più miti consigli, padre e figlio gli si sono scagliati contro con fare minaccioso.

I due sono stati posti ai domiciliari.

  • Published in Cronaca

I vigili del fuoco portano doni ai piccoli pazienti dei reparti di Oncologia pediatrica e Pediatria

Questa mattina, in occasione della festività dell'Epifania, i vigili del fuoco del distaccamento di Scalea, hanno fatto visita ai piccoli pazienti dei reparti di Oncologia pediatrica e Pediatria del Presidio Ospedaliero dell'Annunziata di Cosenza. 
 
Un’occasione ideata appositamente per trascorrere una giornata in compagnia dei piccoli degenti.
 
Come ricordo del tempo passato insieme, i vigili del fuoco hanno consegnato delle magliette, ideate dal personale del distaccamento, insieme ad un attestato del Piccolo Grisù, il dinosauro pompiere.

 

I carabinieri forestali di Mongiana portano la "Befana della biodiversità" ai piccoli pazienti dell'ospedale di Vibo Valentia

Il Reparto carabinieri biodiversità di Mongiana, parteciperà alla "Befana della biodiversità".

L'iniziativa, dedicata ai piccoli degenti degli ospedali pediatrici, è stata organizzata su scala nazionale dal Raggruppamento carabinieri biodiversità di Roma ed entrerà nel vivo il prossimo 6 gennaio.

In particolare, i militari in servizio nel borgo delle Ferriere consegneranno ai pazienti dell'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia, piccoli gadget creati da loro. Durante la manifestazione, nel corso della quale, ovviamente, si parlerà di natura ed ambiente, sarà proiettato un cartone animato dal titolo "Sem piccolo seme". Ci sarà anche un momento ludico, con il "gioco dell'albero", grazie al quale i piccoli potranno esplorare le problematiche inerenti l'uso improprio delle risorse ambientali.

All'iniziativa, coordinata dal Reparto carabinieri biodiversità di Mongiana, comandato dal tenente colonnello Angelo Daraio, prenderanno parte gli uomini del Reparto a Cavallo, guidati dal maresciallo maggiore Domenico Minichini.

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