Resistenza a pubblico ufficiale, in manette 57enne

I carabinieri della Stazione di Rizziconi hanno tratto in arresto Pasquale Ierucà, di 57 anni.

L'uomo è stato riconosciuto colpevole di resistenza a pubblico ufficiale continuata.

Al termine delle formalità di rito, Ierucà è stato tradotto presso la casa circondariale di Palmi dove dovrà trascorrere dieci mesi di reclusione.

 

Resistenza a pubblico ufficiale, arrestato 57enne

I carabinieri della Stazione di Rizziconi hanno tratto in arresto Pasquale Ierucà, di 57 anni.

L'uomo è stato riconosciuto colpevole di resistenza a pubblico ufficiale continuata.

Al termine delle formalità di rito, Ierucà è stato tradotto presso la casa circondariale di Palmi dove dovrà trascorrere dieci mesi di reclusione.

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Armi e droga, in arresto un uomo ed i suoi due figli

Nella mattinata di ieri 16 maggio 2017, a Rizziconi (RC), in Contrada Bosco Selvaggio Olmolongo s.n.c., al termine di un servizio mirato di controllo del territorio disposto dalla Compagnia CC di Gioia Tauro (RC) e finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di armi e sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Stazione di Gioia Tauro in stretta sinergia con personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria di Vibo Valentia hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, G. G. (53 anni), ed i figli G. M. (26 anni) e G. G. (21 anni), tutti originari del luogo ed ivi residenti, perché ritenuti responsabili del reato di detenzione illecita di arma comune da sparo clandestina e relativo munizionamento, nonché dei reati di ricettazione e detenzione di sostanze stupefacenti.

In particolare, i militari operanti a seguito di un’accurata e prolungata perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione degli uomini hanno rinvenuto, abilmente occultati all’interno di alcune pertinenze della loro proprietà e di autovetture a loro intestate, un revolver marca Smith & Wesson 357 magnum con matricola abrasa, una pistola di fabbricazione ceca cal. 6.35 completa di caricatore con 6 cartucce e con matricola abrasa, nonché un totale di kg. 1,3 di marijuana, suddiviso in diverse confezioni.

Al termine delle operazioni di polizia giudiziaria, dati i gravi elementi indizianti a loro carico, i tre soggetti sono stati quindi tratti in arresto e messi a disposizione del P.M. di turno presso la Procura di Palmi che ne ha disposto l’immediata associazione presso la Casa Circondariale di Palmi (RC) in attesa della convalida. Le armi, le munizioni e la sostanza stupefacente sono state sottoposte a sequestro in attesa dell’effettuazione delle successive analisi balistiche e biologiche da parte del R.I.S. di Messina.

 

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Sequestrato centro scommesse clandestino

Nel quadro dei servizi di contrasto al gioco illegale, gli uomini del Gruppo della guardia di finanza di Gioia Tauro hanno eseguito un controllo presso una sala giochi di Rizziconi (RC), formalmente dichiarata come posto telefonico pubblico ed internet point dove, secondo le verifiche effettuate dalle fiamme gialle, veniva svolta la raccolta di scommesse sportive via telematica nonché l’attività di sala giochi.

Tali attività, così come è stato accertato dai finanzieri, venivano esercitate senza alcuna licenza di pubblica sicurezza. Per tale motivo i militari hanno sequestrato i locali e l’attrezzatura che si trovava al loro interno (personal computer, monitor, stampanti, modem, televisori, ed altro).

Il titolare dovrà ora rispondere all’Autorità giudiziaria di Palmi del reato di esercizio abusivo di attività di gioco e di scommesse. Nei suoi confronti potranno essere applicate anche pesanti sanzioni pecuniarie.

Si tratta dell’ennesima operazione svolta della guardia di finanza nel contrasto all’esercizio abusivo del gioco e delle scommesse. Tali servizi sono finalizzati non solo a reprimere forme di evasione fiscale, ma anche a tutelare le fasce più deboli dei cittadini, quali i minori e quei soggetti affetti da forme morbose di attaccamento al gioco d’azzardo denominate “ludopatia”.

85enne trovato in possesso di una pistola con matricola abrasa, arrestato dai Carabinieri

Nella serata di ieri 14 aprile 2017 a Rizziconi (RC), nell’ambito di un servizio di controllo del territorio disposto dalla Compagnia di Gioia Tauro diretta dal tenente Gabriele LOMBARDO, i Carabinieri della locale Stazione traevano in arresto in flagranza di reato P. G., di 85 anni, noto alle forze dell’ordine, perché ritenuto responsabile del reato di detenzione illecita di arma comune da sparo clandestina e relativo munizionamento, nonché del reato di ricettazione.

In particolare, i militari della Stazione di Rizziconi sin dai primi atti della perquisizione domiciliare effettuata all’interno dell’abitazione dell'uomo, sono stati insospettiti dall’atteggiamento nervoso del soggetto. Per cui, dopo un approfondito controllo all’interno dell’abitazione principale, i Carabinieri hanno deciso di estendere le operazioni di perquisizione anche alla sua autovettura, operazione che si è rilevata proficua poiché all’interno della vettura è stata rinvenuta una pistola beretta cal. 7,65 con matricola punzonata, completa di serbatoio contenente 7 cartucce e colpo in canna, ben lubrificata e quindi pronta all’uso, il tutto occultato al di sotto del sedile lato passeggero del veicolo ed avvolto in un involucro di carta. I militari hanno subito proceduto all’arresto dell'uomo il quale, su disposizione del PM di turno presso la Procura di Palmi, è stato messo agli arresti domiciliari in attesa della convalida della misura precautelare. 

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'Ndrangheta: una lussuosa villa tra i beni confiscati alla cosca Crea di Gioia Tauro

Nell’ambito della lotta all’illecita accumulazione di ricchezze, la Polizia di Stato ha proceduto, nei giorni scorsi, a dare esecuzione ad un provvedimento di confisca di beni emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria.

La misura, avviata su proposta del Questore della città dello Stretto, ha colpito i patrimoni illeciti nella disponibilità dei principali esponenti della potente e pericolosa cosca Crea, attiva nella piana di Gioia Tauro.

L’attività rappresenta la naturale evoluzione delle indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e coordinate dalla DDA reggina, a conclusione delle quali, il 4 giugno 2014, era stata data esecuzione a una’ordinanza, emessa dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, con la quale erano state disposte, nei confronti di 16 persone, le misure della custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari per i delitti di associazione di stampo mafioso, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni e truffe all’ Unione europea.

Tra i destinatari del provvedimento restrittivo, Teodoro Crea di 77 anni, ritenuto dagli investigaori il capo storico della famiglia, Antonio Crea detto “u Malandrinu” e Domenico Crea detto “Scarpa Lucida”, legati da vincoli di parentela con il presunto capo della consorteria criminale. Nell’occasione erano stati colpiti, inoltre, tre ex amministratori pubblici del Comune di Rizziconi.

 In particolare, l’attività investigativa ha evidenziato l’assoluta egemonia della cosca Crea, esplicata sul territorio come una vera e propria “signoria”, sia nell’esercizio delle tradizionali attività criminali che nel totale condizionamento della vita pubblica, tanto da determinare, nel 2011, lo scioglimento del Consiglio comunale di Rizziconi.

Il provvedimento ablatorio ha interessato una lussuosa villa, sita nel comune di Rizziconi, e una polizza assicurativa intestati a Marinella Crea, di 40 anni, figlia di Teodoro.

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Comune calabrese sciolto per infiltrazione mafiosa

Su proposta del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il Consiglio dei ministri ha approvato lo scioglimento di due consigli comunali nei quali sono state accertate forme di condizionamento della vita amministrativa da parte di infiltrazioni criminali. La deliberazione ha interessato i comuni di Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria e di Palazzo Adriano, in provincia di Palermo. Ha partecipato all’esame dello scioglimento di quest’ultimo l’assessore alle attività produttive nella Regione Siciliana Maria Lo Bello, delegata dal Presidente della Regione Rosario Crocetta, invitato a norma dello Statuto siciliano.

Rubava acqua ed energia elettrica: arrestata una donna

Una donna di 57 anni è stata tratta in arresto poiché, in modo fraudolento, tramite allaccio abusivo alla rete pubblica, con violenza sulle cose, avrebbe alterato il consumo di energia elettrica e di acqua della propria abitazione e delle relative pertinenze. il provvedimento restrittivo è stato eseguito a conclusione di un mirato servizio di controllo del territorio disposto dal Comandante della Compagnia Carabinieri di Gioia Tauro, diretti dal Maggiore Francesco Cinnirella, dai militari della locale Stazione, unitamente a quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori "Calabria" di Vibo Valentia. A F.T.C., di Rizziconi, è contestato il reato di furto aggravato di energia elettrica ed acqua.

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