Rubava energia elettrica per l'azienda agricola e l'abitazione: arrestato

Un uomo di 64 anni è stato tratto in arresto dai Carabinieri per il reato di furto aggravato. i militari dell'Arma hanno sorpreso B.E. mentre alterava, mediante un magnete posto al di sopra del contatore Enel da 380kw, il consumo di energia elettrica della propria azienda agricola e della limitrofa abitazione. L'episodio è accaduto a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria. 

Calci e pugni ai Carabinieri: arrestato un 23enne

Un giovane di 23 anni è stato tratto in arresto poiché ritenuto responsabile di resistenza a Pubblico Ufficiale. Nella circostanza, M.J., a seguito dell'intervento della pattuglia dei Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, che gli chiedeva di esibire i propri documenti, si è scagliato contro i militari dell'Arma con calci e pugni. L’arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Compagnia di Gioia Tauro, in attesa del Giudizio Direttissimo. L'episodio è avvenuto a Rizziconi.

 

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Arrestate due persone condannate per droga

I Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 37 anni in esecuzione all’ordinanza di carcerazione emessa dall'Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica di Reggio Calabria. Agostino Napoli, di Rizziconi, dovrà espiare la pena di 2 anni, 2 mesi e 24 giorni di reclusione in quanto ritenuto responsabile dei reati in materia di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, commessi nella provincia di Verona. L’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Palmi. A Rosarno, invece, i Carabinieri della locale Tenenza, in esecuzione all’ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Reggio Calabria - Ufficio Esecuzioni Penali, hanno tratto in arresto Sebastiano Managò, 44 anni. Dovrà espiare la pena di 4 anni, 3 mesi e 17 giorni di reclusione in quanto ritenuto responsabile di reati in materia di stupefacenti commessi a Rosarno ed altrove nel periodo 2005 - 2006. Anche lui è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Palmi. 

 

Minaccia e picchia l'ex moglie: arrestato

I Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 41 anni per i reati di maltrattamenti e minacce ai danni della ex moglie, in esecuzione all'ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dal Tribunale di Palmi. Il provvedimento restrittivo a carico di S.O. è stato eseguito a Rizziconi. 

Scoperta una piantagione di canapa indiana

I Carabinieri, unitamente al personale dello Squadrone cacciatori "Calabria" e della Compagnia Speciale del G.o.c. di Vibo Valentia, hanno rinvenuto in Contrada Malapezza di Rizziconi una piantagione di "cannabis indica", insistente in un terreno demaniale, di 40 piantine dell’altezza compresa tra 10 e 70 centimetri.

'Ndrangheta. Sequestrati beni per un milione di euro

Nella mattinata di ieri la Polizia di Stato ha messo a segno un ulteriore attacco agli interessi criminali della cosca di 'ndrangheta dei Crea, operante nella Piana di Gioia Tauro, attraverso l’aggressione ai patrimoni illeciti nella disponibilità dei suoi principali esponenti  Stamane, ad esito di una complessa attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica - Ufficio Misure di Prevenzione - di Reggio Calabria ed eseguita dalla locale Divisione Polizia Anticrimine, è stata data esecuzione a un decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione - nei confronti di Girolamo Cutrì, 60enne di Rizziconi, in atto detenuto, considerato esponente di spicco della citata cosca, operante nel Comune di Rizziconi ed in quelli limitrofi della Piana di Gioia Tauro. Cutrì era stato arrestato nel maggio 2014 dalla locale Squadra Mobile in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Reggio Calabria nell’ambito dell’operazione "Deus", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia reggina, a carico di 6 esponenti della medesima cosca di ‘ndrangheta, ritenuti responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni e truffa alla Comunità Europea. In particolare, l’attività investigativa aveva evidenziato l’assoluta egemonia della cosca Crea, esplicata sul territorio, sostengono gli inquirenti, come una vera e propria "signoria", sia nell’esercizio delle tradizionali attività criminali che nel totale condizionamento della vita pubblica, tanto da determinare, nel 2011, lo scioglimento del Consiglio Comunale di Rizziconi. Le indagini patrimoniali hanno dimostrato che gli stessi soggetti, in virtù della loro presunta appartenenza al clan mafioso, erano riusciti, con il profitto derivante dalla gestione delle attività illecite e avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo, ad accumulare un ingente capitale, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, che reinvestivano nell’acquisto di terreni, società e beni immobili, intestati, al fine di eludere la normativa antimafia, ai propri familiari o a soggetti terzi. Il Tribunale di Reggio Calabria - Sezione Misure di Prevenzione, accogliendo le risultanze investigative, ha disposto il sequestro dei seguenti beni riconducibili a Girolamo Cutrì: 2 appezzamenti di terreno di vaste dimensioni  nel comune di Rizziconi, intestati alla moglie;un appartamento a Rizziconi, abitazione del suo nucleo familiare; impresa individuale di Vincenzo Cutrì, 27enne, figlio di Girolamo, avente sede a Rizziconi ed esercente l’attività di coltivazione di frutti oleosi; impresa individuale di Alessandra Cutrì, 25enne, figlia di Girolamo, avente sede a Rizziconi ed esercente l’attività di coltivazione di frutti oleosi; conti correnti e libretti di deposito. L’operazione di carattere patrimoniale segue l’intervento che la Polizia di Stato realizzò nelle campagne di Rizziconi a gennaio, che comportò la cattura di due superlatitanti,  Giuseppe Crea, ritenuto il capo dell’omonima cosca, e Giuseppe Ferraro, ricercati da oltre 20 anni. Il valore dei beni sequestrati ammonta complessivamente a circa 1 milione di euro.

 

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Abusò sessualmente di una ragazza nel 2011: latitante catturato in un covo

Nelle prime ore di oggi i Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 29 anni per i reati di violenza sessuale, lesioni personali aggravate e ricettazione. Il provvedimento restrittivo è stato attuato dai militari dell'Arma della Stazione di Rizziconi e dello Squadrone Cacciatori Calaria  in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Palmi. Giacomo Mamone, latitante dal febbraio di quest’anno quando si era sottratto all’arresto in esecuzione del citato provvedimento, è stato individuato, a seguito di una articolata e prolungata attività d’indagine, all’interno di un covo ricavato all’interno di un vasto uliveto abbandonato in località Bosco Sovereto, a Gioia Tauro, al cui centro vi era un fitto roveto. L’ingresso al rifugio era garantito tramite un cunicolo di 30 metri ricavato tra le spine al termine del quale si accedeva ad un piccolo slargo in cui era posizionata una tenda da campeggio da 4 posti) di circa 8 metri quadri. al cui interno vi era una brandina e del materiale di prima necessità (viveri e vestiti). Il fuggitivo, sorpreso nel cuore della notte, non ha opposto resistenza e, subito dopo l’irruzione dei Carabinieri, ha fornito le proprie generalità lasciandosi ammanettare. Mamone è ritenuto responsabile di aver, nel settembre del 2011, attirato presso una propria abitazione di campagna, a Rizziconi una giovane donna con difficoltà mentali abusandone sessualmente in più circostanze e procurandole lesioni personali, fra cui la frattura del setto nasale. Lo stesso, inoltre, è ritenuto responsabile di avere ricettato - in concorso con altro imputato di origini rumene - ingenti quantitativi di rame proventi di furto nella Piana di Gioia Tauro. Al termine delle formalità, Mamone, che dovrà espiare la condanna della reclusione a 9 anni e 3 mesi, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Palmi a disposizione della Autorità Giudiziaria.

 

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Scossa di terremoto nella notte con epicentro Rizziconi: magnitudo 2.0

L’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato nella notte un evento sismico di magnitudo 2.0 (profondità 50.4 km) con epicentro Rizziconi. Nei minuti precedenti un’altra scossa di magnitudo 1.7 (profondità 11.1 km) si era verificata a Motta San Giovanni. Da qualche giorno, i movimenti tellurici si sono nuovamente intensificati sul territorio calabrese ed al largo delle sue coste.

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