Maltratta la moglie e la minaccia di morte, arrestato 33enne

I carabinieri di Rizziconi hanno arrestato in flagranza di reato, il 33enne romeno I. M. R.. L'uomo, gia noto alle forze dell'ordine, è accusato di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.

La vittima dei maltrattamenti, dopo aver subito reiterate violenze, ha chiesto aiuto tramite il 112.

Giunti sul posto, i militari hanno trovato la donna in lacrime ed in evidente stato di shock.

All'interno dell'abitazione i carabinieri hanno constatato che l'uomo aveva appena scardinato la porta d'ingresso nel tentativo di aggredire la donna ed incurante della loro presenza, continuava a minacciarla di morte.

Inoltre per sottrarsi all'identificazione, si è scagliato contro gli uomini dell'Arma.

Il 33enne è stato, quindi, tratto in arresto in flagranza di reato ed associato alla casa circondariale di Arghillà.

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Furto di energia elettrica, due persone in manette

Nel corso di un servizio eseguito dai carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro, i militari della Compagnia hanno controllato oltre 80 persone e 42 veicoli, effettuato numerose perquisizioni personali, veicolari e domiciliari ed elevato sanzioni amministrative per violazione al Codice della strada per circa 3500 euro.

In particolare, i militari delle Stazioni di Rizziconi e Feroleto della Chiesa hanno arrestato in flagranza di reato, P. F. di 57 anni e P. M. di 33 anni.

I due uomini sono accusati di aver manomesso il contatore, al fine di alterare il consumo di energia elettrica delle rispettive abitazioni.

I carabinieri della Tenenza di Rosarno hanno arrestato, invece, la 48enne M. T. L., in ottemperanza ad un ordine di esecuzione pena detentiva emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, in quanto condannata per truffa.

Infine, gli uomini dell’Arma in servizio presso la Stazione di Gioia Tauro hanno deferito in stato di libertà G.I.E. di 31 anni, perché sorpreso in città nonostante la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Gioia Tauro cui era sottoposto.

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Viola i sigilli apposti ad un frantoio, arrestato

I carabinieri della Stazione di Rizziconi e gli uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Gioia Tauro, hanno arrestato in flagranza di reato, Domenicantonio Ferraro, 50enne, già noto alle  forze dell'ordine.

L'uomo è stato sorpreso in flagranza di reato ad infrangere i sigilli apposti al proprio frantoio, sottoposto a sequestro per violazione di norme ambientali.

L'opificio era stato sequestrato il 5 dicembre scorso, in seguito alle segnalazioni con le quali alcuni cittadini avevano denunciato l'anomala colorazione della acque del fiume Budello dovuta, presumibilmente, allo sversamento di reflui derivanti dalla lavorazione delle olive.

Nel corso del successivo controllo, i carabinieri e la Capitaneria di Porto hanno scoperto che il titolare aveva provveduto a violare i sigilli, con l'intento di svolgere la propria attività lavorativa mediante l'uso dei macchinari sottoposti a sequestro.

Per tali violazioni, il 50enne è stato arrestato e tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.

 

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Tentata estorsione, in manette 65 enne

I carabinieri della Stazione di Rizziconi hanno arrestato per tentata estorsione  Girolamo Belcastro, di 65 anni.

L’uomo, già noto alla forze dell’ordine, è accusato di aver usato un fucile per minacciare di morte un imprenditore agricolo del luogo.

In particolare, il 65enne avrebbe raggiunto un terreno in contrada Baida di Rizziconi, dove l'imprenditore stava raccogliendo le olive, con l’ausilio di alcuni operai. Belcastro si sarebbe avvicinato all’uomo e con fare minaccioso avrebbe preteso di accaparrarsi il raccolto del vasto uliveto.

La presunta vittima ha, quindi, chiamato il 112. Giunti sul posto, i militari della Stazione di Rizziconi hanno sorpreso Belcastro che, nonostante il tentativo di fuga in auto, è stato bloccato.

Nel corso della successiva perquisizione effettuata presso la masseria gestita dal 65enne, ubicata poco distante dal luogo in cui è stata consumata la presunta tentata estorsione, i carabinieri hanno rinvenuto 3 carabine ad aria compressa legittimamente detenute, accertando però che una di esse sarebbe stata utilizzata proprio per minacciare la vittima.

Pertanto, in virtù degli elementi raccolti e delle informazioni rese dai testimoni, l’uomo è stato arrestato e posto ai domiciliari.

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Sorpreso con 5 Kg di marijuana in auto, arrestato 28enne

I carabinieri delle Compagnie di Gioia Tauro e Palmi e dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria, hanno arrestato in flagranza di reato il 28enne Francesco Scibilia, di Oppido Mamertina.

Il giovane è accusato di traffico di stupefacenti, perchè sorpreso in località Cirello di Rizziconi, alla guida della sua auto nel cui portabagagli i militari hanno rinvenuto oltre 5 chilogrammi di marijuana, suddivisa in involucri in plastica termo-sigillati.

L’ingente quantitativo di droga, evidentemente destinato ad essere immesso nelle piazze di spaccio della Piana, avrebbe fruttato profitti illeciti superiori ai 15 mila euro.

Lo stupefacente è stato sequestrato per essere sottoposto alle analisi chimiche di rito, mentre Scibilia, dopo l' arresto, è stato tradotto presso la casa circondariale di Palmi.

 

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'Ndrangheta, beni per un milione di euro confiscati al figlio del boss Crea

Al termine di un’articolata attività investigativa di natura patrimoniale coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, la Polizia di Stato ha messo a segno un ulteriore attacco agli interessi criminali della ‘ndrangheta.

Su proposta del Questore della Provincia di Reggio Calabria, effettuata sulla scorta degli accertamenti di natura patrimoniale eseguiti dalla Divisione polizia anticrimine, il locale Tribunale - Sezione Misure di Prevenzione, ha disposto la confisca dei beni immobili nella disponibilità di Giuseppe Crea di 39 anni, figlio di Teodoro, 78enne boss indiscusso dell’omonima cosca, arrestato il 29 gennaio 2016, dopo dieci anni di latitanza.

La misura rappresenta la naturale evoluzione delle indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e coordinate dalla Dda reggina nell’ambito dell’operazione “Deus”, a conclusione delle quali, nel 2014, era stata data esecuzione a un’ordinanza con cui erano state disposte, nei confronti di 16 persone, le misure della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari per i reati di associazione di stampo mafioso, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni e truffe all'Unione europea.

In particolare, l’attività investigativa aveva evidenziato l’assoluta egemonia della cosca Crea, esplicata sul territorio come una vera e propria “signoria”, sia nell’esercizio delle tradizionali attività criminali, che nel totale condizionamento della vita pubblica, tanto da determinare, nel 2011, lo scioglimento del consiglio comunale di Rizziconi.

Nel corso delle indagini, era emerso, inoltre, che nonostante fosse latitante dal 2006, attestando falsamente di essere un imprenditore agricolo, Giuseppe Crea era riuscito ad ottenere dall’Agea, contributi comunitari relativi al Piano di sviluppo rurale per, 180 mila.

Le indagini patrimoniali hanno dimostrato la sproporzione tra i redditi percepiti ed il patrimonio direttamente o indirettamente riconducibile a Crea.

Accogliendo le risultanze delle investigazioni patrimoniali, il Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Reggio Calabria, ha pertanto disposto la confisca dei seguenti beni ubicati nel Comune di Rizziconi:

  • 1 unità immobiliare adibita ad abitazione a piano terra con ampia corte;
  • 6 fabbricati adibiti a stalle;
  • 1 unità immobiliare adibita a caseificio, completo di attrezzature;
  • 5 appezzamenti di terreno di vaste dimensioni.

 Il valore dei beni confiscati ammonta complessivamente a circa 1 milione di euro.

Scoperta piantagione di cannabis "olandese nana"

Ennesima piantagione di cannabis scoperta in Calabria. Dopo i rinvenimenti fatti nei giorni scorsi, i carabinieri hanno individuato una nuova coltivazione di droga.

Nel corso di un servizio straordinario del territorio, i militari dell’Aliquota operativa di Taurianova unitamente ai colleghi dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria, hanno rinvenuto oltre 130 piantine di cannabis del tipo "olandese nana".

La piantagione era stata allestita in un fondo agricolo abbandonato di contrada Foresta, a Rizziconi. 

La droga, una volta essiccata ed immessa sul mercato, avrebbe fruttato circa 100 mila euro.

Dopo la campionatura, le piante sono state estirpate e distrutte sul posto, come disposto dall’Autorità giudiziaria di Palmi. I campioni prelevati saranno inviati al Ris di Messina, per esseri sottoposti ad analisi tossicologica

 

Furto di energia elettrica, tre persone in manette

I carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, nell’ambito dei servizi disposti dal Comando provinciale di Reggio Calabria, hanno svolto numerosi controlli e  perquisizioni personali e domiciliari in diverse aree della Piana di Gioia Tauro.

Nell’ambito di tali servizi, i militari hanno arrestato, in flagranza di reato, tre persone accusate di furto aggravato di energia elettrica.

 Si tratta di G. P e G. P., rispettivamente di 76 e 27 anni, entrambi di Rizziconi, i quali, durante un controllo, sono stati sorpresi mentre alimentavano le rispettive abitazioni avvalendosi di un contatore appositamente manomesso ed in grado di alterare i consumi.

 A Rosarno, invece, è stato arrestato un cittadino bulgaro, Angel Todorov di 39 anni, al quale è stato contestato il reato di furto aggravato, poiché in occasione di un controllo nella sua abitazione, i carabinieri hanno trovato un contatore manomesso con il quale veniva falsato il consumo di energia elettrica.

Al termine degli adempimenti di rito, i tre arrestati sono stati posti ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

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