Bufera all'Asp di Catanzaro, i nomi delle persone coinvolte

Favoreggiamento, appropriazione e distrazione di fondi comunitari. Questi i reati contestati alle nove persone, due delle quali finite ai domiciliari e sette colpite da misure interdittive, tra funzionari e dirigenti dell’Asp di Catanzaro, nell’ambito delle indagini condotte dalla guardia di finanza.

Le persone colpite dal provvedimento avrebbero sperperato i soldi di un finanziamento concesso all’Azienda sanitaria per la partecipazione al Progetto denominato “Stopandgo”, acronimo di “Sustainable Technology For Older People-Get Organised”.

Per gli inquirenti, gli indagati, coinvolti a vario titolo nell’attuazione dell’iniziativa, una volta ottenuta l’anticipazione finanziaria, per un ammontare di oltre 300 mila euro, invece di raggiungere gli obiettivi previsti, avrebbero sprecato i fondi, una parte dei quali sarebbero stati impiegati per liquidare indennità non dovute.

Due persone sono state arrestate e poste ai domiciliari: si tratta di Giuseppe Romano, 54 anni, e Ieso Rocca, 49. Emesse, inoltre, sette misure interdittive (sospensione immediata dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio per la durata di un anno) nei confronti di Francesco Francavilla (60 anni), Maurizio Rocca (59), Silvia Ianatà (49), Giuseppe Fazio (62), Dario Marino (39), Francesco Grillone (58) e Giusepe Pugliese (49). Notificate, infine, tre informazioni di garanzia nei confronti di altri dipendenti dell’Asp ed un sequestro di beni per oltre 300 mila euro. 

 

 

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