I fratelli Schiavello finanziano il restauro dell’organo della chiesa Addolorata

È considerato re degli strumenti, e la chiesa Addolorata è il suo regno. Un tesoro nascosto dietro una balaustra in granito e dimenticato dai beni culturali per il quale, grazie alla lungimiranza di due giovani imprenditori vibonesi, ora s’intravede una nuova vita. Siamo parlando dell’organo datato 1839 costruito da Giuseppe Tamburelli, che accompagna le funzioni religiose dell’Arciconfraternita di Maria SS. dei Sette Dolori di Serra San Bruno e che ora sta per essere restaurato grazie al finanziamento dei fratelli Vincenzo e Luigi Schiavello titolari dell’ “Auto elettrosat”, un’azienda leader nel mercato della gestione operativa e logistica delle scatole nere delle auto. Si tratta di un organo a 9 registri con tastiera scavazza a meccanica sospesa in quanto agisce dal basso verso  l’altro per mezzo di particolari meccanismi d’ottone. Il lavoro consiste nel riparare alcune parti tarlate e sostituire alcune strutture di legno irrimediabilmente danneggiate. Ma perché i fratelli Schiavello hanno deciso di finanziarne il restauro? “Abbiamo appurato dalla stampa – spiega Vincenzo - la notizia che i nostri zii hanno finanziato la costruzione della nuova campana e che anche l’organo necessitava di un rapido intervento di restauro. Noi, sulla scia che ormai è una impronta di famiglia in quanto altri avi avevano donato opere alle chiese di Serra,  abbiamo deciso di finanziarlo”. All’origine, tuttavia, c’è un legame speciale, quello con la cittadina della Certosa dove i fratelli Schiavello sono nati e dove hanno trascorso i mesi estivi della loro infanzia, così come ancor adesso continuano a farlo pur risiedendo nel capoluogo di provincia. Vincenzo e Luigi sono due giovani imprenditori che con idee nuove e lungimiranza si sono fatti da se senza nessun contributo e hanno dimostrato come in Calabria fare impresa è possibile, diventando brevemente leader a livello regionale prima, poi tra le maggiori aziende nazionali fino a sbarcare anche in Romania. “L’auspicio – hanno concluso – è che altri imprenditori seguano il nostro esempio perché Serra ha un patrimonio inestimabile ed è doveroso che venga restaurato e restituito all’antico splendore”. Il priore dell’Arciconfraternita, Vincenzo Vavalà, insieme al seggio priorale, si è detto felice di questa iniziativa e si è augurato che anche altri imprenditori intraprendano iniziative simili.

4 comments

  • Anonimus
    Anonimus Venerdì, 19 Giugno 2015 00:47 Comment Link Report

    In risposta al sig. Amato
    Vorrei sapere queste allusioni da quali pippe mentali derivano,
    non tutti fanno una cosa per avere un tornaconto come i suoi fedeli politici.
    Comunque non meriterebbe risposta

  • Salvatore
    Salvatore Venerdì, 19 Giugno 2015 00:08 Comment Link Report

    Purtroppo il sig amato è cresciuto avendo promesse e comprando voti e sicuramente farà di tutta l erba un fascio, poveri ipocriti.....

  • Vincenzo
    Vincenzo Giovedì, 18 Giugno 2015 22:25 Comment Link Report

    Caro sig. Salvatore, Ci dispiace smentirti, ma se la tua considerazione è riferita al nostro gesto, ti posso garantire ed assicurare che non abbiamo alcun interesse politico o intenzione di proporre candidature di alcun tipo ed in alcuna lista.

    Fratelli Vincenzo e Luigi Schiavello

  • SALVATORE AMATO
    SALVATORE AMATO Domenica, 14 Giugno 2015 11:01 Comment Link Report

    DICO LA MIA,ACCETTO SMENTITE E REPLICHE,LODEVOLE E APPREZZABILE GESTO,A MAGGIO I CITTADINI SERRESI SAPRANNO ESSERE RICONOSCENTI ALLE AMMINISTRATIVE ......

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