In udienza da Papa Francesco: l’esperienza degli Scout “Serra 2”

Quella del 13 giugno 2015 sarà una data difficile da dimenticare per chi appartiene all’AGESCI, Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani. In 100mila, infatti, hanno invaso la città di Roma per rispondere con fede viva ed entusiasmo contagioso alla chiamata di papa Francesco, che li ha tenuti in udienza in una piazza San Pietro per l’occasione inondata dal celeste delle loro camicie. Più di 4mila gli scout provenienti dalla Regione Calabria. Tra questi, anche i ragazzi e i capi del gruppo Serra San Bruno 2, che hanno aderito prontamente con gioia sin da quando “trapelavano” voci circa una possibile udienza generale per la sola Associazione Scoutistica. Fissata dalla Santa Sede per il 13 giugno l’Udienza Generale, Lupetti e Lupette, Esploratori e Guide del giovane gruppo (che si appresta a festeggiare il suo 5° anniversario di fondazione) hanno intrapreso subito dopo la Santa Pasqua un cammino di preparazione spirituale durante il quale, accompagnati dai membri della Comunità Capi, sono stati coinvolti in attività di catechesi ed espressione mirate, oltre che alla conoscenza del Vicario di Cristo, alla scoperta di tutto ciò che può essere amore e gioia, parole-chiave indicate dallo stesso Pontefice come valori essenziali dello scoutismo. Il gruppo scout Serra 2, Pellegrino con Francesco, ha intrapreso il cammino per Roma nella serata di venerdì. Luogo del raduno, località Calvario, nei pressi della sede ospitata nella casa canonica della Parrocchia di Spinetto. Lungo il tragitto l’attesa è palpabile: poche le ore di riposo, a causa di un entusiasmo che solo nei lupetti più piccoli lascia spazio a qualche ora di sonno. Alle prime ore del mattino, dopo un po’ di pioggia che ha fatto correre qualche brivido sulla schiena di tutti gli scout provenienti dal Sud, il Serra 2 inizia a percorrere la fila (lunga sin dalle prime ore giorno!) per il passaggio sotto i metal detector nei pressi del Colonnato. Superati i controlli brillantemente e relativamente presto (intorno alle 08:00), in una piazza San Pietro quasi (ancora per poco…) vuota, i fazzolettoni viola bordati di giallo e verde trovano posti a sedere in un settore della piazza fortunato anche per il passaggio del Santo Padre, che per due volte appare sulla sua papamobile prima di salire sul palco per l’udienza. Alcuni capi, dopo l’ingresso nella piazza, hanno scorto e salutato calorosamente il sacerdote serrese don Raffaele Zaffino, anche lui in uniforme, essendo assistente ecclesiastico del gruppo Scout Catanzaro 4. La venuta in piazza del Santo Padre è stata preceduta da canti, preghiere e testimonianze, e da una veglia in stile scout. Nonostante il gran caldo, tutti hanno partecipato con compostezza alla veglia: ma l’arrivo del papa ha inevitabilmente rappresentato il momento cruciale, da tutti il più atteso. “Papa Francesco” e “Papa Francesco uno di noi” sono stati i cori che andavano per la maggiore, poco prima che la voce guida annunziasse che il papa era già sceso in piazza. Anche il Serra 2, con il suo bastone del Pellegrino (chiesto a ogni gruppo dall’Associazione, ornato con i colori e i simboli propri), era accalcato alle transenne e ha potuto vedere per ben due volte il papa a distanza di pochissimi metri. Un’emozione indescrivibile non solo per chi non vive l’esperienza di questo incontro, ma anche per chi questa esperienza la fa! Il silenzio è poi calato sulla piazza, soltanto quando il papa ha preso la parola. Il linguaggio del pontefice è stato molto tecnico e particolareggiato: rivolgendosi a lupetti e coccinelle, a guide ed esploratori, a rovers e scolte, a capi ed assistenti, scatenando ogni volta cori, urla e applausi dai “singoli interessati”, ha fatto intendere di essere vicino alla nostra associazione molto più di quanto si pensi. Una volta, tra gli altri episodi simpatici collegati a questo amatissimo pontefice, rivolgendosi a dei vescovi in riunione con lui, il Santo Padre avrebbe chiesto di sedere in cerchio come fanno gli scout! Il breve ma intenso intervento di Francesco è stato caratterizzato da due inviti fondamentali: il primo, rivolto a sacerdoti e vescovi affinché si servano dei gruppi operanti nelle loro parrocchie e li coinvolgano attivamente nei consigli pastorali; il secondo, nello stile proprio di questo papa, rivolto ai gruppi affinché tra di essi si costruiscano ponti e non muri. Ricevuta la Santa Benedizione, il Serra 2 ha visitato alcuni punti della città di Roma di rilevante interesse turistico, dopo di che ha intrapreso la via del ritorno con dentro lo zaino di ciascuno il dolce peso di un’esperienza irripetibile. Un’esperienza vissuta nella semplicità che caratterizza anche il pontificato di Francesco, da ieri il papa degli scout…anzi, il papa scout. 

 

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