Operazione “Full speed”: tentato omicidio compiuto con un furgone, due arresti

All’alba di oggi, al termine di un’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, la Squadra mobile reggina - con il coordinamento del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato - ha eseguito un’ordinanza d’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal gip presso il Tribunale della città dello Stretto, nei confronti di 2 trentunenni del luogo, ritenuti responsabili di tentato omicidio, ricettazione e danneggiamento a mezzo incendio, tutti aggravati dalla circostanza dell’agevolazione mafiosa.

In particolare, le indagini svolte dalla Polizia di Stato si sono concentrate su quanto accaduto la mattina del 26 maggio scorso, quando, un uomo rimase gravemente ferito dopo essere stato travolto da  un Fiat Doblò, poi risultato rubato, nel quartiere Archi di Reggio Calabria.

Per gli investigatori, quello che in apparenza sembrava un incidente stradale, sarebbe stato, invece, un tentato omicidio.

Grazie alle immagini riprese da diversi sistemi di video sorveglianza presenti nella zona, gli uomini della Squadra mobile reggina hanno ricostruito la dinamica dell’accaduto e identificato i presunti responsabili.

Ad agevolare il lavoro degli investigatori, anche il rinvenimento, avvenuto il giorno successivo all’impatto, del mezzo usato per compiere il tentato omicidio, trovato completamente bruciato nei pressi del torrente Scaccioti, nel quartiere Gallico di Reggio Calabria.

Una volta chiuso il cerchio, gli agenti hanno dato luogo all'operazione "Full speed", nell'ambito della quale hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare a carico dei due presunti responsabili, chiamati a rispondere di tentato omicidio, ricettazione e danneggiamento a mezzo incendio, tutti aggravati dalla circostanza dell’agevolazione mafiosa

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