Presunto boss della 'ndrangheta lascia il carcere duro

Il Tribunale di Sorveglianza di Roma, accogliendo l'istanza presentata dal legale di fiducia, ha deciso di revocare il regime di carcere duro al quale era sottoposto da anni Leone Soriano. Quarantanove anni, considerato uno dei personaggi di spicco dell'omonimo clan di Pizzinni di Filandari, era stato inchiodato dalle conversazioni intercettate con la moglie a cui, sostennero gli investigatori, impartiva precise direttive. La Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro richiese allora che il presunto boss, detenuto nella casa di reclusione di Cosenza, venisse sottoposto al 41 bis, misura che fu poi concretamente disposta da Paola Severino, all'epoca titolare del Ministero della Giustizia. Soriano, in ragione di tale decisione, fu trasferito nella casa circondariale di Viterbo. 

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