Programmate le prossime sedute del Consiglio regionale

La conferenza dei presidenti dei Gruppi consiliari, tornata a riunirsi a Palazzo Campanella, ha dato luogo ad un ampio e approfondito dibattito sull’attuale momento politico-istituzionale e ha proceduto a calendarizzare le prossime riunioni del Consiglio regionale. I lavori dell’organismo sono stati aperti e coordinati dal presidente Antonio Scalzo, che ha informato i colleghi della sua decisione, “mai richiesta da nessuno e frutto di un’autonoma valutazione”, di dimettersi dall’incarico di vertice dell’Assemblea. Scalzo ha precisato che tale atto è “da intendersi solo come scelta assunta per favorire il rilancio dell’azione di governo regionale in Calabria, dopo le vicende delle ultime settimane che hanno fortemente condizionato non solo il Consiglio regionale, ma la politica in generale”. Il presidente ha altresì ricordato come l’Ufficio di presidenza da lui guidato abbia “avviato una stagione improntata alla sobrietà e al rigore. Abbiamo approvato da tempo atti amministrativi concreti che devono essere presentati all’opinione pubblica”. Poi ha “ringraziato i colleghi consiglieri di maggioranza e minoranza per la fattiva collaborazione istituzionale che, pur nella diversità delle posizioni politiche, ha sempre rappresentato un valore aggiunto per l’attività del Consiglio regionale”. Successivamente si è aperto il dibattito al quale hanno contribuito i capigruppo Romeo (Partito Democratico), Sculco (Calabria in rete), Orsomarso (gruppo Misto), Nicolò (Forza Italia), Cannizzaro (Casa delle Libertà), Arruzzolo (Nuovo Centro Destra), Giudiceandrea (Democratici progressisti), Greco (Oliverio Presidente) e Nucera (La Sinistra).  "E’ stata unanime - è scritto in una nota trasmessa da Palazzo Campanella - la valutazione positiva sul lavoro svolto da Antonio Scalzo, unita al riconoscimento dell’alto senso delle Istituzioni che il Presidente ha dimostrato con i fatti". La Conferenza dei capigruppo ha individuato come prime date utili per il Consiglio regionale, dopo il periodo di vacatio per l’entrata in carica della nuova Giunta, quelle di martedì 28 e mercoledì 29 luglio. Il primo punto all’ordine del giorno sarà la presa d’atto delle dimissioni del presidente Scalzo cui seguirà, immediatamente dopo, l’elezione del nuovo presidente del Consiglio regionale.

 

Consiglio regionale, protocollate le dimissioni del presidente Antonio Scalzo

E’ stata protocollata questa mattina alla Segreteria generale di Palazzo Campanella la lettera con la quale il presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo ha comunicato le proprie dimissioni. Tale atto è stato ricevuto dal segretario generale, Maurizio Priolo, per gli adempimenti successivi. Il Consiglio regionale prenderà atto delle dimissioni del presidente nella prima seduta utile. La calendarizzazione dei lavori dell’Aula avverrà all’inizio della prossima settimana in occasione della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari, come già annunciato dallo stesso Scalzo.

Scalzo si dimette da presidente del Consiglio regionale

Stamattina “saranno protocollate alla Segreteria generale di palazzo Campanella le mie dimissioni dalla carica di presidente del Consiglio regionale”. Antonio Scalzo lascia lo scranno più alto del parlamentino calabrese e spiega il perchè: “la decisione di rimettere il mio mandato scaturisce da una valutazione personale e politica sul delicato momento che la Calabria sta attraversando. Ho deciso di dimettermi per compiere un gesto di responsabilità politica e per il rispetto delle istituzioni che mi ha sempre caratterizzato in ogni circostanza. Il cosiddetto caso ‘Rimborsopoli’ mi riguarda in maniera marginale, molto marginale e comunque sono fiducioso che la mia vicenda sarà interamente chiarita. Tuttavia – sottolinea -  ritengo che quanto più alta è la posizione che si occupa in seno alle istituzioni democratiche, tanto maggiore deve essere la sensibilità politica richiesta in casi come questo”.  “Già la scorsa settimana, dopo un confronto con la segreteria del Partito Democratico e in particolare con il vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini, che ringrazio per l’attenzione rivolta alle vicende calabresi – ricorda Scalzo - avevo manifestato la mia piena disponibilità a ogni più idonea iniziativa volta a superare il momento di impasse politica e istituzionale. All’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale ci saranno le mie dimissioni. Sulla mia vicenda personale – commenta ancora l’esponente del Pd - sono molto sereno perché le somme a me assegnate per l’attività istituzionale del gruppo del Partito Democratico sono state puntualmente rendicontate nel rispetto della legge vigente e del regolamento interno del gruppo del Pd. La magistratura bene ha fatto ad accendere i riflettori sull’utilizzo di queste risorse, su cui è indispensabile un complessivo ripensamento e una radicale razionalizzazione. La discrezionalità a volte dà luogo ad abusi inaccettabili ma sono certo che molte posizioni individuali, a cominciare dalla mia, saranno serenamente chiarite. Adesso è tempo di mettersi a lavorare per il bene della Calabria dando continuità a un progetto politico che non riguarda solo la giunta regionale presieduta da Mario Oliverio ma anche il Consiglio, che nell’equilibrio delle funzioni interne alla Regione dovrà continuare a esercitare nel migliore dei modi il proprio ruolo di garanzia, di controllo e di produzione legislativa. Il Consiglio regionale – conclude Scalzo – deve dare prova di rigore e serietà. E credo che le mie dimissioni siano un atto che va in questa direzione”.

Scalzo cede alle pressioni: "Pronto a lasciare Presidenza Consiglio regionale"

Un colloquio a quattr'occhi svoltosi a Roma potrebbe aver sciolto definitivamente il nodo delle dimissioni di Tonino Scalzo. Seduti uno di fronte all'altro Lorenzo Guerini, vice segretario nazionale del Partito Democratico ed il presidente del Consiglio Regionale. Un incontro resosi necessario per sbloccare una volta per tutte lo stallo che continua a rallentare la quadratura del cerchio inseguita da Mario Oliverio prima di presentare la nuova Giunta. E' noto, infatti, che il sia Vincenzo Ciconte, vice presidente dell'Esecutivo di Palazzo Alemanni ed assessore al Bilancio, sia Carlo Guccione, assessore al Lavoro, hanno manifestato l'intenzione di non lasciare i rispettivi incarichi in assenza di un passo indietro di Scalzo. I tre sono coinvolti nell'inchiesta "Erga omnes" condotta dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria sulla presunta gestione spregiudicata dei fondi assegnati ai Gruppi consiliari di Palazzo Campanella. Al termine del vertice organizzato nella Capitale il portavoce del presidente del Consiglio Regionale ha fatto sapere che: "Si è trattato di un colloquio costruttivo nel corso del quale il presidente Scalzo, nell’esaminare la difficile situazione che si è venuta a determinare in Calabria, ha espresso al vicesegretario la sua piena disponibilità politica a ricercare ogni più utile decisione al fine di favorire il rilancio dell’iniziativa politico-istituzionale calabrese". Di fronte alla impellente necessità di dare alla Calabria un Esecutivo pienamente operativo Guerini e Scalzo si sono trovati concordi.  La questione di massima urgenza, infatti, è quella di offrire una Giunta che, si legge nella nota, sia "in linea con le esigenze di buon governo, innovazione, sviluppo socio-economico e riforma della politica fortemente avvertite dai cittadini calabresi”. 

Operazione "Erga omnes": indagati i vertici della Regione

Fra i ventisette destinatari degli avvisi di garanzia notificati nel contesto dell'operazione "Erga omnes", concentrata sulle presunte irregolarità commesse tra il 2010 ed il 2012 nella gestione del denaro pubblico destinato ai Gruppi consiliari della Regione Calabria, compaiono i nomi degli attuali vertici dell'ente. Sono, infatti, indagati, Antonio Scalzo, presidente del Consiglio Regionale; Vincenzo Ciconte, vicepresidente della Giunta al quale sono state assegnate le deleghe a Bilancio, Patrimonio e Personale; Carlo Guccione, assessore al Lavoro, Formazione, Attività produttive e Politiche sociali. Nino De Gaetano, assessore a Lavori pubblici, Infrastrutture e Trasporti, è stato, invece, sottoposto al regime degli arresti domciliari. Tutti esponenti del Partito Democratico, sono coinvolti nella bufera giudiziaria che da stamane sta scuotendo la Calabria per l'indagine sulla cosiddetta "Rimborsopoli". Falso e peculato sono i reati contestati dall'autorità giudiziaria che ha ordinato di sequestrare alle persone implicate nell'inchiesta un patrimonio complessivo pari a 2,5 milioni di euro. 

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Analisi del voto a Lamezia, partecipata Assemblea al circolo Pd Primerano

Ampia partecipazione e dibattito appassionato all’assemblea cittadina del Partito Democratico convocata dal segretario provinciale Enzo Bruno a Lamezia Terme. Sono stati molti gli interventi nella sede del circolo “Primerano”: la riunione proseguirà nei prossimi giorni per dare a tutti la possibilità di fornire un contributo critico ed autocritico utile al rilancio politico del Partito nel rapporto con i cittadini. Presenti, tra gli altri, la senatrice Doris Lo Moro e il presidente del consiglio regionale, Antonio Scalzo. Avviata una riflessione coraggiosa sui limiti e gli errori che non hanno consentito di recuperare fattori di crisi profonda maturati nel corso degli anni e che hanno riguardato il giudizio critico sull’attività dell'amministrazione uscente, la caratterizzazione incerta del Pd e del Centrosinistra nel corso di questi anni, le divisioni e le polemiche aspre e continue  fino allo svolgimento delle primarie.

Il segretario Enzo Bruno ha espresso anche a nome del gruppo dirigente regionale e nazionale “un forte apprezzamento per il lavoro svolto dal Commissario straordinario di garanzia Pino Soriero che ha consentito  lo svolgimento delle primarie di coalizione, portando a sintesi la proposta del Pd e del Centro sinistra con un unico candidato Sindaco Tommaso Sonni”.

Soriero, intervenendo, ha esplicitato che “il mandato di Commissario è concluso e che ora spetta agli iscritti, in un rapporto diretto col gruppo dirigente provinciale, impostare con intelligenza un lavoro nuovo che tenga conto del risultato comunque conseguito dalle due liste per circa seimila voti sui quasi undicimila dell'intera coalizione”.

Il PD di Lamezia Terme, non parte da zero insomma, ma vuole far tesoro dell'avvio di una ricostruzione unitaria del partito e della coalizione. Si tratterebbe, secondo gli intervenuti, d'impostare ora “con intelligenza un attività proficua che sarà portata avanti nell'ambito del congresso provinciale che si terrà in autunno. Si lavorerà, dunque,  per rafforzare e ampliare il radicamento sociale e la proposta politica e culturale di tutte le forze democratiche per contrastare in maniera limpida ed efficace l'operato della Giunta Mascaro e per alimentare la fiducia in proposte di sviluppo già presentate in campagna elettorale sui temi della legalità, della trasparenza e dello sviluppo, in rapporto positivo con il lavoro importante condotto a livello regionale dal Presidente Mario Oliverio e a livello provinciale dall'amministrazione presieduta da Enzo Bruno”.

L'Ufficio di presidenza: "Dare solennità alle sedute del Consiglio regionale dedicate al Question Time"

L'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, che è tornato a riunirsi a palazzo Tommaso Campanella per alcuni adempimenti amministrativi, ha esaminato l'andamento dei lavori dell'Assemblea del 20 maggio scorso. Il presidente Antonio Scalzo, i vicepresidenti Francesco D'Agostino e Giuseppe Gentile, e i segretari-questori Giuseppe Neri e Giuseppe Graziano hanno unanimemente condiviso l'opportunità di riproporre periodicamente sessioni di lavoro dedicate a interrogazioni e mozioni. Ad avviso di tutti i componenti dell'organo di autogoverno del Consiglio, “gli strumenti di sindacato ispettivo costituiscono infatti un momento qualificante dell'attività dell'Assemblea. Proprio per questo, oltre alla discussione dei grandi temi di carattere politico-istituzionale legati alle prospettive di riforma e sviluppo della Regione, anch'essi rientrano a pieno titolo nell'agenda dei lavori consiliari”. L'Ufficio di presidenza ritiene però “indispensabile assicurare la più alta solennità possibile alle sedute del question time, attraverso un'ampia partecipazione e una pianificazione che consenta all'esecutivo la preparazione propedeutica a fornire esaustive risposte ai consiglieri”. Nel rilevare la piena operatività delle commissioni consiliari, l'Ufficio di presidenza ha condiviso “la necessità di proporre alla Conferenza dei capigruppo un percorso legislativo che, evitando l'approvazione di norme-manifesto prive di copertura finanziaria, porti a semplificare e razionalizzare il corpus normativo della Regione Calabria. L'obiettivo è elevare la qualità della produzione legislativa calabrese mediante l'abrogazione di norme desuete o contraddittorie e l'approvazione di leggi moderne ed efficaci”.

 

Gli studenti dell'Istituto Omnicomprensivo di Cirò in visita al Consiglio regionale

La forza positiva degli alunni dell’Istituto Omnicomprensivo di Cirò e la loro adesione ai valori della vita democratica, al rispetto delle sue leggi e regole fondamentali, al centro della visita istituzionale che hanno avuto a Palazzo Campanella. Accompagnati dal dirigente scolastico Angela Corso e dal direttore amministrativo, Antonio Luigi Ruggiero, gli allievi della scuola secondaria di primo grado, nell’Aula consiliare, hanno condiviso con il presidente del consiglio regionale Antonio Scalzo, con i consiglieri Sebi Romeo e Nicola Irto, con il loro concittadino, il parlamentare  Nicodemo Oliverio e con il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Diego Bouchè, la lettura ed il commento di alcuni articoli della Costituzione italiana, dicendosi orgogliosi di “questa Carta  fondamentale della Repubblica e fonte primaria di tutte le leggi”. “Siamo qui nell’ambito del progetto ‘Il maggio dei libri’, che ha come scopo di diffondere la cultura della lettura in tutte le sue forme ed in ogni contesto. Ringrazio, a nome della scuola, il presidente Scalzo ed i consiglieri per l’accoglienza e la dimostrazione di affetto che ci hanno riservato”, ha sottolineato Angela Corso. L’iniziativa si è sviluppata nel segno di un rapporto di vicinanza e complicità tra Istituzione e giovani.  In questa direzione, dopo il messaggio di speranza porto da Diego Bouchè, quello di Sebi Romeo: “Dobbiamo partire proprio da voi – ha rimarcato il capogruppo del Pd - per costruire un confronto che concorra a delineare una fetta importante di democrazia, avvicinando due istituzioni primarie, quali la scuola e la Regione, che insieme possono far molto per alimentare in voi l’entusiasmo di nuove opportunità nel quadro di una società destinata a cambiare sempre più”. “Il progetto ‘Ragazzi in aula’ adottato dal consiglio regionale della Calabria, destinato agli studenti delle scuole elementari, medie inferiori e superiori di tutta la Regione, in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale, nasce dalla necessità, che avvertiamo sempre più forte, di farvi misurare sul programma di comunicazione istituzionale, mettendovi a disposizione strumenti metodologici e formativi affinchè possiate essere i veri attori di una società che sublimi il diritto di cittadinanza in senso profondo di appartenenza ai valori positivi che la comunità esprime”, ha sottolineato Nicola Irto. “La nostra Costituzione ha garantito democrazia, libertà e sviluppo. La sua modernità sta tutta nei valori e nei principi che esprime: vero patrimonio politico e culturale delle nuove generazioni. La sfida per il futuro sarà quella di dare a tutti i giovani, fin dai banchi di scuola, la possibilità di vivere la Costituzione in tutti i suoi aspetti. Solo conoscendola, la si potrà, infatti, rispettare e difendere”, ha aggiunto Nicodemo Oliverio. Ha concluso la bella iniziativa, il presidente Scalzo, rivolgendosi così ai giovani: “Il percorso di visite guidate che vi vede numerosissimi da ogni parte della Calabria, vi permette di focalizzare ruolo e funzioni della massima Assise calabrese, nonché l’iter di approvazione delle leggi regionali. E’ un percorso nel quale crediamo fermamente, nella consapevolezza che la lotta senza quartiere per la legalità, che è la battaglia delle battaglie, passa dagli strumenti della formazione e della partecipazione attiva. Servono impegno e passione per uscire dall’isolamento e voi, con la vostra curiosità ed il vostro entusiasmo, ce la potete fare. Sapendo sempre di trovarci accanto nel vostro cammino”. 

 

 

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