Cadavere rinvenuto in una casa diroccata

Il corpo senza vita di un uomo, V. G., di 41 anni è stato trovato in via Umberto Boccioni, a Quattromiglia di Rende.

Il cadavere è stato rinvenuto in una casa diroccata, poco distante dallo svincolo autostradale di Cosenza Nord.

Ad allertare i vigili urbani ed i carabinieri, sono stati alcuni residenti della zona che hanno avvertito un forte odore provenire dall'abitazione in cui si rifugiava la vittima.

Sul corpo dell'uomo, che viveva da solo in condizioni disagiate, non sarebbero stati riscontrati segni di violenza.

 

Rifiuti speciali date alle fiamme, denunciato imprenditore

Sono stati attratti da una fumata nera e densa.

Così i carabinieri forestale della Stazione di Cosenza hanno accertato l’illecita combustione di rifiuti speciali all’interno di una azienda in località Santa Chiara di Rende.

Durante il controllo, i militari hanno documentato la combustiine di rifiuti speciali, quali imballaggi in plastica; pannelli in legno truciolare rivestiti in laminati plastici e assemblati mediante colle e resine sintetiche, rifiuti Raee, quali un aspirapolvere, lampade, oltre a pneumatici, tubature in plastica per cablaggi elettrici e tubature per scarichi domestici.

Al momento del controllo era presenta il titolare dell’azienda al quale, dopo i rilievi di rito e dopo aver fatto spegnere le fiamme, gli uomini dell'Arma hanno contestato il reato di illecita combustione di rifiuti in violazione al codice dell’ambiente.

 

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Prostituzione, sequestrati tre appartamenti in Calabria

Tre appartamenti, di proprietà di altrettante persone denunciate per favoreggiamento e sfruttamento aggravato della prostituzione, sono stati sequestrati, a Rende, da personale della Squadra mobile di Cosenza in esecuzione di due distinte ordinanze emesse dal gip su richiesta della Procura bruzia.

I proprietari degli immobili sono stati coinvolti nell'operazione, condotta il 4 gennaio scorso, con la quale la polizia ha sgominato un giro di escort straniere provenienti da tutta Italia e pubblicizzate con annunci su siti web.

Il gip ha motivato i provvedimenti sul presupposto che lo sviluppo degli accertamenti condotti dagli investigatori della Squadra mobile "ha dimostrato come l'applicazione delle misure cautelari nei confronti degli indagati non abbia fatto cessare la condotta illecita posta in essere e che sussiste invece il concreto pericolo che la disponibilità degli appartamenti possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato".

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Furto di alberi lungo il corso di un torrente, denunciate 5 persone

In seguito ad un servizio di controllo del territorio, su segnalazione al numero di pronto intervento ambientale 1515, i carabinieri forestali della Stazione di Cosenza sono intervenuti lungo il corso del torrente “Settimo”, nel comune di Rende, al confine con il territorio di Montalto Uffugo.

Giunti sul posto hanno accertato il furto di numerose piante facenti parte delle aree ripariali dell’ecosistema fluviale del torrente poste all’interno di terreni di proprietà sia pubblica che privata.

Le indagini hanno consentito di risalire ai presunti autori, che dovranno rispondere di furto aggravato di alberi di alto fusto e distruzione e deturpamento di bellezze naturali.

Si tratta di tre operai dipendenti di una ditta boschiva, dell'amministratore della ditta ed una quinta persona proprietaria dell’area di accesso al torrente utilizzata dagli autori per commettere i reati contestati.

Durante il servizio, i militari hanno sequestrato un trattore e due motoseghe usati per tagliare le piante e portarle via.

I carabinieri forestali hanno scoperto, inoltre, che i responsabili del taglio avrebbero cercato di “ripulire” le aree boscate poste alla destra idrografica del torrente Settimo e limitrofa ad un’area dove lavorano i presunti autori del reato.

Proprio nel piazzale del cantiere, sono state rinvenute le piante trafugate le quali, una volta triturate con una cippatrice, venivano avviate come biomassa verso le centrali termiche.

Individuata, inoltre, una discarica non autorizzata (1200 metri circa) sul margine destro del corso del torrente Settimo dove, negli anni, erano stati abbandonati in modo incontrollato sul suolo rifiuti di vario genere. Parte dei rifiuti incombe sulle sponde del torrente, con il rischio di reale pericolo di scivolamento all’interno dell’alveo.

La discarica è stata, pertanto, posta sotto sequestro.

 

Accoglienza, diritto all’umanità – Finanziamo la legge regionale 18/2009: Mimmo Lucano racconta la sua esperienza

“Accoglienza, diritto all’umanità – Finanziamo la legge regionale 18/2009”. È questo il titolo dell’incontro che si terrà domani, venerdì 23 novembre, alle ore 16.30 all’Ariha Hotel a Rende. A raccontare la sua esperienza il sindaco “sospeso” di Riace, Domenico Lucano, costretto a vivere lontano dal suo paese per il divieto di dimora imposto dal Tribunale del Riesame di Reggio Calabria. Interverranno il magistrato Emilio Sirianni, il promotore della legge regionale sull'Accoglienza Agazio Loiero, Diop Niang Serigne (Rappresentante Associazione Senegalesi Cosenza), Giuseppe Terranova (Dems Calabria).

«La Calabria è stata la prima regione in Italia – spiega il consigliere regionale Carlo Guccione - a dotarsi di una legge su “Accoglienza dei richiedenti asilo, dei rifugiati e sviluppo sociale, economico e culturale delle Comunità locali”. Questa norma nel 2009 venne votata all’unanimità e ottenne anche il plauso dell’Alto Commissariamento delle Nazioni Unite. Fu la Giunta regionale targata Loiero, sulla scia del fenomeno Riace, a decidere di disciplinare con una legge il sistema finalizzato all’integrazione. Oggi proprio questa legge potrebbe servire a sostenere il modello Riace e il sistema dell’accoglienza calabrese.  Proprio per questo ho presentato un ordine del giorno in Consiglio regionale per chiedere di reperire le risorse necessarie affinché questa legge venga finanziata».

Questo incontro aprirà la seconda edizione di Dems School. Dal 23 al 25 novembre si terranno una serie di dibattiti, approfondimenti, tavoli tematici insieme a personalità del mondo della politica, dell’università, del sindacato. Saranno presenti anche la vicepresidente del Senato, Anna Rossomando, il vice direttore nazionale Svimez, Giuseppe Provenzano e il componente della Commissione parlamentare Antimafia, Andrea Orlando.

Disarticolata dai CC una rete di soggetti dediti a furti di auto, ricettazione ed estorsioni (VIDEO)

Nelle prime ore della mattinata, a Cosenza, i militari della Compagnia Carabinieri di Rende e del Nucleo Investigativo di Cosenza, coadiuvati da personale dei Comandi Provinciali Carabinieri di Cosenza, Catanzaro e Crotone, dell’8° Nucleo Elicotteri, del 14° Battaglione Calabria, nonché da Unità del Nucleo Cinofili e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno dato esecuzione a: 16 misure di custodia cautelare (di cui 10 in carcere e 6 agli arresti domiciliari), a seguito di ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati in concorso di “ricettazione”, “furto” ed “estorsione” e 2 misure di custodia cautelare (di cui 1 in istituto di pena minorile e 1 in comunità), a seguito di ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale dei Minorenni di Catanzaro, per il reato di “associazione per delinquere finalizzata ai furti di auto e successive estorsioni”.

Lindagine, condotta dal mese di novembre 2017 dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rende – unitamente a quelli del Nucleo Investigativo di Cosenza e della Stazione Carabinieri di Montalto Uffugo - scaturisce da una seria recrudescenza del fenomeno dei furti di veicoli rilevato nellarea urbana di Cosenza e Rende e nella zona di Montalto Uffugo (molti dei quali rinvenuti pochi giorni dopo la presentazione della denuncia di furto).

Nel corso delle indagini sono stati acquisiti elementi utili a delineare uno strutturato gruppo criminale, composto in gran parte da soggetti di etnia “rom”, i quali, secondo un consolidato modus operandi, rubavano i veicoli (in particolar modo Fiat Panda, Punto, Grande Punto, 500 e Lancia Y), contattavano i proprietari degli stessi, attraverso cabine telefoniche pubbliche al fine di imporre loro, nell’ambito di mirati incontri presso il così detto Villaggio degli Zingari” di Cosenza, la corresponsione di somme di denaro per la restituzione.

Solo all’atto della riscossione del provento dell’estorsione (variabile da 300 a 1.500 €), indicavano ai proprietari dei mezzi il luogo ove avrebbero potuto rinvenirli; se le vittime non aderivano alle richieste estorsive, provvedevano a “cannibalizzare” le autovetture, traendo illeciti guadagni dalla cessione quali pezzi di ricambio delle diverse parti smontate.

Non è stato facile per i militari documentare le responsabilità degli indagati in ordine a 52 furti di autovetture, seguiti da altrettanti episodi di estorsione, ma raccogliendo le dichiarazioni delle vittime (48 persone ascoltate), la maggior parte delle quali ha collaborato con i militari operanti nell’identificazione degli autori, segno di fiducia da parte dei cittadini nei confronti delle Istituzioni dello Stato, si è arrivati alla conclusione del caso.

Proprio questi segnali di fiducia, frutto dell’incisiva attività investigativa svolta dai Carabinieri del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, coordinati dalla Procura della Repubblica del capoluogo bruzio, devono costituire un ulteriore motivo di incoraggiamento a denunciare da parte di tutti coloro che, nel tempo, sono state vittime di analoghe forme di violenza e sopraffazione, nella consapevolezza che soltanto dalla piena e spontanea collaborazione di tutti i cittadini si può muovere per superare il clima di paura ed abbattere definitivamente questi fenomeni criminali.

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Due pistole e una carabina nascoste sotto un cumulo di cenere, arrestato 48enne

I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Rende, coadiuvati dalle unità cinofile di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto, con l’accusa di ricettazione e detenzione illegale di armi clandestine e munizionamento, un quarantottenne di Cosenza, già noto alle forze dell’ordine.

In particolare, durante una perquisizione nella casa rendese dell’arrestato, grazie all’aiuto del cane “Hank”, un pastore tedesco addestrato per la ricerca di armi ed esplosivi, i militari hanno rinvenuto, occultate in un borsone sotterrato tra i cumuli di cenere di un forno a legna: una pistola calibro 22 con matricola abrasa, una pistola calibro 380 automatico con matricola abrasa ed una carabina ad aria compressa risultata, dai successivi accertamenti, rubata durante una rapina in abitazione, avvenuta a Rende nel 2014.

Insieme alla armi, i carabinieri hanno trovato oltre cento cartucce per pistola.

Una volta sequestrate le armi e le munizionamento, gli uomini della Benemerita hanno proceduto all’arresto del quarantottenne il quale, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Cosenza.

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Incidente stradale in Calabria, due feriti

Due persone sono rimaste ferite nell’impatto che ha coinvolto una Seat Leon ed una Citroen C3 in transito lungo la Strada statale 107 Silana Crotonese, all'altezza di Rende.

A causa dell’incidente, la Seat Leon è finita fuori strada, dopo essersi rovesciata su un fianco.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco ed un'ambulanza.

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