Smaltimento illecito di rifiuti, allevatore denunciato nel vibonese

I carabinieri forestali delle Stazioni di Spilinga e Vibo Valentia hanno denunciato il proprietario di un’azienda zootecnica, ritenuto responsabile dello smaltimento illecito di deiezioni liquide prodotte in un allevamento bovino.

In particolare, durante un normale controllo mirato alla prevenzione di reati ambientali, i militari hanno effettuato un’ispezione in un allevamento di bovini per la produzione del latte, ubicato in località Frecce  – Monte Poro di Spilinga.

Durante l'attività di verifica, i carabinieri forestali hanno accertato che le deiezioni liquide, prodotte nell’allevamento, venivano sversate in un pozzetto comunale destinato alla raccolta delle acque piovane, dal quale, attraverso un fosso naturale, confluivano nella fiumara Ruffa.

I rifiuti venivano stoccati su una platea in cemento armato collegata per caduta ad una vasca necessaria alla raccolta delle deiezioni liquide, il cui svuotamento avveniva tramite un tubo in plastica posto alla base.

Secondo i militari, il responsabile azionava manualmente una saracinesca, permettendo, così, lo svuotamento ed il conseguente sversamento dei liquami nel pozzetto comunale.

Al termine del controllo la platea e la vasca in cemento sono state poste sotto sequestro, contestualmente, il proprietario dell'allevamento è stato segnalato all' Autorità giudiziaria con l'accusa di aver smaltito illecitamente, rifiuti speciali non pericolosi, costituiti da reflui zootecnici.

 

 

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Smaltimento illecito di rifiuti, denunciato titolare di un allevamento

I carabinieri forestale delle Stazioni di Montalto e Cerzeto hanno sequestrato una concimaia e alcuni capi bovini in una azienda zootecnica di Torano Castello, in provincia di Cosenza.

I militari hanno denunciato, anche, il proprietario per smaltimento illecito e abusivismo edilizio.

Il sequestro è stato effettuato durante un controllo, nel corso del quale è stato constatato che l’allevamento era privo di una vasca per lo stoccaggio dei liquami zootecnici e dei letami prodotti.

Il letame era, infatti depositato, in una concimaia, realizzata abusivamente, e poi sversato sul terreno senza le necessarie impermeabilizzazioni e canalizzazioni. Il percolato, attraverso un fosso di scolo, confluiva quindi nel torrente Finita.

I militari hanno, infine,constatato che il titolare dell’azienda non era in possesso di alcuna autorizzazione per l’utilizzazione agronomica e lo scarico dei reflui.

Le deiezioni animali erano stoccate in una concimaia e una parte veniva sversata sul suolo, senza alcun accorgimento idoneo a prevenire rischi igienico sanitari.

Durante i controlli svolti con personale del servizio veterinario, i carabineri forestale hanno trovato nella stalla otto bovini di cui non era stata comunicata l’esistenza.

Oltre al sequestro della concimaia e dei liquami, i militari hanno sequestrato alcuni capi di bestiame e elevato sanzione amministrative per 1.600 euro.

Il sequestro è stato convalidato dalla Procura della Repubblica di Cosenza.

 

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Smaltimento illecito di rifiuti zootecnici, denunciato titolare di un allevamento del vibonese

I carabinieri forestali delle Stazioni di Spilinga e Vibo Valentia hanno denunciato una persona, accusata di aver smaltito illecitamente rifiuti zootecnici, quali liquami e deiezioni di bovini.

Il controllo ha presso le mosse in seguito ad una serie di segnalazioni con le quali è stato denunciato l’inquinamento subito dai terreni località Polarizzi - Poro di Spilinga, contigui al luogo  in cui sorge l’allevamento.

All’interno dell’azienda zootecnica, i militari avrebbero accertato che le deiezioni ed i liquami prodotti, stoccati su un’apposita platea impermeabile, collegata ad un pozzo di raccolta dei reflui per la successiva fertirrigazione, tracimavano.

Una parte dei rifiuti ristagnava nei terreni limitrofi, mentre un’altra parte finiva, attraverso un fosso naturale, nella fiumara Ruffa, per poi sfociare nel mar Tirreno. I carabinieri forestali hanno, pertanto, sequestrato la platea ed il pozzo ad essa collegato e, contestualmente, hanno segnalato all’ Autorità giudiziaria il proprietario dell’allevamento per aver smaltito sul suolo, e nel sottosuolo, illecitamente rifiuti speciali non pericolosi costituiti da reflui zootecnici.

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