Furto aggravato di energia elettrica: quattro arresti dei carabinieri

I carabinieri hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per furto aggravato di energia elettrica, tre soggetti di Rosarno e uno di origini rumene poiché, in modo fraudolento, bypassando i rispettivi contatori, tramite allaccio abusivo alla rete pubblica, con violenza sulle cose, hanno alterato palesemente il consumo della fornitura Enel delle proprie abitazioni e relative pertinenze. Gli arrestati sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, così come disposto dall’Autorità giudiziaria.

Violazione dei domiciliari e della sorveglianza speciale: due arresti dei carabinieri

I Carabinieri hanno tratto in arresto un 43enne di Reggio Calabria, gia noto alle forze dell’ordine, in atto sottoposto a provvedimento degli arresti domiciliari. Il soggetto è stato sorpreso fuori dalla sua abitazione sulla pubblica via, in violazione delle prescrizioni imposte dal citato provvedimento giudiziario. I militari hanno inoltre tratto in arresto un 30enne della stessa città, anche in questo caso già noto alle forze dell’ordine, in ottemperanza all’ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla locale Procura Generale della Repubblica, dovendo scontare una pena definitiva residua di un anno, per violazione degli obblighi imposti con la sorveglianza speciale cui era stato sottoposto.

Furto di energia elettrica, due arresti dei carabinieri

I carabinieri hanno tratto in arresto un 55enne e un 53enne entrambi di Sinopoli e già noti alle forze dell’ordine per furto aggravato poiché, nel corso di un controllo eseguito presso l’abitazione dei predetti, i  militari operanti, unitamente a personale tecnico dell’azienda Enel, hanno accertato la presenza di un cavo, collegato a monte del misuratore di consumo, che consentiva la libera erogazione di energia elettrica. Nel medesimo contesto è stata, altresì, deferita in stato di libertà per lo stesso reato, la madre di uno dei due soggetti, proprietaria dell’immobile.

In auto con due chili di hashish: 4 persone arrestate dai Carabinieri

Nel corso di un servizio predisposto, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Corigliano Calabro, hanno tratto in arresto per il reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti un 43enne coriglianese e 3 cittadini della provincia di Napoli di 39, 42 e 25 anni. I militari, nel corso di una perquisizione veicolare d’iniziativa sull’autovettura di proprietà e condotta dall’uomo della città ausonica, in frazione Cantinella, hanno rinvenuto all’interno di borse e zaini nella materiale disponibilità dei soggetti finiti in manette 20 panetti confezionati di hashish, per un peso complessivo di due chilogrammi. La sostanza è stata sottoposta a sequestro. Gli arrestati sono stati associati presso la casa circondariale di Castrovillari.

 

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Blitz dei Carabinieri contro la 'ndrangheta: arrestate 19 persone

All'alba di oggi, coadiuvati da personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori, dell’8° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Vibo Valentia e da militari delle zone interessate, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, su conforme richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 19 persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione abusiva di armi, ricettazione, favoreggiamento personale, danneggiamento seguito da incendio, spendita e introduzione nello Stato, previo concerto, di monete falsificate, violazione di disposizioni per il controllo delle armi ed in materia di armi clandestine, detenzione di stupefacenti, tutti aggravati dal metodo mafioso. Gli arresti sono stati effettuati nelle province di Reggio Calabria, Verbania, Firenze, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Chieti. Il provvedimento è stato emesso nell’ambito del medesimo procedimento penale, coordinato dalla Procura Distrettuale e le cui indagini sono state condotte dalla Compagnia Carabinieri di Taurianova sin dal novembre 2013, che ha già portato: all’arresto di 8 persone, al sequestro di oltre 1 chilogrammo di cocaina ed al rinvenimento di numerose armi e munizioni; il 15 dicembre scorso all’esecuzione di un decreto di fermo e l’8 gennaio di un’ordinanza di custodia cautelare rispettivamente nei confronti di 36 e 29 persone, oltre al sequestro preventivo di beni mobili, immobili e conti correnti per un valore complessivo di circa 400.000 euro. In particolare le indagini, che si sono avvalse anche delle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentito di delineare gli assetti della presunta organizzazione criminale nonché di acclarare, secondo gli inquirenti, l’appartenenza degli indagati, anche con ruoli di vertice, alle cosche Petullà, Ladini e Foriglio, quali articolazioni autonome dell’associazione per delinquere di tipo 'ndranghetistico nota come locale di Cinquefrondi, operante nel territorio dei Comuni di Cinquefrondi e Anoia con ramificazioni in tutta la provincia ed in varie altre province. L’attività della cosca, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo, era finalizzata al controllo ed allo sfruttamento delle risorse economiche della zona mediante il compimento di una serie indeterminata di delitti in materia di armi, esplosivi e munizionamento, contro il patrimonio, la vita e l’incolumità individuale, in materia di commercio di sostanze stupefacenti, nonché delitti volti ad acquisire direttamente e indirettamente la gestione e/o il controllo di attività economiche, in particolare nel settore degli appalti boschivi, ed ogni altra attività illecita.

Fucile, munizioni e "botti" illegali: Carabinieri di Soriano arrestano due persone

I Carabinieri della Stazione di Soriano, nel Vibonese, hanno tratto in arresto due persone: il 31enne Marco Stamandinoli ed il 24enne Bruno Lazzaro, legato da vincoli di parentela con Salvatore Lazzaro, assassinato il 12 aprile di due anni fa nella guerra criminale che insanguina il territorio quella porzione di territorio. I militari dell'Arma, nel corso di una perquisizione, hanno scoperto in un casolare in località "Ascuto", a Soriano Calabro, ed appartenente a Stamandinoli, un fucile calibro 12, probabilmente oggetto di un furto, munizionamento vario e quattrocento chilogrammi di "botti" illegali. I Carabinieri hanno posto sotto sequestro tutto ciò che è stato rinvenuto, oltre ad una sostanza di colore bianco, anch'essa scovata nel corso dei controlli e su cui saranno effettuati gli esami utili a stabilire se si tratti di droga. I due arrestati, che rispondono dell'accusa di detenzione abusiva di armi, già in passato avevano avuto a che fare con la giustizia.  

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Catturati presunti affiliati alla 'ndrangheta

Eseguendo un provvedimento richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia, alcuni presunti affiliati al clan Piromalli, dominante nella Piana di Gioia Tauro,  sono stati arrestati dai Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria. Il blitz odierno è strettamente connesso all'operazione condotta meno di un mese addietro ed i reati, aggravati dalle modalità mafiose, contestati a vario titolo agli indagati vanno dall'associazione mafiosa al concorso in omicidio e tentato omicidio pluriaggravato, dal danneggiamento all'estorsione ed al porto e detenzione illegale di armi.

Operazione "Piazza Pulita": nove ragazzi arrestati per spaccio di droga

Nove ragazzi sono stati arrestati stamattina dalla Polizia nell'ambito dell'operazione ribattezzata "Piazza Pulita". Sono accusati di aver dato vita ad una organizzazione che spacciava canapa indiana. Contestati loro, a vario titolo, anche i reati di detenzione, offerta e vendita di droga agli avventori dei locali che si snodano lungo le vie nel cuore di Lamezia Terme, soprattutto nella zona attorno a piazza Mercato Vecchio. L'inchiesta, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, è iniziata nel corso dei mesi estivi e costituisce l'appendice dell'indagine "Boomerang" sfociata nell'esecuzione, anche in quella circostanza, di nove arresti. Si trattava, pure nel caso specifico, di ragazzi di Lamezia sospettati di spacciare. L'attuazione dei provvedimenti restrittivi odierni è stata affidata agli agenti del Commissariato di Polizia di Lamezia Terme, colleghi della Squadra Mobile di Catanzaro, coadiuvati dal personale del Reparto prevenzione crimine di Vibo Valentia. 

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