Con i fucili in un'area protetta, denunciati tre cacciatori

Tre cacciatori di Corigliano sono stati denunciati, perché sorpresi in un'area del Parco nazionale della Sila, in località "Petrarella" di Longobucco (Cs).

I tre, cui sono stati sequestrati anche i fucili e le munizioni, sono stati sorpresi dai carabinieri forestali in una zona in cui è vietata sia l'introduzione di armi che l'attività venatoria.

Al termine del controllo, per i tre cacciatori è scattata la denuncia per introduzione di armi in area protetta; per uno di loro anche per esercizio venatorio in area protetta.

I militari hanno, inoltre, sequestrato tre fucili calibro 12 con le relative munizioni ed un esemplare di beccaccia da poco abbattuto.

 

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Cocaina nascosta in una bambola, in manette un uomo e una donna

I carabinieri della compagnia di Corigliano Calabro hanno tratto in arresto due persone, un uomo ed una donna, accusate di detenzione di cocaina ai fini di spaccio.

Nello specifico, i militari del Nucleo operativo e delle unità cinofile dello Squadrone eliportato Cacciatori di Vibo Valentia hanno fatto irruzione in un'abitazione, ubicata in contrada "Occhio di lupo" di Corigliano, nella quale vive una donna, il cui marito si trova ristretto presso la casa circondariale di Castrovillari.

Una volta entrati nella casa, oltre alla donna, i carabinieri hanno trovato un cittadino tedesco di 30 anni domiciliato a Corigliano.

Durante la successiva perquisizione, grazie al fiuto del cane "Jettamor's", gli uomini dell'Arma hanno rinvenuto, sopra una mensola della cucina, una bambola di porcellana con all'interno 8 grammi di cocaina e 5 grammi di sostanza da taglio.

Inoltre, in un cassetto della cucina, è stato trovato un bilancino di precisione con residui di stupefacente.

Infine, i militari hanno sequestrato 1.100 euro, la gran parte dei quali era stata nascosta nella culla di un bimbo di pochi mesi.

Per la donna M.D.L., 26enne rumena, con molti precedenti e per l'uomo, D.V.L.P.,  senza precedenti penali, sono scattate le manette, con l'accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Dopo le formalità di rito, i due sono stati posti ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

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Famiglia insospettabile gestiva il mercato della droga fai da te. In manette padre, madre e figlio minorenne

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno tratto in arresto una famiglia di tre coriglianesi, per detenzione di sostanze stupefacenti e possesso illegale di munizioni.

In particolare, durante una perquisizione effettuata presso l'abitazione degli arrestati, ubicata in contrada "Spissa", i militari hanno rinvenuto 600 grammi di marijuana, diverse piante di cannabis ed un bilancino di precisione.

Inoltre, in uno zaino, gli uomini dell'Arma hanno individuato ventinove cartucce calibro dodici di diverse marche, illegalmente detenute.

Una volta sequestrati i proiettili e lo stupefacente, per un peso complessivo di un chilogrammo, i militari hanno tratto in arresto L.A., di 59 anni; D.A., di 48 anni ed il loro figlio di 17 anni.

Al termine delle formalità di rito, l'uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Castrovilari, la donna, invece, è stata posta ai domiciliari, mentre il diciassettenne è stato trasferito nel carcere per i minori di Catanzaro.

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Cercatore di funghi si perde nel bosco, avviate le ricerche

Un cercatore di funghi di 70 anni, originario della provincia di Taranto, si è perso nei boschi di contrada "Simonetti", nel comune di Corigliano.

A lanciare l'allarme sono stati i familiari del pensionato.

Alle ricerche stanno prendendo parte i carabinieri, i vigili del fuoco e tre squadre del Soccorso alpino provenienti dalle stazioni Sila Camigliatello e Pollino.

La Prefettura di Cosenza ha già attivato il piano provinciale per le ricerche delle persone scomparse.

La ricerca, nonostante le avverse condizioni meteo, andrà avanti tutta la notte.

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Minaccia di morte la moglie e aggredisce i poliziotti, arrestato

Un cittadino marocchino, A.J, di 40 anni è stato arrestato dai poliziotti del Commissariato di Corigliano - Rossano con l'accusa di maltrattamenti in famiglia, resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale.

Gli agenti sono intervenuti la scorsa notte, in seguto ad una chiamata al “113”, con la quale una donna, in lacrime e terrorizzata, segnalava che il coniuge, non più convivente, stava cercando di sfondare il portone d'ingresso dell’abitazione nella quale vive con i genitori.

Giunto sul posto, l’equipaggio della Squadra volante ha sorpreso il quarantenne intento a forzare, con una spranga di ferro, il portone d’ingresso dell'abitazione ed a minacciare di morte la moglie.

Non contento, ha intimato ai poliziotti di allontanarsi, prima di colpirli con la base metallica di un ombrellone.

 Nonostante l'aggressione, gli agenti sono riusciti a bloccare l'esagitato ed a portarlo in commissariato.

Dopo l'arresto, l'uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari.

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Sorpreso a spacciare eroina, manette per un 19enne

Gli uomini del Commissariato di Corigliano-Rossano hanno tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio, B. A. di 19 anni. 

Gli agenti sono entrati in azione dopo aver notato un via vai di assuntori di droga, in una zona dell’area urbana di Rossano.

In particolare, una volta constatato lo scambio di stupefacente con denaro, tra l’arrestato ed un assuntore, i poliziotti hanno bloccato i due e sequestrato la dose d'eroina appena ceduta.

Altri cinque grammi della stessa sostanza, sono stati rinvenuti nell'androne di un palazzo posto nelle vicinanze del luogo in cui è stato sorpreso il diciannovenne.

Per B.A. è, quindi, scattato l'arresto in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.

Al termine delle formalità di rito, l'arrestato è stato posto ai domiciliari, in attesa del rito per direttissima.

L'assuntore, invece, è stato deferito all'autorità amministrativa.

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Sequestrata cava abusiva, denunciato il proprietario

Durante un controllo del territorio eseguito in contrada "Castello", i carabinieri forestali della Stazione di Corigliano Calabro, hanno posto sotto sequestro una cava sulla quale era stata avviata una coltivazione d’inerti, in assenza delle previste autorizzazioni.

Inoltre, nell’area era presente, anche, un impianto, in piena attività, di cernita, vagliatura, frantumazione e lavaggio degli inerti estratti, privo di autorizzazione allo scarico dei reflui industriali ed alle emissioni di polveri in atmosfera.

Il controllo, che ha portato alla denuncia del proprietario della struttura, si è quindi concluso, con il sequestro della cava, dell’impianto di lavorazione e di una pala meccanica.

 

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Nascondeva in casa una penna pistola, un fucile e munizioni. Pensionato finisce in manette

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno tratto in arresto un settantenne, A.C., accusato di detenzione di un'arma clandestina, di un’arma comune da sparo e di munizioni.

In particolare, nel corso di una perquisizione a casa del coriglianese, i militari del Nucleo operativo e radiomobile hanno rinvenuto, nella tasca interna di un giubbotto appeso in un portabiti della tavernetta, una penna - pistola con colpo in canna.

Inoltre, in una borsa nascosta in una legnaia, gli uomini della Benemerita hanno trovato un fucile semiautomatico Benelli, calibro 12, con matricola abrasa e diciannove cartucce dello stesso calibro.  

Durante la perquisizione, i carabinieri hanno rinvenuto anche un metaldetector. 

Dopo essere state sequestrate, le armi saranno inviate al Ris per essere sottoposte a perizia, al fine di verificarne l’eventuale utilizzo in eventi criminosi.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari.

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